E' entrata in funzione, e resterà per circa un mese in forma sperimentale, al Coq, il Centro ortopedico di quadrante, di Omegna, una macchina in grado di trasformare gli scarti alimentari, disidratandoli, in poche ore invece dei tre, quattro mesi abituali, con tutti i vantaggi possibili
" La macchina, che sembra una lavatrice industriale, è arrivata in Italia per la prima volta nei giorni scorsi grazie alla ditta francese Geb-Solutions che da tempo collabora con la Elior Ristorazione, l’azienda che fornisce i pasti all’ospedale Madonna del Popolo, e la Generale de Santé, partner privato del Coq. «È un disidratatore - afferma Giorgio Rampinini per la Elior -, siamo contenti di poterla testare: può rappresentare per il futuro una soluzione ottimale per lo smaltimento degli scarti alimentari». Il funzionamento è semplice: si inseriscono gli scarti dei pasti e la macchina fa tutto da sola. «Disidrata gli alimenti e restituisce polvere, terriccio, humus che può essere usato come fertilizzante, e ovviamente acqua, senza però rilasciare odori - afferma il responsabile della Geb Fréderic Gilardone -: il processo, per trenta chili di prodotto, dura sei, otto ore. Se viene fatto con metodi tradizionali ci vogliono invece non meno di tre mesi».
I vantaggi sono anche economici: riciclare una tonnellata di rifiuti organici costa in media 80 euro, a cui va aggiunto il costo del trasporto, della raccolta e della manutenzione delle attrezzature, oltre a quello del personale. Col nuovo sistema il costo si abbate al solo acquisto del macchinario, in questo caso circa 20 mila euro. La macchina è stata progettata per comunità o supermercati e all’estero ha già avuto un grosso riscontro.
... con questo sistema, che non produce scarti, si abbatte anche il costo della Tares, la nuova tassa sui rifiuti." da La Stampa online" La macchina, che sembra una lavatrice industriale, è arrivata in Italia per la prima volta nei giorni scorsi grazie alla ditta francese Geb-Solutions che da tempo collabora con la Elior Ristorazione, l’azienda che fornisce i pasti all’ospedale Madonna del Popolo, e la Generale de Santé, partner privato del Coq. «È un disidratatore - afferma Giorgio Rampinini per la Elior -, siamo contenti di poterla testare: può rappresentare per il futuro una soluzione ottimale per lo smaltimento degli scarti alimentari». Il funzionamento è semplice: si inseriscono gli scarti dei pasti e la macchina fa tutto da sola. «Disidrata gli alimenti e restituisce polvere, terriccio, humus che può essere usato come fertilizzante, e ovviamente acqua, senza però rilasciare odori - afferma il responsabile della Geb Fréderic Gilardone -: il processo, per trenta chili di prodotto, dura sei, otto ore. Se viene fatto con metodi tradizionali ci vogliono invece non meno di tre mesi».
I vantaggi sono anche economici: riciclare una tonnellata di rifiuti organici costa in media 80 euro, a cui va aggiunto il costo del trasporto, della raccolta e della manutenzione delle attrezzature, oltre a quello del personale. Col nuovo sistema il costo si abbate al solo acquisto del macchinario, in questo caso circa 20 mila euro. La macchina è stata progettata per comunità o supermercati e all’estero ha già avuto un grosso riscontro.
In questo periodo di crisi economica profonda, di gelo invernale e di bollente campagna pre-elettorale dove tutti per essere eletti promettono i cosidetti" mari e monti" e i tagli di tasse e quant'altro possibile, finalmente una buona notizia Il nostro ospedale ha fatto una saggia scelta ecologica per lo smaltimento dei rifiuti alimentari
Speriamo che l'esperimento diventi realtà funzionante e definitiva perchè abbiamo un bell'ospedale comodo in pieno centro cittadino, pulito e ordinato, ed è importante mantenerlo al meglio anche con queste innovazioni extra sanitarie
Proprio ieri mattina ci sono dovuta entrare per accompagnare mia mamma per una visita urgente. Era sabato, non c'era traffico ed in cinque minuti o poco più siamo arrivate lì Tutto era ordinato, la scalinata di fronte al lago, le porte automatiche, gli ambulatori numerati al piano terra, le due tv accese appese al muro in corridoio, i pavimenti tirati a lucido, il medico specialista in perfetto orario, la visita accurata...
Un piccolo gioiello ed un vero miracolo in una sanità che troppo spesso è il fanalino di coda di una regione che accorpa, taglia e chiude sempre più spesso reparti ed ospedali, creando disagi ai cittadini ammalati
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