domenica 18 ottobre 2015

Un nuovo ospedale nel VCO ?

" Un nuovo ospedale pubblico con 300 posti letto da costruire in quattro anni: costo complessivo 120 milioni di euro che saranno pagati - al privato che realizzerà l’opera - solo a lavori finiti. Dove si troveranno i soldi? Dai risparmi che la Regione avrà dalla chiusura delle strutture ora esistenti a Verbania e Domodossola e dalla vendita (anche solo in parte) di Castelli e San Biagio. Tempi per la decisione? Poche settimane. Sono queste le linee guida del progetto che ieri pomeriggio i vertici della Regione hanno presentato ai sindaci del Vco nella sede della Provincia al Tecnoparco. A differenza di 15 anni fa però, quando l’ipotesi di un ospedale unico naufragò costando la carriera politica a molti esponenti del centrodestra, questa volta il progetto ha incassato, almeno per ora, un sostegno bipartisan.  

«Fugo tutti i dubbi: non è un escamotage elettorale - ha esordito Chiamparino, che ha preso la parola per ultimo -. Non stiamo andando in tutte le Province a promettere un nuovo ospedale: è il quinto progetto che abbiamo in cantiere in Piemonte. Gli ospedali esistenti sono vecchi: nel Vco salvare i due Dea vorrebbe dire solo allungare l’agonia di un sistema che non si regge più». 
«A fine novembre andremo a Roma a discutere del piano sanitario   proponendo un nuovo ospedale unico per il Vco potremmo dimostrare che il risparmio è ancora maggiore rispetto alla chiusura di un Dea. E così potrei chiedere di congelare la situazione esistente fino alla realizzazione della nuova opera. Dal territorio però devo avere un mandato chiaro in questo senso. Altrimenti non so se sarò in grado di salvare i due Dea». 
«Con i soldi risparmiati si pagherà il nuovo ospedale» 
All’assessore regionale alla Sanità Saitta è toccato il compito di lanciare per primo sul tavolo della discussione il tema dell’ospedale unico. E lo ha fatto partendo dai dati. «Ora l’Asl Vco ha 247 posti letto in un’area di oltre 81 mila metri quadrati. Una nuova struttura di posti ne avrebbe 300 in 36 mila metri quadrati. - ha spiegato Saitta - Questo si ripercuote nei costi: ora l’Asl Vco spende 4,5 milioni l’anno di manutenzioni, 2,7 milioni di utenze e 6 di servizi appaltati: con un ospedale unico i risparmi sarebbero di circa 8-9 milioni di euro l’anno, somma che useremmo per pagare il canone alla società che costruirà l’ospedale unico».  

Uno dei paletti posti dalla Regione sono i tempi. Entro pochi giorni il direttore generale dell’Asl Giovanni Caruso dovrà presentare una bozza di accordo di programma. Già indicato da Chiamparino quello che deve essere scritto: le dimensioni, gli spazi occupati, la località dove la struttura deve sorgere e l’impegno inderogabile che quando il nuovo ospedale sarà costruito quelli di Verbania e Domodossola saranno chiusi e bisognerà fare il possibile per valorizzare il patrimonio immobiliare.  " da La StampaVCO.it
Sarà la volta buona ? o anche questa volta i politici locali si metteranno a bisticciare, come per i DEA di Domo e Verbania, e non concluderanno nulla? 
Già ci sono proposte varie, tra Gravellona, Ornavasso e dintorni, su dove costruire il nuovo ospedale e questo non promette niente di buono....
Speriamo che riescano a mettersi d'accordo, tutti quanti, e propongano Gravellona
E' al centro del Vco e ci si può facilmente arrivare anche in autobus, soprattutto da noi Omegnesi !!!

Il progetto Pedibus ad Omegna

" E' partito, lunedì 12 ottobre, il progetto “Pedibus” che vede coinvolti i bambini dell'Istituto Comprensivo di via De Amicis. Il progetto, voluto dal Quartiere Omegna Centro e reso possibile grazie all'intervento dell'Amministrazione Comunale e al coinvolgimento di diversi volontari, della Polizia Municipale e ai ragazzi della Cooperativa Azzurra Onlus, ha preso il via da due diversi punti della città: i Giardini Pubblici di Omegna  e la Piazza Nobili de Toma (Piazzale della Coop)  
I due “Pedibus” sono partiti scortati dalla Polizia Municipale e dai volontari, tra cui anche alcuni ragazzi ospitati nei due centri di prima accoglienza per persone richiedenti asilo, in perfetto orario e, poco prima che suonasse la campanella d'inizio delle lezioni scolastiche, sono giunti a destinazione.
Lungo il tragitto la Polizia Municipale ha spiegato ai bambini alcuni fondamenti di educazione stradale e i bambini, tenuti insieme da una corda, hanno ascoltato con vivo interesse la lezione all'aperto.
A dare il benvenuto al “pedibus” partito dai giardini pubblici anche il Sindaco di Omegna, Maria Adelaide Mellano, che commenta in maniera positiva l'iniziativa: “Siamo di fronte ad un progetto lodevole che presenta parecchi positivi. Innanzitutto i bambini conquistano una certa autonomia indipendenza”. “C'è da sottolineare, poi, il fatto che i bambini si riappropriano anche del territorio andando a conoscere strade e vie della nostra città. E, non ultimo, potrebbe essere un modo per limitare il traffico che si crea davanti alle scuole”.
Commenti positivi anche dal presidente del quartiere Omegna Centro, Alessandra Cuoretti, e dall'Assessore all'istruzione, Cristian Scatamacchia.
“Mi auguro, ha spiegato Alessandra Cuoretti, che con il passare dei giorni si aggiungano altri bambini. Oggi i bambini, ma anche le famiglie, hanno risposto in maniera positiva”.
“Iniziative come queste, ha aggiunto Cristian Scatamacchia, vanno incentivate e sono senza ombra di dubbio positive. L'attenzione verso la scuola, e i bambini, resta sempre alta e siamo felici che sia partito anche questo progetto”. da vcoazzurratv.it
Ai miei tempi, all'inizio degli anni sessanta, quando il traffico era limitato a poche auto ed i miei genitori lavoravano entrambi, andavo regolarmente a scuola, alle elementari di Crusinallo ( le stesse che ora ospitano i giovani extracomunitari arrivati principalmente da alcuni paesi africani ), a piedi
E come me tutti i miei compagni e compagni di scuola andavano e tornavano a piedi
Un'abitudine, allora, comune e per nulla insolita che non richiedeva alcun progetto 
Bei tempi !