In un vecchio post del 2009 di questo blog, Il San Giuseppe , descrivevo la triste fine che ha fatto l'Istituto San Giuseppe di via IV Novembre a Crusinallo
Oggi in un articolo del quotidiano La stampa VCO ho letto con enorme tristezza che per ora non ci sono soldi per risistemarlo. anzi...
" Non ci sono soldi per intervenire sull’ex San Giuseppe, più realistico invece puntare entro l’anno a riavviare e completare il cantiere dell’ex pretura. Si è chiuso così il faccia a faccia tra l’amministrazione comunale di Omegna e l’Agenzia Territoriale per la Casa, ieri mattina davanti al prefetto Francesco Russo.
Al tavolo a Villa Taranto, convocato dal prefetto su richiesta di Omegna per entrare nel merito dell’emergenza abitativa in città, l’agenzia ha confermato in realtà quanto aveva già annunciato al Comune qualche settimana fa. La notizia negativa principale è che, di fatto, l’agenzia ha congelato ogni possibile intervento sull’ex San Giuseppe di Crusinallo. Il vecchio immobile, per cui da anni si attende il recupero e la realizzazione di una ventina di alloggi, è destinato invece a restare un rudere come lo è attualmente, visto che non ci sono i fondi necessari per poterlo ristrutturare.
In queste condizioni, l’Atc potrebbe persino pensare di cederne la proprietà, non avendo uno sbocco concreto per realizzare quanto ha chiesto la città. «Abbiamo apprezzato la convocazione e la disponibilità del prefetto, con Atc siamo stati chiari e abbiamo chiesto almeno di intervenire con la manutenzione ordinaria e di prendere in considerazione possibili collaborazioni con privati» spiega il sindaco Maria Adelaide Mellano... "
Al tavolo a Villa Taranto, convocato dal prefetto su richiesta di Omegna per entrare nel merito dell’emergenza abitativa in città, l’agenzia ha confermato in realtà quanto aveva già annunciato al Comune qualche settimana fa. La notizia negativa principale è che, di fatto, l’agenzia ha congelato ogni possibile intervento sull’ex San Giuseppe di Crusinallo. Il vecchio immobile, per cui da anni si attende il recupero e la realizzazione di una ventina di alloggi, è destinato invece a restare un rudere come lo è attualmente, visto che non ci sono i fondi necessari per poterlo ristrutturare.
In queste condizioni, l’Atc potrebbe persino pensare di cederne la proprietà, non avendo uno sbocco concreto per realizzare quanto ha chiesto la città. «Abbiamo apprezzato la convocazione e la disponibilità del prefetto, con Atc siamo stati chiari e abbiamo chiesto almeno di intervenire con la manutenzione ordinaria e di prendere in considerazione possibili collaborazioni con privati» spiega il sindaco Maria Adelaide Mellano... "
Lo scorso anno, in piena campagna elettorale per l'elezione del sindaco, ricordo bene che l'allora giunta di destra uscente aveva fatto degli incontri con l'ATC e che erano stati pubblicati degli articoli in cui si prevedevano lavori, risistemazioni, ecc ecc Erano tutte frottole per avere voti dai crusinallesi creduloni? Probabilmente SI !!!
Se l'edificio non fosse stato abbandonato anni fa, si sarebbero potuti creare dei mini alloggi e dei locali per vivere in comunità, una sala libera per mangiare, una cucina, delle sale ricreative, per single, per anziani, per persone di passaggio o per lavoratori a tempo determinato, che vivono qui da noi per mesi, pagando talvolta cifre assurde di affitto per alloggi non adeguati.
Un recupero simile, tanto utile per la comunità intera, giovane e anziana, è stato fatto parecchi anni fa in una città savoiarda, dove vivono i miei cugini francesi e dove anch'io ho mangiato più volte al self service pubblico, pulito economico pratico e veloce.
Nei mini alloggi vivevano numerose persone anziane, non più autonome, che avevano lasciato le loro case in periferia per trovare una sistemazione migliore perchè al piano terra dell'edificio, dotato di ascensori, comfort vari ed uscite per disabili, avevano anche l'ambulatorio medico e l'assistenza di personale specializzato in caso di necessità
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