sabato 8 giugno 2013

Il suono del silenzio per Mario

Venerdì mattina alle 11 sono uscita da scuola in fretta e sono andata sotto al Municipio di Omegna dove si è svolta una commovente cerimonia per dare l'ultimo saluto a Mario Manfrin, il primo caporal maggiore morto sabato scorso, a 25 anni, stroncato da un malore in caserma, a Malcontenta di Mira, in provincia di Venezia, una delle sedi del reggimento Serenissima .
Era stato in missione in Afghanistan  con il reggimento Alpini di Vipiteno ed era rimasto ferito nel 2011 durante un attentato a Shindand, dove perse la vita il tenente Massimo Ranzani.
Gravemente ferito alle gambe nell'esplosione, era stato riportato in Italia ed operato più volte. Ricordo di averlo incontrato in piazza Beltrami  nel mese di maggio, ancora con le stampelle ed i segni profondi di quel brutto incidente, ma con il pensiero a quel paese lontano che gli era rimasto nel cuore e che avrebbe tanto voluto rivedere al più presto
Un ex alunno gentile ed educato che era cresciuto e che aveva trovato la sua strada, deciso a continuare un percorso di vita molto importante in cui credeva con fermezza e convinzione
Il  reggimento dei Lagunari l’ha salutato nella sua città con il suono della tromba ed  il «silenzio», durante il picchetto militare. Alla cerimonia, la commozione ed il dolore profondi hanno accompagnato i familiari, la fidanzata, gli amici, gli amministratori, il colonnello  comandante del distaccamento Lagunari, gli alpini del VCO e tutti coloro che hanno voluto essere presenti per un ultimo saluto . In particolare durante la lettura della preghiera del lagunare e il ricordo dei commilitoni: «Ciao Mario, ciao leone. Uomo vero, innamorato del basco verde, la tua è stata una vita eccezionale. Dalle sabbie dell’Afghanistan alla laguna veneta, dalla penna nera al basco, sei stato un grande allievo durante le prove per entrare nei lagunari. Ieri come oggi, quando la battaglia infurierà, sarai con noi, a guidarci dall’alto». 
 Una preghiera per la sua giovane vita terminata troppo presto . Che possa stare in pace nel piccolo cimitero di Orta  dove il silenzio e la tranquillità  lo accompagneranno nel riposo eterno 

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