giovedì 23 luglio 2009

Lo sciopero dei bloggers del 14 luglio

Il 14 luglio moltissimi bloggers, me compresa, si sono astenuti dallo scrivere nei loro blog per protestare contro il ddl sulle Intercettazioni che ha coinvolto i siti internet ed i blog
In particolare, tra i passaggi sotto accusa, di cui si era discusso a lungo per mesi, il comma 28 dell’articolo 1 del ddl, con l’obbligo per il responsabile di qualsiasi sito informatico (non solo delle testate giornalistiche online) alla rettifica, secondo quanto prevede la legge sulla stampa - n. 47 dell’8 febbraio 1948 - fino all' ipotesi di cancellazione del testo ritenuto diffamatorio.
Il comma suddetto non è di certo una novità clamorosa, in effetti : infatti l’articolo 27 della Costituzione, al comma 1, prevede già un principio generale di responsabilità. Quindi se in un blog c’è un utente che diffama, può già essere citato a rispondere penalmente o civilmente.
La legge già disciplinava i nostri blog, anche se forse non tutti i blogger ne erano a conoscenza
La libertà di pensare è la stessa a prescindere dal mezzo che si usa, ma, oltre a delle elementari regole di buona educazione e di rispetto per gli altri, con Internet, bastava ricordare sempre gli articoli 15, 21 e 27 della Costituzione ed il codice penale e tutto funzionava a meraviglia
E l’azione della polizia postale ha dimostrato ampiamente che si può identificare chiunque voglia usare sistemi per mascherare la proprià identità, per quanto riguarda la reperibilità!

1 commento:

ernesta ha detto...

L'ennesima riprova, se tanto ce ne fosse bisogno, che le leggi basterebbe applicarle.. ovviamente dopo essersi ricordati e preso atto che già ci sono da lungo tempo.
ernesta