domenica 28 novembre 2010

Addio alla 124 in Piemonte?

La lotta per la legge 194 è stata molto importante nella storia delle donne, per la loro salute  e per la loro libertà consapevole, ed  in sua difesa ci fu anche un Referendum popolare.
Il 15 ottobre 2010 la Giunta della Regione Piemonte,  con delibera n. 21-807, ha approvato un “Protocollo per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l’interruzione volontaria di gravidanza”, rendendo molto più arduo ricorrere alla tutela della legge.
 Mentre la 194 si pone a salvaguardia della dignità della donna, per garantirne le condizioni di rispetto della scelta, che è riconosciuta in capo solo a lei ed eventualmente, se lei lo decide, al partner, ponendola in rapporto solo col medico, sia di fiducia, sia del Consultorio, sia della struttura sanitaria pubblica, il “Protocollo” viola la privacy della donna, tende ad esautorarla dalla scelta, trattandola come “minus habens”, portandola addirittura davanti ad una specie di commissione, cui partecipano “il mediatore culturale e/o l’operatore del volontariato e del privato sociale, coinvolti nel percorso” dove deve essere interrogata ( ???) rispetto ad alcuni punti precisi:
"circostanze che inducono alla richiesta di IVG; quadro attuale della situazione individuale, familiare e sociale della richiedente; consapevolezza della donna relativamente all’intervento abortivo; motivazioni indicate dalla legge per la richiesta di IVG: serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione al suo stato di salute, o in relazione alle sue condizioni economiche, o sociali, o familiari , o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsione di anomalie o a malformazioni del concepito; comportamento contraccettivo e precedenti interventi di IVG; analisi e ricerca delle soluzioni alternative all’IVG nella valorizzazione delle risorse della donna; intervento di counselling di sostegno alla maternità a cura degli operatori del Consultorio e/o del volontariato e del privato sociale convenzionati e coinvolti nel percorso”
E’ evidente la violazione della 194 : infatti scompare il ruolo del medico come interlocutore principale della donna, sostituito nel primo approccio, nonché eventualmente anche successivamente, da figure che non hanno alcuna competenza istituzionale né professionale per entrare in contatto con la persona che richiede ai sensi di legge una prestazione sanitaria. La procedura indicata dal Protocollo in oggetto configura una violazione della 194 ed una violenza psicologica sulla donna, tanto più se fragile per età, per cultura, per l’essere straniera.
Con l’introduzione delle figure di volontariato all’interno del Consultorio, lo stesso viene ad essere snaturato nella sua funzione sanitaria, rivolta a tutte le persone, con compiti di informazione complementari a quelli che la 194 all’art.14 pone in carico al medico che ha effettuato l’IVG, il quale “è tenuto a fornire alla donna le informazioni e le indicazioni sulla regolazione delle nascite, nonché a renderla partecipe dei procedimenti abortivi, che devono comunque essere attuati in modo da rispettare la dignità personale della donna”.
Il Consultorio deve disporre di Kit per l’accertamento gratuito dello stato di gravidanza e deve esser in grado di espletare direttamente le pratiche burocratiche necessarie per la realizzazione degli interventi previsti dalla 194 e non “dovrebbe” come indica il “Protocollo”
La stessa legge all’art.21 richiama autorevolmente all’obbligo del rispetto del segreto professionale, la cui violazione è punita a norma dell’art.622 del Codice Penale.
Come è possibile introdurre convenzioni con chi, non avendo professionalità specifiche, non è tenuto al segreto? Dove sarà il rispetto della privacy e della dignità della donna?
Dall’insieme delle procedure indicate, il percorso per la donna che ha deciso per l’IVG sarà reso più arduo e meno protetto, mettendo a rischio le finalità positive della legge 194.
Perchè il Governatore del Piemonte non ha avuto un approccio diverso alla situazione, tenendo conto delle indicazioni stesse della legge 194, in particolare del contenuto dell’art. 8, comma 3, che prevede che l’intervento possa anche essere effettuato “presso poliambulatori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati agli ospedali ed autorizzati dalla Regione” e dell’art. 15:Le Regioni  promuovono l’aggiornamento del personale (...) sull’uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzione di gravidanza” , e non si è invece orientato anche  all’uso della RU 486, da oltre venti anni utilizzata in tutta Europa?
Quest'ultima scelta sarebbe risultata utile anche per un risparmio economico, vista la situazione in cui versa la Sanità pubblica, ma soprattutto avrebbe soddisfatto le indicazioni della 194, nella tutela della salute delle donne, limitando al massimo il ricorso ad interventi clandestini e rischiosi.
Il Protocollo è un evidente tentativo di coercizione nei confronti delle donne, che dovranno tornare a passare sotto le forche caudine del volontariato clericale.
Speriamo che tutti gli Amministratori delle ASL ed i responsabili dei Consultori riflettano attentamente e  non facciano alcuna convenzione, perchè è davvero improponibile in una società civile quel “percorso assistenziale per la donna che richiede l’IVG” previsto dal “Protocollo” deliberato dalla Giunta Regionale Piemontese.

domenica 7 novembre 2010

Terra Ribelle


Tra poco andrà in onda su Rai Uno la penultima puntata di Terra Ribelle di Cinzia Th Torrini con Rodrigo Guirao Diaz, Fabrizio Bucci, Anna Favella e Sabrina Garciarena
Questa sera rinuncerò a  NCIS per seguire le vicende di Elena, la contessina, ed Andrea, il buttero diventato bandito nella Maremma dell' 800, i protagonisti di questa fiction che ho iniziato a seguire per caso a metà della prima puntata e che è decisamente interessante perchè parla di amori, vendette, ricatti, soprusi ed ingiustizie
Allora come adesso... insomma !!!

Il Piacere di leggere


 Solo chi ama leggere può sapere cosa si prova quando si entra in una libreria e si comincia girare tra gli scaffali ricolmi di libri. Libri nuovi appena stampati, edizioni economiche di vecchi classici o bestsellers,gialli,thriller,saggi, un mondo fantastico di carta stampata, copertine dai mille colori e titoli e storie affascinanti che attirano la curiosità e la voglia irrefrenabile di portarseli a casa
Mucchi e mucchi di libri nati dall'immaginazione di autori famosi od opere prime di sconosciuti scrittori, piccoli capolavori da scoprire, da amare, da leggere e rileggere per la loro toccante e profonda bellezza narrativa
Dopo un lungo riposo per non affaticare gli occhi, ho preso in mano alcuni dei libri acquistati recentemente e, come un naufrago che ritrova finalmente la terra promessa, ho riassaporato il piacere intenso ed emozionante di tuffarmi per ore ed ore nelle loro pagine fresche di stampa, dimenticando tutto per seguire vicende commoventi, tragiche, drammatiche, buffe, divertenti o incredibili nell' inverosimile susseguirsi di colpi di scena assurdi ed irreali
Mi è piaciuto molto La caduta dei giganti di Ken Follet, il primo tomo di una nuova trilogia ambientata nel XX° secolo, quasi mille pagine di un grande affresco storico ed epico, come solo lo scrittore inglese sa creare, mentre mi ha deluso la lettura de Il Cobra di Forsythe
Ho letto quasi tutti i suoi libri ed ho amato con grande passione I Mastini della Guerra, Dossier Odessa ed Il Giorno dello Sciacallo; forse è anche per questo che ho trovato un po' troppo semplicistica ed affrettata questa sua ultima storia, dove la guerra al narcotraffico si trasforma in uno stereotipato e prevedibile eccesso di morti e di traditi e traditori anche dalla parte dei cosidetti buoni!
La solitudine dei numeri primi di Giordano è stato invece una vera sorpresa perchè, dopo averne sentito tanto parlare, mi immaginavo una storia molto diversa
E' un libro bellissimo ma triste, che mi ha riportato lontano nel tempo, a letture altrettanto tristi ed alle infelici storie di Françoise Sagan e di Colette...quelle storie di donne e di uomini il cui destino è quello di soffrire e di non raggiungere mai la felicità e l'amore !
Quelle storie che ti fanno piangere e che puoi leggere solo se noi ti senti depressa perchè ti mettono  malinconia e la voglia di passare subito ad un altro libro, alllegro divertente e spumeggiante...
ma questa è un'altra storia
A presto...