sabato 29 giugno 2013

Rush

 
Tutte le sere alle 20 e 25, dal lunedì al venerdì,  su rai Movie guardo le repliche delle prime tre stagioni di Rush, serial tv poliziesco, un grande successo Fox International Channels  venduto in tutto il mondo Il telefilm è andato in onda sul canale australiano Network Ten dal settembre 2008 al novembre 2011, ed è composto da 70 episodi (quattro stagioni)   Le storie raccontate sono imperniate sugli interventi e sulle vite degli uomini dell’unità speciale del Police Tactical Response Team della citta’ di Melbourne, Australia (che si basa sulla vita reale del Victoria Police Critical Incident Response Team , un'unità altamente mobile che colma il divario tra il generale operativo della polizia doveri e gli SWAT ), impegnati nel fronteggiare il crimine violento di strada. In ogni episodio si assiste all'intrecciarsi delle dinamiche personali e di quelle lavorative dei protagonisti in un avvincente gioco di riflessi e di connessioni ; i sei poliziotti , tre per tre su due macchine, sono impegnati ad affrontare complicate storie urbane come incidenti violenti , furti d'auto, suicidi ed assalti armati


 Mi piace seguire la vita professionale e privata dei poliziotti e quella dei loro capi, in particolare del sergente anziano Lawson Blake (Rodger Corser, ex cantante famoso ), dei sergenti  Brendan 'Josh' Joshua ( Callan Mulvey ),  Dominic “Dom Wales” (Josef Ber), dei  Senior Constable Stella Dagostino ( Nicole da Silva ) e Michael Sandrelli ( Ashley Zukerman) , dell’ispettrice capo dell'amministrazione TR Kerry Vincent (Catherine McClements) e del   loro ufficiale dell'intelligence, Leon Broznic (Samuel Johnson )  .
 
Il sergente   "Dom" Wales doveva all'inizio essere assassinato nella prima stagione, ma durante la produzione Claire van der Boom ottenne il permesso di soggiorno negli Stati Uniti e dovette trasferirsi lì: di conseguenza, fu eliminata la poliziotta Grace, che è stata sostituita da  Jolene Anderson, il Sergente  Senior Constable   Shannon Henry  per la seconda stagione, dal 16 luglio 2009.
Callan  Mulvey è nato in Nuova Zelanda, ed è per metà  Maori e  per metà di origine europea.   La sua famiglia si trasferì a Sydney , in Australia, quando aveva otto anni. E'   conosciuto soprattutto per i suoi ruoli di Mark Moran nella serie drammatica   australiana Underbelly  e di Drazic Bogdan 'Draz' in Heartbreak High . Mulvey ha frequentato la  Beacon Hill High School di New South Wales, insieme ad altri 2 membri del cast  di Heartbreak, Jon Pollard e Alle Brunning .
Mulvey è stato ferito in un grave incidente d'auto nel 2003, in una collisione frontale a 100 km / h. E' rimasto intrappolato nel veicolo per quasi un'ora fino a che non è stato liberato dai rottami delle auto. Ha subito gravi ferite al viso a alla testa e gli  sono state  inserite 17 piastre di titanio per riparare le fratture al volto e alla mascella. Il suo ginocchio sinistro e la caviglia sono stati gravemente fratturati e ha perso la vista di un occhio. Ecco perché anche in Rush il suo personaggio ha una brutta e vistosa cicatrice sul viso, ma resta comunque un affascinante e un po' tenebroso poliziotto
A metà degli anni novanta, è stato un  membro  sponsorizzato da Blades Manly del pattinaggio in linea. Questo tipo di  pattinaggio è stato descritto ampiamente nel telefim  Heartbreak High, dove aveva come compagno di cast l'amico Jon Pollard
Anche Mulvey ha recitato nella famosa serie Le sorelle McLeod nel corso del 2007 e in Sea Patrol , sempre nel 2007
Nel luglio 2010  si è fidanzato con Rachel Thomas, che ha poi sposato nel dicembre dello stesso anno
Rodger Corser ha avuto il ruolo di Peter Johnson ne Le sorelle McLeod  dal 2001 al 2004. Ha svolto il ruolo principale di Alex nel film australiano "Let Me Not" nel 2005.
http://rodgercorser.net/
Nicole da Silva (nata il 18 settembre 1981) è un'attrice australiana di cinema e teatro molto conosciuta

Alessi per Bognanco

"Le terme di Bognanco festeggiano i 150 anni dalla scoperta delle fonti " Una bottiglia firmata Alessi per i 150 anni delle terme di Bognanco"
Bognanco festeggia i 150 anni della scoperta delle fonti con un programma ricco di eventi alle 17 nel piazzale Giannini in zona Fonti e una nuova bottiglia di vetro firmata Alessi 
Il calendario unisce appuntamenti culturali a meeting, mostre e momenti musicali ed è stato creato dal Comitato per il 150° costituito da diversi enti locali, con lo scopo di riportare la località termale ai fasti di una volta.  Le manifestazioni estive prenderanno il via  con l’apertura della mostra che ripercorre la storia di Bognanco dal 1863 ad oggi. Seguiranno i canti di montagna a cura del Coro Andolla al dancing Rubino. Si alterneranno poi mostre d’artista, in particolare le esposizioni di Giuliano Crivelli e dell’aronese Giancarlo Fantini, che ha realizzato una scultura per l’evento, mostrata al pubblico da giovedì 11 luglio. 
«Il connubio tra due grandi realtà, quella delle fonti bognanchesi e l’industriale rappresentata dal marchio Alessi è il simbolo della coesione nata per valorizzare il territorio Il prodotto sarà distribuito in tutto il mondo in ristoranti di qualità. In questo mese di eventi cercheremo di potenziare, oltre alle acque, anche gli aspetti turistici, culturali e legati alle tradizioni, che meritano di essere messi in luce e valorizzati». 

A rischio il pronto soccorso di Omegna


“Senza nuove assunzioni il pronto soccorso di Omegna a rischio part time”  L’allarme lanciato dai sindacati, l’Asl: “Allarmarsi è prematuro”
«Se non verranno assunti medici e infermieri il primo reparto a saltare è il Pronto soccorso di Omegna». A lanciare l’allarme è  la segreteria provinciale della Cgil-Fp che precisa: «Se non arriverà nuovo personale la nostra Asl sarà costretta a ristrutturare tutta la rete d’emergenza ridimensionando i servizi. Pertanto la prima cosa che verrà fatta sarà quella di ridurre a 12 ore, quindi servizio assicurato soltanto di giorno, l’apertura del Pronto soccorso di Omegna. Di notte, pertanto, gli utenti dovranno rivolgersi all’ospedale di Verbania».   «Se ciò non basterà si passerà al declassamento del Dea di Verbania. Un’operazione così è destinata a sconvolgere e distruggere tutta l’organizzazione dell’Ospedale unico plurisede, in un’area già disgregata e penalizzata come la nostra». La Cgil però è decisa a difendere la sanità pubblica «prima che venga distrutta». Ed è per questo che ha fatto richiesta all’assessore regionale alla Sanità, Ugo Cavallera, di procedere a nuove assunzioni derogando sul decreto di maggio che invece ne ha stabilito il blocco. «Per evitare questo inaccettabile ridimensionamento dell’offerta sanitaria sul nostro territorio  rivendichiamo nuovo personale e le risorse necessarie alla sopravvivenza dei servizi sanitari, sia in ospedale che sul territorio». Per il direttore sanitario   l’allarme per ora è prematuro: «In questo momento le cose rimangono come sono anche se ci sono delle difficoltà dovute al fatto che in questo periodo ci sono le ferie. Noi alla regione abbiamo chiesto nuovo personale. Se non arriverà dovremo per forza arraggianrci adottando nuove misure organizzative».  " da La Stampa vco
 

Truffatrice arrestata a Omegna

Tra le notizie di oggi del quotidiano La Stampa VCO una spiccava curiosa ma anche inquietante :
" Aveva truffato una ventina tra negozi, bar ed esercizi commerciali la torinese di 50 anni scoperta e denunciata dalla polizia di Omegna. N.G., barese d’origine ma residente a Torino, è stata denunciata con l’accusa di truffa continuata. La polizia di Omegna l’ha incastrata a fine maggio su segnalazione di un bar della città, ma ricostruendo le modalità d’azione è emerso che sarebbero almeno una ventina i colpi messi a segno dal 2007. 
La donna si presentava simulando l’acquisto di alcuni prodotti, diceva poi di avere una banconota da 500 euro dimenticata in macchina e con la promessa di tornare dopo pochi minuti si faceva consegnare il resto ancora prima di pagare, sparendo subito dopo. "
Omegna è una bella città che si meriterebbe una visita turistica in ogni periodo dell'anno, per la gioia di abitanti e commercianti, non certo quella di una truffatrice incallita !

Margherita Hack

" «Il sole, alla fine, inghiottirà tutto». Una visione «apocalittica» del mondo, visto con gli occhi di una anziana scienziata  che portava ancora in sè la passione per l’astrofisica. Era il 30 giugno dello scorso anno quando Margherita Hack, al parco del Chiostro di Intra, tenne una lezione raccontando di sole, pianeti e stelle, ma anche della sua vita, dell’amore per lo sport. Era stata la scienziata toscana uno degli ospiti dell’edizione 2012 di Letteraltura.  "
Margherita Hack è morta la scorsa notte a 91 anni

giovedì 27 giugno 2013

Beauty and the beast

E' iniziata a maggio una nuova serie di telefilm molto avvincenti al mercoledì sera su Rai 2,  Beauty and the Beast, la serie tv di The Cw (  remake del telefilm della Cbs andata in onda dal 1987 al 1990, che aveva come protagonista Linda Hamilton ) in cui una detective competente bella e intelligente della omicidi di New York, Catherine Chandler ( Kristin Kreuk ), salvata molti anni prima da una creatura misteriosa,  dopo aver assistito  all'omicidio di sua madre da parte di due uomini armati, che avrebbero ucciso anche lei, se non fosse intervenuto quella creatura dei boschi, lavora con la sua partner poliziotta, Tess  (Nina Lisandrello)  e si fa aiutare dal medico legale Evan (Max Brown) .
Quando inizia ad indagare su un omicidio recente, s’imbatte in un file sul dottor Vincent Keller (Jay Ryan) , un soldato che apparentemente è stato ucciso mentre prestava servizio in Afghanistan nel 2002.  Invece  Vincent  non è morto, ma vive nascosto a New York, aiutato dall’amico J.T. (Austin Basis)  ed è lo stesso uomo che le salvò la vita in passato. Cavia come altri commilitoni della sua unità di un esperimento genetico per creare il prototipo del super soldato, con effetti collaterali devastanti, nei momenti di stress  è vittima  dell'adrenalina che innesca una trasformazione a livello fisico, facendogli aumentare a dismisura forza e sensi e trasformandolo in una bestia furiosa, incapace di gestire la sua rabbia .
Quando la multinazionale a capo degli esperimenti capì di aver creato delle macchine assassine inarrestabili e incontrollabili, decise di eliminarli tutti. Vincent, scampato per pura fortuna al massacro, si è nascosto per 10 anni.
Dopo averlo incontrato, e sentito la sua storia, Catherine fa un patto: lei manterrà il suo segreto se lui l'aiuterà a scoprire chi furono i mandanti dell'omicidio di sua madre, un medico i cui lavori potrebbero interessare persone poco raccomandabili.   La loro collaborazione continua a crescere e si trovano attratti l'uno dall'altra.
In ogni puntata i casi  polizieschi che coinvolgono Catherine servono per raccontare le nuove storie e le vicissitudini personali  dei protagonisti, fatte di tormenti e speranze . Entrambi fuggono dalla società,  per necessità o per paura, e nonostante il pericolo a cui vanno incontro, decidono di aiutarsi a vicenda. La serie tv diventa curiosa ed intrigante quando si inizia a sapere qualcosa di più del passato dei protagonisti, e del mistero su chi potrebbe dare loro la caccia. “Beauty and the Beast” diventa così un crime  adatto ad un pubblico in cerca di una bella storia d’amore impossibile 
The Cw ha già rinnovato la serie per una seconda stagione di “Beauty and the Beast” Speriamo che la Rai l'acquisti ancora e la proponga di nuovo in prima serata
La protagonista Kristin Laura Kreuk (Vancouver, 30 dicembre 1982) è un'attrice canadese, conosciuta maggiormente per la sua partecipazione dal 2001 al 2008 alla serie televisiva Smallville dove interpretava Lana Lang. Il bel Vincent dall'affascinante cicatrice è Jay Ryan, all'anagrafe Jay Bunyan (Auckland, 29 agosto 1981),  un attore neozelandese che dal 2007 al 2009 ha interpretato il ruolo di Billy "Spider" Webb nella serie televisiva australiana Sea Patrol, trasmessa anche in Italia al sabato pomeriggio, e ha recitato in Terra Nova di Steven Spielberg ( https://twitter.com/JayRyan )
Per saperne di più e conoscere tutte le puntate della serie o rivedere quelle già trasmesse c' è il sito ufficiale  http://www.cwtv.com/shows/beauty-and-the-beast
 

martedì 25 giugno 2013

Per ricordare Gabriele Francesco

" Una piccola lapide e un mazzo di fiori bianchi. Un segno visibile, in un’area di passaggio anonima e spesso luogo di discariche abusive, di come in quel punto, sotto il viadotto dell’A4 ad Agognate, si sia consumato un dramma che difficilmente può essere dimenticato. Anzi, non vuole essere dimenticato. Lì, l’11 aprile, tra i rifiuti è stato trovato il corpo senza vita di Gabriele Francesco, neonato abbandonato dalla madre appena dopo il parto. Commossi dalla triste storia, i poliziotti che erano intervenuti, con i colleghi di tanti altri corpi e forze dell’ordine, hanno voluto sistemare un monumento dedicato alla memoria del piccolo che porta i nomi dell’angelo che annuncia la vita e di Francesco, il papa che tanto ama gli «ultimi» e che, venuto a conoscenza di quanto successo a Novara, si è commosso e ha pregato per il bimbo.
Al momento della posa della lapide, qualche giorno fa, sono intervenuti don Fabrizio Poloni, cappellano della polizia e il  parroco di Santa Rita. Impressa sul marmo la frase che fin dall’inizio gli agenti hanno pensato per ricordare il neonato: «Gabriele Francesco, bimbo per un giorno, angelo per sempre». La tragedia di Gabriele Francesco ha innescato una gara di solidarietà a Novara: sta ancora proseguendo, infatti, la raccolta fondi promossa dal personale della Scientifica della polizia che ha come obiettivo di sostenere il progetto «cameretta mia»: una nuova camera per i bimbi degenti alla Clinica pediatrica del Maggiore. " da La Stampa Novara
In mezzo a tante brutte notizie, questa è un soffio di amore per un piccolo essere che è stato lasciato a morire nel modo più atroce in mezzo alle immondizie, buttato lì come un avanzo inutile da un uomo o una donna senza cuore Un episodio commovente che ci aiuta a ricordare che non esistono  solo persone indifferenti o crudeli

Protesta per i malati cronici piemontesi


Si ritroveranno oggi alle 10,30 davanti alla sede del Consiglio regionale, in via Alfieri, a Torino, per gridare ancora una volta la loro disperazione. Sono i familiari - accompagnati dalle associazioni che li sostengono - di malati cronici non autosufficienti che «ormai da mesi si sentono ripetere che non ci sono fondi per l’assistenza». 
«Ogni giorno - dice  la  presidente del Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti della Fondazione Promozione sociale - ci sentiamo ripetere che a causa del piano di rientro non è possibile investire nulla in progetti per la non autosufficienza». Nel frattempo le 30 mila persone in attesa di un posto in una struttura o di assistenza domiciliare restano «affidate» senza aiuti alle loro famiglie, malgrado il Tar abbia sentenziato e ribadito che le liste d’attesa di questi malati siano illegittime e le famiglie non possano essere lasciate a se stesse.
In via Alfieri ci saranno diverse associazioni con striscioni, slogan, e tanta rabbia. Denunceranno fra l’altro che «la Regione continua a sostenere che i 21 milioni di euro del Fondo per la non autosufficienza sono gli unici a disposizione del Piemonte, mentre quella cifra è in realtà la somma che arriva dallo Stato, destinata ai Comuni, per garantire la copertura della quota sanitaria che per legge ogni Regione deve garantire alle famiglie e il Piemonte non ha messo». In altre parole, «in Piemonte le famiglie di malati cronici sono oggi costrette a pagare per un’assistenza dovuta somme che non dovrebbero sborsare, e in più per far fronte al deficit si chiede addirittura un contributo per la mensa e il trasporto a chi ha soltanto 270 euro di pensione mensile».
 
Dei 30 mila piemontesi malati cronici non autosufficienti in attesa di assistenza, 13 mila aspettano un posto in una Rsa, il resto sono persone per le quali dovrebbe essere attivata un’assistenza domiciliare, meno costosa per il sistema sanitario nazionale, indispensabile per le famiglie. «Invece non vediamo nulla di tutto questo   mentre assistiamo alle spese allegre dei consiglieri».
«Sappiamo bene che il Piemonte è nel pieno del piano di rientro - prosegue la presidente della Fondazione Promozione sociale - ma la Regione non ha mai fatto la voce grossa a Roma per sostenere i diritti di tutti questi malati cronici. Al contrario, non dimentichiamo che la prima scelta di questa giunta è stata ritirarsi dal processo civile sulle quote latte, scelta politica legittima, ma che avrebbe portato nelle casse regionali 200 milioni di euro, ossigeno puro per la Sanità in crisi». da La Stampa To
Ho la fortuna, per ora, di vivere con una persona molto anziana ancora autosufficiente ma capisco benissimo la protesta di quei familiari che oggi sono scesi in piazza a Torino E' comodo nascondersi dietro alla crisi attuale ma mi sembra proprio che le autorità regionali stiano distruggendo alla grande la sanità creando disagi e problemi notevoli a noi cittadini

239° anniversario della fondazione GdF

" Nove evasori totali, quattro   «paratotali» , 12  lavoratori in nero, 24   persone denunciate per reati tributari. Sono i dati dell’attività dei primi cinque mesi dell’anno della Guardia di Finanza di Verbania che  ha festeggiato il 239° anniversario della fondazione del Corpo. Così come era già accaduto nelle scorse settimane per carabinieri e polizia, anche le fiamme gialle hanno optato per una cerimonia «interna», di basso profilo in linea con le indicazioni di spendig review. In tutto nascosti all’occhio dell’erario 34,8 milioni di euro, mentre sfiora i 7 milioni di euro l’Iva dovuta che non è stata versata. Sempre in ambito fiscale il 19,3 dei controlli agli esercenti per quanto concerne l’emissione degli scontrini è risultato irregolare. 
Tra i dati dell’attività che va da gennaio a maggio si segnalano anche 34 violazioni in ambito di materia doganale, con il sequestro alla frontiera di 531 beni e 61 mila euro. In tutto sequestrati anche 5,2 kg di droga (4,4 solo di eroina e cocaina). Per quanto concerne il soccorso alpino della guardia di finanza sono stati 25 gli interventi in montagna e sulle piste da sci, con 5 persone ferite. " da la Stampa VCO

Gli ambientalisti contro il golf di Fondotoce

Gli ambientalisti si rivolgeranno alle autorità europee per fermare la realizzazione del campo da golf nella Riserva naturale speciale di Fondotoce.  
 Il comitato, che si oppone alla nascita dell’impianto, ha lanciato una petizione su internet, invitando i cittadini a sostenere con il proprio assenso l’istanza / www.avaaz.org nella parte dedicata alle petizioni /
 Nella richiesta, che è indirizzata al commissario all’Ambiente della Comunità europea, vengono spiegate sinteticamente le motivazioni che hanno portato a schierarsi contro l’opera: «La costruzione del campo da golf nella Riserva di Fondotoce  è un intervento speculativo che comprometterebbe un territorio prezioso, delicatissimo e bello. Per questo motivo i sottoscritti cittadini esprimono la netta contrarietà alla realizzazione del campo da golf ed il mantenimento del piano naturalistico del sito di importanza comunitaria così come approvato dal Consiglio regionale del Piemonte il 24 febbraio 2009». Al momento è, infatti, la Regione che deve dare il benestare dopo che il Consiglio d’amministrazione dell’Ente gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, si è espresso per la modifica del piano naturalistico.   
  Il verdetto  dovrà fare i conti col parere negativo dell’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale) che nei mesi scorsi ha esaminato la situazione. Il no all’opera è motivato dalle «ricadute tipiche di un campo da golf»: l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti, il prelievo di acque di irrigazione e la possibile introduzione di nuove specie floristiche. Inoltre, trattandosi di un’area protetta, viene sottolineato il disturbo agli animali e la compromissione della biodiversità dovuto al riporto dall’esterno di 20 mila metri cubi di terreno. Il progetto del golf a Fondotoce era nato in seguito ad un incontro tra l’ex assessore allo sport, Adriana Balzarini ed il presidente della Pga italiana, la federazione dei giocatori professionisti di golf, Stefano Betti. A quest’ultimo era piaciuta l’ottima esposizione al sole del terreno che consentirebbe di praticare il golf in tutte le stagioni.  "
Mi chiedo, ogni volta che leggo notizie simili a questa, perché i politici debbano sempre preoccuparsi di inventare trovate geniali per distruggere l'ambiente naturale ancora rimasto Costruire un campo da golf nell'oasi protetta di Fondotoce è una vera follia Spero che si riesca a fermare il progetto e che lo si rimetta nel cassetto per sempre !

Albo Comunale dei Volontari


 Proposto alcuni mesi fa dalla Giunta omegnese, è ormai attivo l'Albo Comunale dei Volontari. Il progetto è volto sia a promuovere le forme di associazionismo tra i cittadini ai fini di volontariato, che a valorizzare e riconoscere l'impegno dei singoli volontari che intendono collaborare con le strutture comunali in attività di carattere ambientale (miglioramento del territorio e tutela del verde), sociale (promozione, prevenzione e sostegno delle forme di disagio ed emarginazione sociale) e culturale (tutela e valorizzazione della cultura, del patrimonio storico-artistico delle attività ricreative e sportive).
 Per informare, indirizzare e coordinare le richieste dei cittadini ha ricevuto la delega al Volontariato il consigliere comunale Alessandra Gebbia, la quale ogni giovedì, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 presso l'Ufficio Messi del Palazzo di Città, sarà a disposizione degli interessati. Il consigliere delegato può essere contattato anche tramite e-mail (
alessandra.gebbia@comune.omegna.vb.it) oppure telefonando al numero 370 3261811. Le iscrizioni all'albo, inoltre, possono essere effettuate presso l'Ufficio Turismo (Palazzo di Città, quarto piano).

lunedì 10 giugno 2013

La Torta in Cielo

Sabato mattina in centro a Omegna c'erano i mercatini dell'antiquariato e in riva al lago i banchetti enogastronomici Uno di questi era quello della pasticceria Zanardi che recentemente ha creato la Torta in Cielo, dall'omonima torta di uno dei libri di Gianni Rodari.  Ne ho acquistata una, piccola, deliziosa e carina, con la sua glassa bianca, il cioccolato scuro e una ciliegina rossa sulla sommità 

 

 

Gianni Rodari, La torta in cielo
Lo scaffale d'oro, Einaudi Ragazzi (1995)
112 p., ill., 
 " E' una bellissima riflessione sulla semplicità e sull'ottimismo dei bambini, sulla loro voglia di vivere in gioia e di soprassedere a tutti quei problemi che i grandi  hanno.
 Una mattina d’aprile verso le sei un misterioso oggetto sorvola una grande città. Una città tentacolare, frazionata in mille località distinte, che gli abitanti chiamano "borgate". La borgata del Trullo si trova nella periferia sud-ovest, in prossimità della valle del Tevere Sud, in un fondo valle dove scorre il Fosso di Affogalasino, tra due alture: il Monte Cucco e il Monte delle Capre.
 È il luogo che, nel ‘39, l’Istituto Autonomo delle case Popolari, ha scelto per la costruzione del quartiere che tuttora costeggia la via del Trullo. Ne è sorta una borgata popolare, progettata secondo la tendenza razionalistica, che si frappone tra quella popolare di Monte Cucco e l’altra, prevalentemente abusiva, del Monte delle Capre.
È questo lo scenario in cui Gianni Rodari ambienta La torta in cielo (1964), «nata nelle scuole elementari Collodi, borgata del Trullo, Roma, tra gli scolari della Signorina Maria Luisa Bigiaretti», pubblicata per la prima volta a puntate sul «Corriere dei Piccoli» a partire dal 1964 e nel 1966 anche in libreria. Una storia concepita per affascinare bambini di tutte le condizioni sociali. Una favola moderna, una storia per ragazzi intessuta di argomenti che stimolano i genitori ad affrontare con i figli argomenti di attualità, impegnativi ma reali.
E' tempo di Guerra Fredda e Bomba H, la terrificante bomba all’idrogeno.  
 Una  mattina uno strano oggetto rotondo, molto grande, immenso, inizia ad oscurare il cielo sopra la  città. UFO? Certamente  Le autorità, dopo un primo momento in cui credevano di essere prese in giro si organizzano e lo definiscono  un oggetto volante non identificato. E, come sempre, è il "non identificato" che fa paura ai grandi...
Alieni che vogliono conquistare la terra? Oppure che vogliono distruggere? Allora che fare, attaccare per primi? Aspettare? Mentre le autorità misurano, controllano, pensano e si scervellano, due bambini stanno guardando intensamente l'oggetto. Infatti un pezzo dell'oggetto è caduto sulla loro terrazza e, cosa assai strana quanto piacevole, è un grosso pezzo di cioccolato squisitissimo.
"E' una torta" , proprio  una torta gigante, immensa, piena di pistacchio, crema, gelato, torrone, cioccolato e tutte le leccornie possibili e immaginabili.  Saranno proprio i due bambini ad accorgersene, intrufolandosi oltre il controllo militare ed entrando nella torta.  Conosceranno l'inventore della torta: uno scienziato che parla un linguaggio strano, ma che conosce l'italiano. Uno scienziato a cui era stato chiesto di creare una bomba atomica con fungo radioattivo riutilizzabile più volte  Ma un pasticcino, caduto nella bomba prima dell'inaugurazione, ha creato un pasticcio, anzi, una torta... Proprio quella torta.
Fra varie vicissitudini i due bambini riescono ad avvertire amici e parenti, ed un esercito di bambini si precipita sulla torta, indifferente ai richiami dei soldati e delle mamme. Basta poco perché lo strano oggetto volante - strano sì, ma tanto buono - venga distrutto, lasciando solo qualche briciola qua e là. "

Autismo, il centro di Novara

“Qui i bambini malati di autismo scoprono la magia della parola”
A Novara c'è un centro all’avanguardia  con le terapie più moderne: 80 bambini e ragazzi dai due ai ventisei anni sono accolti nel centro per autistici dell’associazione Angsa, in corso Risorgimento 237 a Novara, al primo piano della scuola comunale Donnino.
" I malati di autismo non parlano e non giocano. Alcuni possono raggiungere una vita quasi «normale» se sono seguiti fin da piccoli con terapie intensive. Ma questo succede solo qui, nel centro creato da un gruppo di famiglie per dare ai propri figli le cure più moderne ed efficaci. È all’avanguardia in Italia e in Piemonte solo l’Asl di Mondovì fornisce servizi analoghi. " Per saperne di più leggere qui
 

sabato 8 giugno 2013

Il suono del silenzio per Mario

Venerdì mattina alle 11 sono uscita da scuola in fretta e sono andata sotto al Municipio di Omegna dove si è svolta una commovente cerimonia per dare l'ultimo saluto a Mario Manfrin, il primo caporal maggiore morto sabato scorso, a 25 anni, stroncato da un malore in caserma, a Malcontenta di Mira, in provincia di Venezia, una delle sedi del reggimento Serenissima .
Era stato in missione in Afghanistan  con il reggimento Alpini di Vipiteno ed era rimasto ferito nel 2011 durante un attentato a Shindand, dove perse la vita il tenente Massimo Ranzani.
Gravemente ferito alle gambe nell'esplosione, era stato riportato in Italia ed operato più volte. Ricordo di averlo incontrato in piazza Beltrami  nel mese di maggio, ancora con le stampelle ed i segni profondi di quel brutto incidente, ma con il pensiero a quel paese lontano che gli era rimasto nel cuore e che avrebbe tanto voluto rivedere al più presto
Un ex alunno gentile ed educato che era cresciuto e che aveva trovato la sua strada, deciso a continuare un percorso di vita molto importante in cui credeva con fermezza e convinzione
Il  reggimento dei Lagunari l’ha salutato nella sua città con il suono della tromba ed  il «silenzio», durante il picchetto militare. Alla cerimonia, la commozione ed il dolore profondi hanno accompagnato i familiari, la fidanzata, gli amici, gli amministratori, il colonnello  comandante del distaccamento Lagunari, gli alpini del VCO e tutti coloro che hanno voluto essere presenti per un ultimo saluto . In particolare durante la lettura della preghiera del lagunare e il ricordo dei commilitoni: «Ciao Mario, ciao leone. Uomo vero, innamorato del basco verde, la tua è stata una vita eccezionale. Dalle sabbie dell’Afghanistan alla laguna veneta, dalla penna nera al basco, sei stato un grande allievo durante le prove per entrare nei lagunari. Ieri come oggi, quando la battaglia infurierà, sarai con noi, a guidarci dall’alto». 
 Una preghiera per la sua giovane vita terminata troppo presto . Che possa stare in pace nel piccolo cimitero di Orta  dove il silenzio e la tranquillità  lo accompagneranno nel riposo eterno