domenica 3 gennaio 2010

Serata Béjart

Ieri pomeriggio sono uscita, nonostante il vento fortissimo che soffiava gelido dal nord fin dal mattino, perchè dovevo andare con l'Uni3 omegnese ( Università della terza età ) a Milano, al Teatro alla Scala, ad assistere a 3 balletti di Maurice Béjart
Con il vento il cielo era terso e luminoso, le montagne innevate si staglivano bianche contro l' azzurro intenso ed il Lago Maggiore che vedevamo dal pullman era bellissimo, di un blu profondo con le correnti più chiare e più scure che risplendevano sotto al sole. Andando verso la pianura poi c'erano prati e terreni ancora innevati e ghiacciati, uno spettacolo invernale altrettanto bello.
E poi Milano, tutta luccicante di luci, sugli alberi, sulle finestre, davanti al Castello Sforzesco sulla volta della Galleria e sull'enorme albero, un po' curvo per il vento, davanti al Duomo, tutto ripulito e roseo nello spendore del nostro marmo di Candoglia.
Era il primo giorno di saldi anche in Lombardia e la folla traboccava rendendo impossibile il muoversi in modo normale.
Poi siamo entrati nel celebre teatro e siamo saliti al quarto piano di palchi, piccoli ma centrali, con una visione perfetta del palco e dell'orchestra
La serata Béjart è stata splendida per me, che da sempre amo con grande passione il balletto e le musiche di Stravinskij, una sintesi veramente perfetta e completa fra i due
Il corpo di ballo della Scala e l'orchestra diretta dal giovane ma celebre direttore Daniel Harding hanno presentato tre capolavori della musica del ‘900, celebrando Maurice Béjart.
Chant du compagnon errant è stato il cuore della serata," un tributo al coreografo e ballerino francese che tanto ha dato al Teatro alla Scala nella sua lunga carriera. "
Sulle note di Gustav Mahler ed il canto del baritono Roderick Williams, hanno ballato Massimo Murru e Gabriele Corrado, il giovane artista che ha sostituito l'étoile Bolle, infortunato.

Il compagno errante è " simile a quei giovani apprendisti medievali che viaggiavano di città in città alla ricerca del loro destino e del loro maestro; è uno studente romantico inseguito dal suo destino e che soffre – come dice Mahler – a causa di questo coltello nel petto che è la lotta contro se stessi e la solitudine. "

Ha invece aperto la serata L’uccello di fuoco, la " fiammante fenice che risorge, come il poeta-rivoluzionario e le idee che non muoiono mai." Antonino Sutera era l'Uccello di fuoco ed Eris Nezha la Fenice.

L'Uccello di Fuoco è dunque la " Fenice che rinasce dalle sue ceneri. L’Uccello di vita e di gioia, immortale, il cui splendore e la cui forza restano indistruttibili. "

L' esaltazione della rinascita della vita è invece La Sagra della primavera, che ha chiuso il trittico ed è stata, secondo me, la migliore per le musiche, l' interpretazione e la potenza visiva di Sofia Rosolini, l'Eletta, Eris Nehza, l'Eletto, ed i giovani ballerini il corpo di ballo.


" La primavera è, per una volta, qualcosa di diverso da quell’immensa forza primitiva che è rimasta celata sotto il manto dell’inverno solo per emergere all’improvviso e salutare ancora una volta il mondo nella molteplicità delle sue forme, siano esse vegetali, animali o umane.
L’aspetto fisico dell’amore fra gli esseri umani simboleggia l’atto stesso con il quale il Creatore ha creato il Cosmo e la gioia che scaturì da questo atto.
In un periodo in cui le frontiere fra gli esseri umani stanno cominciando a poco a poco a crollare, in cui è finalmente possibile iniziare a parlare di una cultura nella quale gli elementi di provincialismo sono stati rifiutati, e si sono conservate solo le forze universali o essenziali dell’uomo, che si sono mantenute inalterate nei secoli, in tutte le condizioni e in ogni civiltà.
Questo balletto ha dunque abbandonato ogni artificio del pittoresco; è un Inno all’unione fra l’Uomo e la Donna, al livello più istintivo ed essenziale, una danza dell’unione di cielo e terra, una danza di vita e morte, eterna come la primavera
." Maurice Béjart
E' durato solo un'ora e 45 minuti, più o meno, ma l'emozione è stata fortissima e magnifica, un grande piacere che mi ha accompagnata per tutto il viaggio di ritorno ...

Nessun commento: