domenica 31 gennaio 2010

Interviste a Giorgio Bocca

Ieri sera a Che tempo che fa, su Rai3, Fabio Fazio ha intervistato Giorgio Bocca, il giornalista piemontese di Cuneo quasi novantenne, che ha appena pubblicato l'ultimo libro, Annus Horribilis ,Feltrinelli.
Con il suo solito pessimismo Bocca ha chiacchierato a lungo con Fazio. Peccato che ad un certo punto sia sparito completamente l'audio ed abbiamo dovuto assistere ad " un programma per muti " dove si vedevano muovere le loro bocche ma non si sentiva più un bel nulla di ciò che dicevano
Un'altra intervista con Bocca è stata però pubblicata proprio ieri da Gramellini, il vicedirettore de La Stampa
Decisamente interessante anche questa perchè questo grande vecchio del giornalismo italiano non ha peli sulla lingua e le sue dichiarazioni sono sempre esplosive
Convinto che "Il pessimismo allunga la vita. E mantiene dritta la schiena." è sempre lucido e pungente e soprattutto con i piedi ben piantati per terra
L'intervista è troppo lunga, bisogna leggerla sulla pagina del quotidiano, ma alcune affermazioni di Bocca mi hanno interessata parecchio
“Questa Italia è ladra e corrotta. Il popolo sovrano? E’ pronto a tutti i delitti”
Forse non tutti gli italiani sono ladri e corrotti, forse qualcuno ancora si salva e non è ancora pronto a tutti i delitti , ma certo non è un periodo felice e basta leggere ogni giorno i giornali per trovare di tutto e di più...
"La tv è una rovina per la democrazia. Non insegna ad ascoltare, ma a urlare...
«La tv è una Filodrammatica: tutti nella vita recitano come se fossero in tv. La guardo molto. Spesso mi addormento davanti. Ormai è una ripetizione di tutto. Persino il cattivo gusto è diventato difficile da rinnovare»".
Anche in queste sue affermazioni drastiche vi trovo una buona parte di verità perchè la televisione spesso è veramente di cattivo gusto. Quante volte spengo e mi metto a leggere un buon libro Peccato che i giovani invece passino tante ore davanti alla Tv ad ascoltare programmi demenziali ...
«Montanelli era un attore, con tutti i difetti degli attori, ma una brava persona incapace di colpi bassi. Certo, un contaballe… Durante la resistenza, ha raccontato così tante balle sulla sua amicizia con i partigiani che alla fine i fascisti sono stati costretti a metterlo in galera. Però era un uomo dell’Italia onesta che non rubava»
Non poteva non ricordare l'altro grande vecchio del giornalismo italiano, che purtroppo è morto, altrimenti chissà cosa gli avrebbe risposto ...
Non so se andrò ad acquistare il suo saggio sul 2009 ma sicuramente questo suo terribile pessimismo attira la curiosità e la voglia di andare a sfogliarlo !

mercoledì 27 gennaio 2010

La Giornata della Memoria

" 2 marzo 1949. Undicesima divisione di Mokotow, prigione di Varsavia. Vengo traslocato in una nuova cella, già occupata da due uomini. ...
- Sind Sie Pole? ( lei è Polacco)- chiede il più anziano dei due, un uomo piccolo, magro, con mani dalle vene sporgenti, la tonda pancia a patata e grandi spazi vuoti tra un dente e l'altro. Giacca grigioverde, pantaloni da carcerato, zoccoli. Camicia trasandata.
- Sì. e voi ? -
- Tedeschi. Siamo sogennante Kriegsverbrecher ( cosidetti criminali di guerra ) -
Apro il fagotto, cerco di ricavare a forza un po' di spazio per sistemare le mie cose. Il più anziano mi facilita il compito senza che l'abbia incoraggiato a farlo. Non parliamo. Siamo tutti e tre emozionati
" Tedeschi - mi dico - Mai visti così da vicino. Nazisti degli anni dell'occupazione : mi sembra di vederli come fosse ieri ..."
da Conversazioni con il boia di Kazimierz Moczarski , Bollati Boringhieri
Per la Giornata della Memoria ho scelto la pagina iniziale di un libro che ho letto qualche tempo fa: è una storia umana e personale, difficile da immaginare, ma vera ed importante per non scordare cosa è stato il nazismo.
L'autore era un comandante partigiano polacco non comunista che fu rinchiuso in prigione dopo la guerra e condannato a morte.
Nel 1949 per 255 giorni condivise la cella con il generale delle SS Jurgen Stroop, il carnefice nazista che organizzò lo sterminio di 550 000 ebrei galiziani e di 71 000 prigionieri del ghetto di Varsavia
Stroop fu giustiziato il 6 marzo 1952 mentre Moczarski, liberato e riabilitato nel ' 56, dedicò il resto della sua vita a mettere su carta le confessioni del boia nazista tedesco per creare un libro che è un documento unico nella memoria di quei terribili giorni di sofferenza e di morte...

lunedì 25 gennaio 2010

L'ultimo saluto a Mariangela

Si svolgeranno giovedì, 28 gennaio, alle 14.30 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Cireggio di Omegna, i funerali di Mariangela Borgatta
da VCOAzzurraNews
Giovedì sarò a scuola fino alle 15 ma il mio pensiero sarà con Mariangela nel suo ultimo viaggio qui tra noi ...
E' stato un vero choc venire a sapere, giovedì scorso, a metà mattina, che Mariangela ci aveva lasciato a soli 61 anni.
La conoscevo da tantissimo tempo, da quando lavorava con Vincenzina, prima di creare quel bellissimo negozio di abiti dove era una gioia entrare per trovare tante cose belle e raffinate, che lei sapeva mostrare con garbo con gioia e con l'abilità eccezionale di una vera grande appassionata ed esperta donna d'affari
Era un'amica ed una confidente per tutte le donne che si fermavano da lei e di lei sentiremo tanto la mancanza
Il suo andarsene così all'improvviso ha lasciato un grande vuoto ma le serrande chiuse e le luci spente, come non era mai successo prima, sono lì a ricordarci la sua vivacità e la sua gioia di vivere
Il suo sorriso, quel sorriso con cui mi ha accompagnata anche recentemete quando sono andata alla ricerca di saldi in negozio, resterà a lungo con noi e con gli affetti più cari
Un arrivederci a Mariangela che ci ha lasciato troppo presto ...

Torna La Freccia Azzurra

Dal primo febbraio, in via sperimentale per un mese, riprende il servizio di trasporto cittadino “Freccia Azzurra”.
Le fermate e gli orari sono sempre gli stessi, con tre corse mattutine e due pomeridiane.
Il servizio, secondo il nuovo progetto dell'Assessorato comunale alla Sicurezza e Polizia Locale Stefano Strada, prevede il trasporto gratuito per le persone con età superiore ai sessant'anni e per i diversamente abili.
Tutti gli altri cittadini possono usufruire del servizio, dietro il riconoscimento di un contributo per le spese, munendosi di apposito tesserino di viaggio da ritirare presso l'Ufficio Relazioni col Pubblico del Comune di Omegna piazza XXIV Aprile,dalle ore 9 alle ore 12 .
Ulteriori informazioni possono essere richieste sempre all'URP tel. n. 0323 868495
da Notizie - Comune Omegna - Lunedì 25 Gennaio 2010
http://www.comune.omegna.vb.it/

mercoledì 20 gennaio 2010

Eric Segal

In questi ultimi giorni, come tutti gli anni a gennaio, sono sempre più indaffarata perchè si avvicinano gli scrutini del primo quadrimestre. Leggo poco, ascolto poco la Tv e sfoglio appena i quotidiani
Ho però sentito che è morto Eric Segal
Segal scrisse Love Story nel 1969
Io avevo quattordici nel '69 ma ero già allora una vera appassionata di libri
Love story fu uno dei miei grandi amori dell'epoca: lo lessi e lo rilessi più volte perchè era una storia romantica e, come tutte le storie d'amore che si rispettano, con una grande passione contrastata e tragica
La Lei del dramma muore di malattia lasciando il suo Lui disperato...
E quando uscì il film me lo sono andata a vedere almeno 2 o 3 volte perchè, stranamente, mi era piaciuto quanto e forse più del libro
Un Ryan O'Neal giovane e bello era stato una scelta perfetta per rappresentare Oliver, il personaggio maschile creato da Segal, ed era il magnete che attirava noi giovanissime al cinema
Mi sono poi letta anche il seguito del libro, Oliver Story, ma il fascino del primo libro non aveva nulla da condividere con l'altro
Segal è rimasto quindi nei miei ricordi di gioventù ed il suo libro ed il film hanno sempre avuto un posto speciale, come Il Laureato per esempio, nel mondo delle mie emozioni e dei sentimenti
" amare significa non dover mai dire mi dispiace " fu la frase celebre del libro che accompagnò la nostra generazione di giovani sognatrici romantiche
Indimenticabile ma così tanto lontana nel tempo, ormai ...

martedì 12 gennaio 2010

Miep Gies e Anna Frank

Anni fa ho letto un bellissimo libro molto commovente, scritto da Miep Gies , sulla vita di Anna Frank
Miep Gies, che scoprì i famosi diari di Anna, uno dei simboli della Shoah, è morta in Olanda a quasi 101 anni
Miep era l’ultima superstite del gruppo di persone che, dal luglio 1942 all’agosto 1944, aiutò Anna e la famiglia Frank

Nel 1922 a Amsterdam Miep aveva incontrato Otto Frank, il padre di Anna, e fu assunta nella sua azienda, la Opekta, che produceva preparati per marmellate.
Con il marito ed alcuni colleghi, dopo l’invasione nazista dell’Olanda, aiutò a nascondere Edith e Otto Frank, le loro figlie Margot e Anne e gli altri ebrei che temevano di essere deportati nell’ appartamento segreto sopra gli uffici dell’Opekta, nella parte ovest di Amsterdam.

Il nascondiglio venne scoperto la mattina del 4 agosto 1944 per la soffiata di un informatore della Gestapo.
Gli occupanti furono tutti arrestati ma Miep fu lasciata andare perchè l’ufficiale addetto alla perquisizione era austriaco come lei.
Nell’appartamento rimasto vuoto Miep trovò il diario di Anna e lo nascose in uno scrittoio pensando che la ragazza sarebbe ritornata.
Al termine della guerra, quando venne a sapere che era morta di tifo nel campo di Bergen-Belsen, consegnò l’insieme di fogli e taccuini all’unico superstite della famiglia, il padre di Anna, che li organizzò in un diario e li pubblicò nel 1947.
Assieme al marito Jan, Miep divenne una sorta di ambasciatrice della memoria di Anna e del suo diario, una delle testimonianze più toccanti degli orrori dell’Olocausto, e si impegnò sempre contro i negazionisti e contro chi sosteneva che i pensieri di Anna erano solo un falso.
Una donna ammirevole che fece dell'amicizia per una giovane ebrea morta nei campi di sterminio nazisti il fulcro della sua vita

Eric Rohmer

«... Tutto il cinema che vedo, come tutta l’ arte che mi passa sotto gli occhi ,costruisce la mia ispirazione. Ma il problema vero è non fermarsi alla rappresentazione della vita, bensì andare a cercarla dove nasce veramente, nelle chiacchiere dei ragazzi, nei brividi del cuore, nel formarsi di un’ idea».
Eric Rohmer, pseudonimo di Jean Marie Maurice Scherer, regista 4 aprile 1920 - 11gennaio 2010

Fondo speciale a sostegno dei lavoratori

La Legge regionale del 24 dicembre 2009, ha istituito un “Fondo speciale di garanzia a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizioni di disagio economico” per far fronte alle conseguenze sociali della crisi che in Piemonte investe il sistema delle imprese e sostenere i lavoratori che non percepiscono da tempo la retribuzione.
Tutti i lavoratori interessati possono scaricare qui il regolamento attuativo della regione per potere accedere a questo servizio
Le domande andranno presentate a FinPiemonte individuato quale ente gestore del Fondo
Il Fondo persegue l’obiettivo di favorire senza oneri a carico dei lavoratori la concessione da parte delle banche aderenti di anticipazioni parziali del trattamento retributivo maturato e non percepito che i lavoratori vantano nei confronti delle imprese in ritardo nel pagamento degli stipendi.-
Alle Banche viene offerta la garanzia della restituzione dei prestiti accordati mediantel’intervento del Fondo speciale di garanzia regionale.-

mercoledì 6 gennaio 2010

Potenziamento dei servizi sanitari

L'altro giorno ho letto nelle pagine Vco del quotidiano La stampa un articolo che annunciava nuove migliorie dei servizi all'interno della nostra Azienda Sanitaria Locale
Ho ricevuto successivamente la newsletter del Pd provinciale con la lettera di Aldo Reschigna, in cui ringraziava la regione per questi nuovi potenziamenti
La pubblico tra le news del blog perchè la ritengo molto interessante
" Continua l'impegno della Regione Piemonte per il potenziamento dei servizi sanitari all'interno della nostra Azienda Sanitaria Locale e per il miglioramento della qualità edilizia dei reparti all'interno dei nostri ospedali.
Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha deliberato, accogliendo la richiesta formulata in una mia lettera dei mesi scorsi, lo spostamento del finanziamento concesso nel 2008 alla ASL 14 per la ristrutturazione dei locali a Premosello Chiovenda per la realizzazione del laboratorio di analisi, ad altre opere o interventi ritenuti maggiormente prioritari secondo le indicazioni espresse anche dal Direttore Generale dell'ASL 14.
In particolare tra gli interventi che vengono finanziati vi è l'acquisto del secondo acceleratore presso il Centro di Radioterapia all'Ospedale di Verbania e la ristrutturazione del Centro Dialisi sempre presso l'Ospedale di Verbania.
Con l'acquisto del secondo acceleratore in particolare si potenzia ulteriormente non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo le attività di radioterapia nel nostro territorio e si costruisce un altro importante fatto concreto teso a rafforzare ed a qualificare ulteriormente le attività oncologiche presso la nostra azienda sanitaria che nel corso di questa legislatura regionale hanno avuto l'importante riconoscimento da parte della Giunta regionale di centro oncologico.
Con la ristrutturazione del Centro Dialisi si rende concreto un altro impegno da parte dell’Amministrazione Regionale teso a migliorare la qualità dell'edilizia sanitaria e degli ambienti nei quali viene svolta l'attività di cura all'interno del nostro territorio.
Ricordo che ammontano ad oltre 46 milioni di Euro gli investimenti approvati e finanziati dall’Amministrazione Regionale nella ASL 14, investimenti che porteranno nella primavera prossima all'avvio dei lavori per la costruzione della seconda ala dell'Ospedale di Domodossola ed alla ristrutturazione completa dell'Ospedale di Verbania.
Nei mesi scorsi abbiamo assunto l'impegno di concretizzare l'aspirazione del nostro territorio ad avere un potenziamento del centro di radioterapia ed abbiamo cercato, in penuria di risorse economiche, di individuare la possibile soluzione sotto il profilo economico.
La soluzione individuata e proposta alla Giunta Regionale e per la quale forte è stato l'impegno a superare le molte difficoltà, consente ora all'Azienda Sanitaria Locale di poter avviare le procedure perchè ciò diventi fatto concreto e non una promessa.
Voglio esprimere i più sinceri ringraziamenti alla Presidente Mercedes Bresso, al Vice Presidente della Giunta Regionale Paolo Peveraro ed all'Assessore alla Sanità Eleonora Artesio per avere colto in senso positivo l'aspirazione della nostra Comunità Locale, averla assecondata ed avere in questo modo dimostrato sensibilità e disponibilità verso il nostro Territorio.
Aldo Reschigna, Consigliere Regionale "

Ancora gravi rischi di valanghe

In questi ultimi giorni, nonostante le previsioni, a Omegna ha fatto molto freddo ma non è più nevicato
Abbiamo avuto già parecchi disagi con la neve di dicembre ( nella foto il mio giardino la mattina del 22/12 ) in effetti e meno male che in seguito è poi anche piovuto
Il bollettino dell’ Arpa Piemonte ha però segnalato anche per oggi un grave rischio di valanghe sulle Alpi Pennine e Lepontine
Chi andrà pertanto a sciare in Val d'Ossola dovrà quindi prestare grande prudenza ed evitare il fuoripista
Anche chi farà sci alpinismo è invitato ad evitare pendii troppo ripidi e zone a rischio e ad avere con sé "un’idonea attrezzatura composta da arva, pala e sonda", cosicché, in caso di incidente, sia già possibile effettuare un primo intervento di autosoccorso
Queste precauzioni fondamentali sono necessarie perchè, secondo l'Arpa, il pericolo di valanghe anche nelle nostre montagne deriva dalla " presenza di diffusi accumuli di neve ventata che si sono incrementati nel corso dello scorso fine settimana e che ora sono completamente mascherati dalla nuova neve caduta, che poggia sopra con scarsa aderenza.
Per il distacco di questi lastroni è sufficiente una debole sollecitazione dovuta al passaggio di un singolo sciatore. "
Quindi grande prudenza per evitare sciagure, che purtroppo spesso coinvolgono anche i soccorritori, costretti ad uscire in condizioni proibitive e ad andare in posti pericolosi per la loro stessa vita, a causa di incoscienti che affrontano la montagna in modo sconsiderato

domenica 3 gennaio 2010

I concerti di Capodanno

A Capodanno, come tradizione, ho ascoltato il concerto delle 12 e 30 su Rai Uno Era trasmesso dal teatro La Fenice di Venezia in diretta
Era solo la seconda parte del concerto, diretto dall'inglese sir John Eliot Gardiner, e di conseguenza noi appassionati di musica ci siamo persi la Settima Sinfonia di Antonin Dvorak
Gli orchestrali ed i coristi indossavano un nastrino tricolore in segno di protesta contro i tagli al finanziamento pubblico per lo spettacolo e per ribadire quanto l’opera sia un patrimonio nazionale da tutelare, come ha spiegato in un sentito messaggio augurale, inviato alla Fenice e alle fondazioni lirico-sinfoniche , anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
il programma trasmesso ha invece reso ampio omaggio a opere nate a Venezia o veneziane per argomento: Il signor Bruschino, Ernani, La traviata, il delicato intermezzo dai Quattro rusteghi di Wolf-Ferrari
I due solisti, il giovane tenore Francesco Meli ed il soprano Anna Caterina Antonacci, hanno cantato Habanera , Chanson bohème e La Canzone del velo dal Don Carlo di Verdi
Bellissimo e toccante il Va’ pensiero del coro, diretto da Claudio Marino Moretti, come pure il brindisi di Traviata, che ha concluso il concerto
Un concerto piacevole, migliore decisamente rispetto a quelli trasmessi negli anni passati. Ma non certo affascinante come il celebre concerto di Capodanno da Vienna, interamente trasmesso, in differita, su Rai 2 alle 14
Il direttore Georges Prêtre a 85 anni è stato vitale, ricco di un magnetismo eccezionale che ha conquistato il Musikverein di Vienna con uno dei più bei concerti di Capodanno.
Dal valzer Wiener Bonbons, Caramelle viennesi, al celebre Bel Danubio blu di Strauss, dall’ ouverture dalle Ninfe del Reno del tedesco Offenbach, che divvenne la barcarola nei Racconti di Hoffmann, alla ormai tradizionale marcia di Radetzski finale è stato un trionfo di magici suoni, ritmi e timbri eleganti
Con le meraviglie di Vienna e del suo Danubio, con un'esplosione di colori floreali provenienti da San Remo e con gli inserti danzati dalle étoiles Eleonora Abbagnato e Nicolas Le Riche, che ballavano al Kunsthistorisches Museum fra le statue della collezione antica, in costumi disegnati dal celebre sarto Valentino, sono state due ore affascinanti di puro piacere musicale e di grand galop!
(foto del quotidiano La Stampa )

Lord Powell e Druogno

Tra le tante notizie del Vco lette sul quotidiano in questi ultimi giorni, una mi è sembrata veramente curiosa ed interessante
" Il Comune di Druogno ( Val Vigezzo in Ossola ) ha conferito il 31 dicembre 2009 la cittadinanza onoraria a Lord Charles David Powel, cavaliere dell'ordine di Saint Michael e Saint George, barone per nove anni consigliere del primo ministro Margaret Thatcher e successivamente di John Major. Il diplomatico inglese, che è stato anche nominato dalla regina Elisabetta senatore a vita, è molto legato alla Valle dei pittori e frequenta abitualmente con la famiglia Druogno, paese di origine della moglie, Lady Carla Bonardi. "
" Tra tutti i riconoscimenti ottenuti questo è sicuramente quello che più mi ha fatto piacere" ha detto Lord Powell nel ringraziare il sindaco e tutto il consiglio comunale per l’onoreficenza " Qui a Druogno ritrovo la pace e la tranquillità e soprattutto quel senso di appartenenza che tanto mi è caro .
... vorrei , quando sarà ora, riposare per l'eternità, qui, all'ombra del Pizzo Ragno"
Il distinto Lord 69enne dai capelli tutti bianchi, che fu il più giovane diplomatico al servizio della Regina Elisabetta, parla correttamente il dialetto locale , che gli fu insegnato dalla moglie italiana " bellozza e testarda tanto da aver frequentato il mondo dell'alta politica senza perdere quelle sue caratteristiche di vigezzina "
Si conobbero 47 anni fa, un amore a prima vista, e si sposarono nel 1964 . Un amore ed un grande feeling anche con la Valle
" Ricordo ancora la prima volta. Venne il mio futuro suocero a prendermi con la Fiat 500 alla stazione di Domodossola. Risalendo la valle fece una sosta obbligata a Ca' Turbin - dove c'è un bar trattoria - perchè disse che avevamo bisogno di liquido! "
Conosce tutti i sentieri, gli alpeggi, le montagne e gli piace camminare con gli amici e con i figli perchè è una valle stupenda
Con sottile humor inglese racconta che " nel lontano 1963, durante un'escursione in montagna, incontrammo due contadini alla Pioda di Crana. Sentendoci parlare in una lingua diversa dalla loro si guardarono in faccia esclamando : Saranno di Domodossola !"
(il quotidiano , che leggo abitualmente tutti i giorni e che ho già nominato in altri post precedenti, è La Stampa, il cui link si trova nel menù qui a fianco. Le parti in corsivo presenti nel post qui sopra sono state da me riprese da un articolo de La Stampa VCO, ma risistemate in tutt'altro altro modo rispetto all'articolo stesso Precisazione di ericablogger per tutti coloro che non leggono mai il mio blog !!! )

Serata Béjart

Ieri pomeriggio sono uscita, nonostante il vento fortissimo che soffiava gelido dal nord fin dal mattino, perchè dovevo andare con l'Uni3 omegnese ( Università della terza età ) a Milano, al Teatro alla Scala, ad assistere a 3 balletti di Maurice Béjart
Con il vento il cielo era terso e luminoso, le montagne innevate si staglivano bianche contro l' azzurro intenso ed il Lago Maggiore che vedevamo dal pullman era bellissimo, di un blu profondo con le correnti più chiare e più scure che risplendevano sotto al sole. Andando verso la pianura poi c'erano prati e terreni ancora innevati e ghiacciati, uno spettacolo invernale altrettanto bello.
E poi Milano, tutta luccicante di luci, sugli alberi, sulle finestre, davanti al Castello Sforzesco sulla volta della Galleria e sull'enorme albero, un po' curvo per il vento, davanti al Duomo, tutto ripulito e roseo nello spendore del nostro marmo di Candoglia.
Era il primo giorno di saldi anche in Lombardia e la folla traboccava rendendo impossibile il muoversi in modo normale.
Poi siamo entrati nel celebre teatro e siamo saliti al quarto piano di palchi, piccoli ma centrali, con una visione perfetta del palco e dell'orchestra
La serata Béjart è stata splendida per me, che da sempre amo con grande passione il balletto e le musiche di Stravinskij, una sintesi veramente perfetta e completa fra i due
Il corpo di ballo della Scala e l'orchestra diretta dal giovane ma celebre direttore Daniel Harding hanno presentato tre capolavori della musica del ‘900, celebrando Maurice Béjart.
Chant du compagnon errant è stato il cuore della serata," un tributo al coreografo e ballerino francese che tanto ha dato al Teatro alla Scala nella sua lunga carriera. "
Sulle note di Gustav Mahler ed il canto del baritono Roderick Williams, hanno ballato Massimo Murru e Gabriele Corrado, il giovane artista che ha sostituito l'étoile Bolle, infortunato.

Il compagno errante è " simile a quei giovani apprendisti medievali che viaggiavano di città in città alla ricerca del loro destino e del loro maestro; è uno studente romantico inseguito dal suo destino e che soffre – come dice Mahler – a causa di questo coltello nel petto che è la lotta contro se stessi e la solitudine. "

Ha invece aperto la serata L’uccello di fuoco, la " fiammante fenice che risorge, come il poeta-rivoluzionario e le idee che non muoiono mai." Antonino Sutera era l'Uccello di fuoco ed Eris Nezha la Fenice.

L'Uccello di Fuoco è dunque la " Fenice che rinasce dalle sue ceneri. L’Uccello di vita e di gioia, immortale, il cui splendore e la cui forza restano indistruttibili. "

L' esaltazione della rinascita della vita è invece La Sagra della primavera, che ha chiuso il trittico ed è stata, secondo me, la migliore per le musiche, l' interpretazione e la potenza visiva di Sofia Rosolini, l'Eletta, Eris Nehza, l'Eletto, ed i giovani ballerini il corpo di ballo.


" La primavera è, per una volta, qualcosa di diverso da quell’immensa forza primitiva che è rimasta celata sotto il manto dell’inverno solo per emergere all’improvviso e salutare ancora una volta il mondo nella molteplicità delle sue forme, siano esse vegetali, animali o umane.
L’aspetto fisico dell’amore fra gli esseri umani simboleggia l’atto stesso con il quale il Creatore ha creato il Cosmo e la gioia che scaturì da questo atto.
In un periodo in cui le frontiere fra gli esseri umani stanno cominciando a poco a poco a crollare, in cui è finalmente possibile iniziare a parlare di una cultura nella quale gli elementi di provincialismo sono stati rifiutati, e si sono conservate solo le forze universali o essenziali dell’uomo, che si sono mantenute inalterate nei secoli, in tutte le condizioni e in ogni civiltà.
Questo balletto ha dunque abbandonato ogni artificio del pittoresco; è un Inno all’unione fra l’Uomo e la Donna, al livello più istintivo ed essenziale, una danza dell’unione di cielo e terra, una danza di vita e morte, eterna come la primavera
." Maurice Béjart
E' durato solo un'ora e 45 minuti, più o meno, ma l'emozione è stata fortissima e magnifica, un grande piacere che mi ha accompagnata per tutto il viaggio di ritorno ...

sabato 2 gennaio 2010

Libero Bus e le polemiche a Verbania

Pubblico la lettera scritta dall'ex sindaco Zanotti di Verbania in merito alle ultime novità su Libero Bus, il servizio gratutito di bus Aspan, che con la fine di febbraio dovrebbe cambiare completamente, tornando a far pagare ai cittadini verbanesi una cifra minima
"Libero Bus a Verbania.
Il regalo per il nuovo anno del Sindaco Zacchera: si tornerà a pagare.
E' stato emesso dal Comune un comunicato-stampa sull’argomento che merita un pur breve commento da ultima ora.
E’ infatti il preannuncio della soppressione sostanziale di questo servizio, unico in Italia.
Ecco le parole del sindaco Zacchera, tratte dal comunicato:
«Basta abusivi; così come sono contrario alla gratuità che porta a non apprezzare il valore del servizio. Vorrei che sempre più verbanesi utilizzassero l’autobus che offriremo ad un prezzo ”politico” di assoluta convenienza con in più un servizio migliore, pagando come Comune la differenza su biglietti ed abbonamenti».
«L’intento non è di penalizzare l’utente, ma anzi di premiarlo. Finora LiberoBus è stato accessibile per tutti ma senza controlli. Noi pensiamo di dare a ciascun utente un biglietto o l’abbonamento. Lo si pagherà molto poco, ma lo si pagherà. Così si potranno controllare meglio gli eventuali abusi, mentre per le zone della città non coperte dal servizio si punta ad una convenzione con i tassisti cittadini».
In attesa di capire – perché davvero in queste parole regna la confusione – cosa sarà domani il trasporto pubblico a Verbania, cominciamo a registrare l’unica certezza.
Si torneranno a pagare biglietti e abbonamenti e il “Bus” non sarà più “Libero”.
Attenti, però: il sindaco dice che “l’intento non è di penalizzare l’utente, ma di premiarlo”.
Il premio è il pagamento del biglietto, che prima non si pagava.
Straordinario. Un’invenzione geniale, seconda solo all’autoproclamazione di “Verbania capitale dei laghi europei”.
E perché si paga il biglietto?
Perché questo ambitissimo premio per l’utente?
Per controllare meglio gli eventuali abusi”.
Che c’azzecca l’introduzione del pagamento del biglietto con gli abusi?
Niente.
Oggi il nostro biglietto per viaggiare in città si chiama Carta d’Identità.
Nessun Verbanese abusa del bus gratuito; ne abusano invece eventuali utenti non verbanesi che viaggiano senza biglietto all’interno della città.
Per contenere questo abuso è sufficiente che i controllori in città chiedano ai viaggiatori la Carta d’Identità; proprio come domani chiederanno il biglietto o l’abbonamento “a prezzo politico di assoluta convenienza”.
Qual è la differenza?
Che la carta d’Identità non si paga, mentre il biglietto sì.
E il lavoro dei controllori non cambia di una virgola.
Ultima perla: “…sono contrario alla gratuità che porta a non apprezzare il valore del servizio”. Sbaglia il sindaco.
LiberoBus non è gratuito, tanto che tecnicamente il servizio di chiama “abbonamento di municipalità”.
Lo paghiamo tutti noi con uno 0,13% di addizionale Irfep comunale, che a Verbania è complessivamente dell’ 0,3%;
tutti noi cittadini lo sappiamo e per questa ragione siamo perfettamente in grado di apprezzare il valore di LiberoBus.
Sappiamo anche che a Novara (Giunta Lega-Pdl) l’Irpef comunale è dello 0,7% e non c’è mai stato LiberoBus.
C’è il Centrosinistra e ci sono le Giunte Destra-Lega Nord.
E si vede la differenza.
Claudio Zanotti, consigliere comunale "

Apostolo


L'altro giorno, nel risistemare un vasta numero di biglietti calendari e cartoline nuovi, tra cui alcuni bellissimi della Spam, del Wwf, di Unicef, Greenpeace ad altre associazioni di vario tipo, che ho raccolto nel corso di un trentennio almeno, ho ritrovato con mia grande sorpresa un invito ad una festa del Cif di Omegna per la Festa della Donna
Non mi ricordavo più di averlo ma la mia sorpresa maggiore è stata il disegno stampato sulla copertina : è un disegno del pittore Apostolo
Mi sono sempre piaciuti molto i suoi quadri, che vado a vedere quasi ogni anno quando sono esposti al salone di santa Marta per San Vito ad agosto
Anche questo disegno, che potete vedere qui sopra, è molto bello e si riconosce immediatamente lo stile, unico ed inconfondibile, dell'artista omegnese

Buon Anno