Dopo tantissimi anni ho rivisto il festival di Sanremo, quello con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto
Ieri sera ho riascoltato le canzoni del passato con le voci dei cantanti in gara quest'anno e mi sono commossa a sentire Ciao amore ciao del grande Luigi Tenco, una delle voci che ho amato di più, come quella di Herbert Pagani, che mi mette sempre i brividi quando la risento e di cui amo tutte le sue canzoni
E non ho potuto non apprezzare il flash mob nella terza serata con il successivo monologo anti-violenza dell'attrice torinese ( finalmente una presentatrice normale, una non bellona tutta truccata ed appariscente e semisvestita, una che parla e dice cose sensate, anche se ogni tanto ci infila qualche parolaccia, come suo solito ! )
Ho risentito la registrazione intera qui ma i punti salienti del suo discorso sono senz'altro questi :
" San Valentino «è la festa dell’amore, declinato in tutte le sue forme. L’amore delle persone che si amano. Anche delle donne che amano le donne e degli uomini che amano gli uomini. Ma che ci interessa quello che fanno a letto...L’importante è che le persone si vogliano bene, solo questo conta...Pensa che bello sarebbe vivere in un Paese dove tutti i diritti fossero riconosciuti. Ma non solo i diritti dei soldi. Quelli dell’anima. Quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto d’ospedale senza nessuno che mi cacci via perché non siamo parenti. E poi vorremmo un San Valentino dove nessun uomo per farci i complimenti dicesse che siamo donne con le palle. Dirci che siamo donne con le palle non è un complimento. Non le vogliamo. Abbiamo già le tette. Tra l’altro sono due e sferiche anche quelle. Vogliamo solo rispetto».
.... «In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex. Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore. La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro.. E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda».... «Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arrivea’ anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia...Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via» "
.... «In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex. Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore. La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro.. E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda».... «Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arrivea’ anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia...Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via» "
Nel 2012 127 donne sono state uccise in Italia da mariti, fidanzati, ex, padri. Un orrore ed una vergogna
Luciana Littizzetto, nata a Torino il 29 ottobre 1964, dove si è diplomata al conservatorio in pianoforte e nel 1990 ha conseguito la laurea in lettere all'Università degli Studi a Palazzo Nuovo, è stata per nove anni insegnante nelle scuole.
Dopo aver vinto nell’agosto 1991 il premio “Ettore Petrolini” al Teatro Romano di Aosta, va al Maurizio Costanzo Show ed inizia la carriera di cabarettista .
Nel 1992 partecipa al programma di Rai Tre “Avanzi”, condotto da Serena Dandini, poi porta sui palcoscenici d’Italia il suo spettacolo “Parlami d’amore Manù”.
Un anno dopo Luciana torna in tv nei panni di “Sabrina” a “Cielito Lindo”, il programma di Rai Tre condotto da Claudio Bisio ed Athina Cenci.
Nel 1997 passa a Mediaset, ospite delle trasmissioni “Facciamo Cabaret” e “Ciro, figlio di Target” e recita nel film d’esordio di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Tre uomini e una gamba”.
Nel 1998 partecipa a “Mai dire gol” e nel 1999 interpreta insieme a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu il film “E allora mambo!”
Nel 2000 torna in Rai a “Quelli che il calcio..” con Fabio Fazio, ma anche a “Stasera pago io” di Fiorello, “C’è posta per te” di Maria De Filippi, “Mai dire Domenica” fino alla comparsata del Festival di Sanremo 2003, dove bacia in diretta il conduttore Baudo.
Dal 2005 è ospite fissa del programma “Che tempo che fa”, di Fabio Fazio dove abbandona definitivamente i personaggi che l’hanno resa celebre per dedicarsi a monologhi comici su temi d’attualità.
Il 22 novembre 2007 ha ricevuto dal Presidente Giorgio Napolitano il premio De Sica.
Nel 2010 è stata impegnata sul set della fiction televisiva “Fuoriclasse” e su quello del nuovo film di Giovanni Veronesi, “Genitori & figli - Agitare bene prima dell’uso”.
Pungente trasgressiva ed istrionica, talvolta un po' eccessiva nel linguaggio e "antipatica" nel maltrattare il partner, il paziente Fazio, la domenica sera in “Che tempo che fa”, Luciana non ha peli sulla lingua ed è senz'altro unica in TV. "Una normale, senza trucco o trucchi " come l'hanno definita , una donna che va a fare la spesa vicino alla Gran Madre, a Torino, dove vive con un compagno e due figli, una donna che parla alle altre donne e si preoccupa per loro e per la loro vita Una piccola grande donna !
Nel 1992 partecipa al programma di Rai Tre “Avanzi”, condotto da Serena Dandini, poi porta sui palcoscenici d’Italia il suo spettacolo “Parlami d’amore Manù”.
Un anno dopo Luciana torna in tv nei panni di “Sabrina” a “Cielito Lindo”, il programma di Rai Tre condotto da Claudio Bisio ed Athina Cenci.
Nel 1997 passa a Mediaset, ospite delle trasmissioni “Facciamo Cabaret” e “Ciro, figlio di Target” e recita nel film d’esordio di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Tre uomini e una gamba”.
Nel 1998 partecipa a “Mai dire gol” e nel 1999 interpreta insieme a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu il film “E allora mambo!”
Nel 2000 torna in Rai a “Quelli che il calcio..” con Fabio Fazio, ma anche a “Stasera pago io” di Fiorello, “C’è posta per te” di Maria De Filippi, “Mai dire Domenica” fino alla comparsata del Festival di Sanremo 2003, dove bacia in diretta il conduttore Baudo.
Dal 2005 è ospite fissa del programma “Che tempo che fa”, di Fabio Fazio dove abbandona definitivamente i personaggi che l’hanno resa celebre per dedicarsi a monologhi comici su temi d’attualità.
Il 22 novembre 2007 ha ricevuto dal Presidente Giorgio Napolitano il premio De Sica.
Nel 2010 è stata impegnata sul set della fiction televisiva “Fuoriclasse” e su quello del nuovo film di Giovanni Veronesi, “Genitori & figli - Agitare bene prima dell’uso”.
Pungente trasgressiva ed istrionica, talvolta un po' eccessiva nel linguaggio e "antipatica" nel maltrattare il partner, il paziente Fazio, la domenica sera in “Che tempo che fa”, Luciana non ha peli sulla lingua ed è senz'altro unica in TV. "Una normale, senza trucco o trucchi " come l'hanno definita , una donna che va a fare la spesa vicino alla Gran Madre, a Torino, dove vive con un compagno e due figli, una donna che parla alle altre donne e si preoccupa per loro e per la loro vita Una piccola grande donna !
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