lunedì 10 giugno 2013

La Torta in Cielo

Sabato mattina in centro a Omegna c'erano i mercatini dell'antiquariato e in riva al lago i banchetti enogastronomici Uno di questi era quello della pasticceria Zanardi che recentemente ha creato la Torta in Cielo, dall'omonima torta di uno dei libri di Gianni Rodari.  Ne ho acquistata una, piccola, deliziosa e carina, con la sua glassa bianca, il cioccolato scuro e una ciliegina rossa sulla sommità 

 

 

Gianni Rodari, La torta in cielo
Lo scaffale d'oro, Einaudi Ragazzi (1995)
112 p., ill., 
 " E' una bellissima riflessione sulla semplicità e sull'ottimismo dei bambini, sulla loro voglia di vivere in gioia e di soprassedere a tutti quei problemi che i grandi  hanno.
 Una mattina d’aprile verso le sei un misterioso oggetto sorvola una grande città. Una città tentacolare, frazionata in mille località distinte, che gli abitanti chiamano "borgate". La borgata del Trullo si trova nella periferia sud-ovest, in prossimità della valle del Tevere Sud, in un fondo valle dove scorre il Fosso di Affogalasino, tra due alture: il Monte Cucco e il Monte delle Capre.
 È il luogo che, nel ‘39, l’Istituto Autonomo delle case Popolari, ha scelto per la costruzione del quartiere che tuttora costeggia la via del Trullo. Ne è sorta una borgata popolare, progettata secondo la tendenza razionalistica, che si frappone tra quella popolare di Monte Cucco e l’altra, prevalentemente abusiva, del Monte delle Capre.
È questo lo scenario in cui Gianni Rodari ambienta La torta in cielo (1964), «nata nelle scuole elementari Collodi, borgata del Trullo, Roma, tra gli scolari della Signorina Maria Luisa Bigiaretti», pubblicata per la prima volta a puntate sul «Corriere dei Piccoli» a partire dal 1964 e nel 1966 anche in libreria. Una storia concepita per affascinare bambini di tutte le condizioni sociali. Una favola moderna, una storia per ragazzi intessuta di argomenti che stimolano i genitori ad affrontare con i figli argomenti di attualità, impegnativi ma reali.
E' tempo di Guerra Fredda e Bomba H, la terrificante bomba all’idrogeno.  
 Una  mattina uno strano oggetto rotondo, molto grande, immenso, inizia ad oscurare il cielo sopra la  città. UFO? Certamente  Le autorità, dopo un primo momento in cui credevano di essere prese in giro si organizzano e lo definiscono  un oggetto volante non identificato. E, come sempre, è il "non identificato" che fa paura ai grandi...
Alieni che vogliono conquistare la terra? Oppure che vogliono distruggere? Allora che fare, attaccare per primi? Aspettare? Mentre le autorità misurano, controllano, pensano e si scervellano, due bambini stanno guardando intensamente l'oggetto. Infatti un pezzo dell'oggetto è caduto sulla loro terrazza e, cosa assai strana quanto piacevole, è un grosso pezzo di cioccolato squisitissimo.
"E' una torta" , proprio  una torta gigante, immensa, piena di pistacchio, crema, gelato, torrone, cioccolato e tutte le leccornie possibili e immaginabili.  Saranno proprio i due bambini ad accorgersene, intrufolandosi oltre il controllo militare ed entrando nella torta.  Conosceranno l'inventore della torta: uno scienziato che parla un linguaggio strano, ma che conosce l'italiano. Uno scienziato a cui era stato chiesto di creare una bomba atomica con fungo radioattivo riutilizzabile più volte  Ma un pasticcino, caduto nella bomba prima dell'inaugurazione, ha creato un pasticcio, anzi, una torta... Proprio quella torta.
Fra varie vicissitudini i due bambini riescono ad avvertire amici e parenti, ed un esercito di bambini si precipita sulla torta, indifferente ai richiami dei soldati e delle mamme. Basta poco perché lo strano oggetto volante - strano sì, ma tanto buono - venga distrutto, lasciando solo qualche briciola qua e là. "

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