Michele Beltrami mi ha inviato una mail con l'appello che ha scritto insieme con suo fratello dopo lo spiacevole episodio di Megolo. Pubblico molto volentieri nei post di questo blog i loro pensieri personali, che sono anche i miei e quelli di tutti coloro che credono profondamente nella resistenza e nella democrazia, acquistata grazie al sacrificio di tutti coloro che combatterono per la libertà, anche a rischio delle loro vite
"L'ignobile atto vandalico compiuto da sciagurati al monumento del Cortavolo di Megolo è un gesto grave che ci addolora.
È un gesto peraltro che si inserisce nel persistente tentativo di infangare la Resistenza; tentativo che oggi trova purtroppo sempre più ampia eco anche in ambienti politici e "culturali".
È un gesto che offende la memoria di un gruppo di valorosi partigiani, ma anche i loro compagni, i loro familiari e tutta la Resistenza ossolana, di cui la battaglia di Megolo è stata uno degli episodi più tragici, ma anche di più alto valore simbolico.
Forse è proprio contro questo simbolo che si accaniscono i nemici della Resistenza, siano essi vecchi nostalgici o giovani neofascisti, che godono, e hanno sempre goduto, di complice impunità.
A coloro che sostengono che l’antifascismo è superato noi rispondiamo che, finché si verificheranno episodi che offendono la memoria dei partigiani caduti, ma anche delle vittime dei campi di sterminio, noi avremo pieno titolo di continuare a definirci antifascisti, perché il fascismo non è morto, anche nelle sue forme più vili e insidiose.
E continueremo a pensare e a gridare “ora e sempre Resistenza”.
Questo faremo, insieme ai comuni di Pieve Vergonte e di Omegna, alla Casa della Resistenza, alle ANPI del VCO e a tutti coloro che, appena saputo dell’episodio, spontaneamente si sono radunati a Megolo per manifestare il loro sdegno e impegnarsi per riparare ai danni che il monumento ha subito.
Crediamo, infine, opportuno che accanto al monumento venga apposta una targa che ricordi le date di questi vili episodi, perché chi si reca al Cortavolo di Megolo sappia non solo che lì sono caduti combattendo il Capitano Beltrami e i suoi compagni, ma che ancora oggi qualche sciagurato ritiene suo dovere infangarne la memoria.
Luca Beltrami Gadola
Michele Beltrami "
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