venerdì 27 dicembre 2013

Unici - Roberto Bolle

Ieri sera alle 21.10 su Rai2 è andata in onda una nuova puntata di “Unici”, un programma scritto e diretto da Giorgio Verdelli, dedicata alla star mondiale della danza Roberto Bolle che   ha raccontato la sua storia e il suo percorso artistico di ballerino di danza classica, étoile dei due mondi, alternando le parole dello stesso ballerino raccolte a New York e i filmati di sue celebri performance al Teatro alla Scala di Milano e alle Terme di Caracalla a Roma a quelle di  tanti volti noti nazionali e internazionali : Fiorello, Raffaella Carrà, Stefano Accorsi, Massimo Bernardini, Fabio Capello, Andrea Bocelli, Michael Stipe, fondatore e cantante dei REM, e i registi Baz Luhrman e Bob Wilson.
Roberto Bolle è nato a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria , il 26 marzo 1975 ed è entrato a soli dodici anni alla scuola di ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, dove fu notato da Rudolf Nureyev , che lo volle nel ruolo di Tadzio nell’opera Morte a Venezia. 
"Ballo da sempre, tutto qui. A 4 anni, il sabato sera, c’era Fantastico e io ballavo davanti al televisore. A 7, ho visto quello che stava imparando una compagna a scuola di danza, e ho chiesto di essere iscritto anche io. Il primo impatto non mi è piaciuto – ero abituato a muovermi liberamente e invece lì erano regole e schematismi – ma pian piano mi sono innamorato dei movimenti, della forma mentale. Oggi, nell’era dei talent, la danza va di moda anche tra i maschi, all’epoca ero solo, ma non ci sono stati con gli amici momenti di imbarazzo alla Billy Elliot, perché quello era un momento della mia giornata che non si intersecava con gli altri: andavo a scuola, andavo ai boy scout, andavo a ballare. "
Dal 1999 è  "Ambasciatore di buona volontà" per l'UNICEF per la quale partecipa a una serie numerosa e significativa di iniziative, fino ad arrivare, nell'estate 2006, all'importante viaggio nel Sud del Sudan per riportare testimonianza diretta della tragica situazione in cui versano le popolazioni del luogo. 
Dal 2007, inoltre,  collabora con il FAI - Fondo Ambiente Italiano e nel marzo 2009 è stato nominato "Young Global Leader 2009" dal World Economic Forum di Davos. Dopo tanti successi colti nei teatri di tutto il mondo,  nel 2012 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per i meriti acquisiti verso il Paese in campo culturale.
Dal 1996 si è intensificata anche la sua carriera internazionale. 
Ha danzato con il Royal Ballet, il Balletto Nazionale Canadese, il Balletto di Stoccarda, il Balletto Nazionale Finlandese, la Staatsoper di Berlino, il Teatro dell'Opera di Vienna, la Staatsoper di Dresda, Il Teatro dell'Opera di Monaco di Baviera, il Wiesbaden Festival, l'8° e il 9° Festival Internazionale di Balletto a Tokyo, il Tokyo Ballet, l'Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Firenze.
Nel giugno 2002, in occasione del Giubileo, ha danzato a Buckingham Palace al cospetto della Regina d'Inghilterra: l'evento è stato ripreso in diretta dalla BBC e trasmesso in tutti i paesi del Commonwealth.
Il 1° Aprile 2004 ha ballato al cospetto di Sua Santità Giovanni Paolo II sul sagrato di Piazza San Pietro, in occasione della giornata della Gioventù.
Nel 2008 ha portato con enorme successo il suo Gala "Roberto Bolle and Friends" in luoghi finora mai toccati dalla danza: il sagrato del Duomo di Milano e piazza Plebiscito di Napoli. 
Nel 2010 il Gala Roberto Bolle and Friends è arrivato in Piazza San Marco a Venezia e nel 2012  all'Arena di Verona, riunendo un pubblico di quasi 10 mila persone.
Roberto Bolle ha anche realizzato spettacoli eccezionali nella magica cornice del Colosseo di Roma, nella Valle dei Templi di Agrigento, nello spazio antistante il suggestivo Tempio della Concordia ed anche nella Certosa di Capri.
Dopo il clamoroso successo di pubblico e critica riscosso al suo esordio al Met di New York nel 2007, nel 2009 è entrato ufficialmente nella stagione del Metropolitan Opera House, dove si è esibito come Principal dell'ABT - American Ballet Theatre - interpretando i balletti: Il Lago dei Cigni, Sylvia, Romeo e Giulietta e Giselle. 
Una carriera eccezionale ed unica per un ballerino di danza classica italiano Molto interessante anche come persona, semplice, umile, riservato e gentile Ecco alcuni stralci di una sua intervista al settimanale Vanity Fair . it :
«Quando ho dato le dimissioni ( dal Teatro alla Scala di Milano dove era diventato primo ballerino a soli 21 anni ), tutti – familiari, amici – mi dicevano: “Ma sei sicuro? Dopo appena due anni da Primo ballerino, non te la puoi godere un attimo?”. Poteva andare male: niente copertura degli infortuni, niente tredicesima, sei solo tu e ogni volta devi dimostrare di essere all’altezza, perché a New York ti invitano oggi e magari domani non più. Tutte le aspettative su di te, la pressione emotiva pesantissima.
«Capisco Phelps quando dice: “Smetto di nuotare, voglio una vita normale”. Conosco la frustrazione di avere così poco tempo per le altre cose che ami – il cinema, una serata con gli amici –, di doverti allenare tutti i giorni della vita, perché a certi livelli di atletismo bastano due giorni di stop per accorgerti che hai perso terreno, e allora io un po’ di esercizi quotidiani li devo fare anche nell’unica pausa che mi prendo d’estate, altrimenti so già quanto sarà doloroso il rientro».
«Fuori dal palcoscenico, quando il teatro si svuota, inizia un’altra parte della mia vita, che non desidero mettere in mostra. È uno spazio esiguo ma vitale, perché è la sorgente da cui attingo energie preziose, indispensabili. All’artista e all’uomo».
La danza mi ha migliorato anche come persona. Ho sempre ballato meglio in scena che durante le prove perché il contatto con il pubblico e la “corazza” del personaggio mi permettono di lasciarmi andare, di vivere e comunicare emozioni, di non essere trattenuto e timido come per natura sono. È stato terapeutico, mi ha dato la possibilità di esprimere cose che ancora fatico a tirare fuori, ed è un lavoro in corso. Perché mi pesa dire di no o fare una critica, ho paura di ferire, e troppo spesso subisco in silenzio le situazioni a cui dovrei ribellarmi. E poi, in famiglia siamo abituati a un certo riserbo nel comunicare i sentimenti. L’affetto c’è ed è sincero, ma a volte le cose bisogna anche dirle. Fatico a dire ai miei “ti voglio bene”, so che lo sanno ma dirlo è importante. Voglio imparare a dirlo di più».
Io ho avuto la possibilità di vederlo danzare alla Scala alcuni anni fa: lo ricordo molto alto, con quel fisico scolpito e molto bravo Anche se mi erano piaciuti  molto anche i giovani étoile della Scala che erano sul palcoscenico in altre parti nelle stesse sue serate...
Il suo sito ufficiale è qui 

domenica 22 dicembre 2013

Quando si dimetteranno ?

   Dopo l'inchiesta sui rimborsi facili per i consiglieri regionali del Piemonte, chiamata anche Rimborsopoli,  il presidente dell'Aula,Valerio Cattaneo, il 20 dicembre,  a margine della conferenza di fine anno del Consiglio regionale, ha parlato della possibilità  di dimettersi. ''Vedremo, non lo escludo, non sono particolarmente attaccato alla poltrona''.
L'inchiesta sui rimborsi facili ha coinvolto fino ad ora 43 dei 60 consiglieri regionali ai quali nei giorni scorsi è giunta la notizia di chiusura di indagine da parte della Procura di Torino.
''L'istituzione va preservata - ha detto Cattaneo - e non è  in discussione. Ci sono inchieste in corso e non riguardano soltanto la nostra regione. Detto questo la politica sotto il profilo etico e morale dovrebbe chiedere scusa, bisognava autoriformarsi prima''
Belle parole ma quando si dimetteranno ? Io penso mai
Infatti proprio oggi sulla pagina di Torino de la stampa c'era un articolo in cui altri politici esclamavano, " indignati", che Cattaneo aveva parlato a titolo personale e che loro non si sarebbero di certo dimessi !!!
Si avvicina Natale e tutto dovremmo essere più buoni e compassionevoli ma io sinceramente provo il fortissimo desiderio di ... dar loro un bel calcione
Chissà se almeno così  capirebbero che ne abbiamo fin sopra i capelli dei loro loschi affari e delle loro disgustose spese pazze fatte con i  soldi pubblici  e si toglierebbero di torno una volta per tutte ???

mercoledì 18 dicembre 2013

Cota a Casa

Invito ad incontro pubblico
Cota a Casa
Giovedi' 19 dicembre 2013, alle ore 21   a Casale Corte Cerro presso il centro culturale “il Cerro” (via 25 Aprile).
Partecipano Aldo Reschigna capogruppo regionale, Gianfranco Morgando segretario regionale, Antonella Trapani segretario provinciale e l’On. Enrico Borghi.

A tre anni e mezzo dall’insediamento alla guida del Piemonte del leghista Roberto Cota, emergono in tutta la loro evidenza i pessimi risultati del suo governo e dell’azione del centrodestra. 
 Non solo non sono state mantenute le grandi promesse della campagna elettorale, ma il Piemonte è andato indietro rispetto a quattro anni fa.
Nella sanità si sono susseguiti tre assessori con risultati lampanti: i servizi si sono ridotti, le liste di attesa allungate, le strutture non sono state ammodernate. Nonostante lo sforzo di medici e infermieri, la sanità piemontese è peggiorata.
Nel trasporto pubblico locale la Giunta Cota ha tagliato le linee e aumentato le tariffe, con pesanti problemi per i pendolari.
Nel welfare non ha fatto meglio: ha tagliato i servizi assistenziali, messo in campo meno risorse per i comuni e le famiglie, per la casa e il lavoro, ha aumentato le tariffe per i non autosufficienti.
Di fronte a questo pessimo risultato, non c’è che una soluzione: Cota deve andare a casa. Si dimetta – e con lui tutto il centrodestra – e si torni al voto, se si vuole un governo capace per la nostra Regione. Un impegno che il Partito Democratico è in grado di assumersi.
Inoltre, in queste settimane, la giustizia ha stabilito che le elezioni regionali si sono svolte al di fuori della legge. Il presidente Cota ha mentito ai magistrati ed al Piemonte.
Sono queste le ragioni per cui chiediamo lo scioglimento del consiglio regionale e nuove elezioni.
Cordiali saluti,
Segreteria
Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO
Via Roma 24, 28921 Verbania
Tel. 0323 401272
web:
www.partitodemocratico.vb.it
mail: info@partitodemocratico.vb.it
skype: partito.democratico.vco
twitter: Democratici vco

giovedì 12 dicembre 2013

Malori in piscina

"Bruciore agli occhi, tosse: momento di malessere per una classe delle scuole di via De Amicis a Omegna questa mattina dopo la lezione di nuoto alla piscina di Bagnella. Quattordici ragazzini sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale “Castelli” per essere visitati nel reparto di Pediatria, dal quale però sono stati tutti dimessi nel pomeriggio. Fortunatamente quindi nulla di grave per nessuno di loro. Immediatamente sono scattati i controlli da parte del servizio di igiene e sanità pubblica dell'Asl che ha prelevato campioni di aria e acqua per effettuare le opportune verifiche. Tutto, a cominciare dal livello di cloro, sarebbe risultato nella norma, tanto che nel pomeriggio la piscina è stata nuovamente aperta al pubblico e funziona regolarmente. “Attendiamo gli ultimi esiti dei controlli – dice il sindaco Adelaide Mellano – ma al momento tutto risulta nella norma. Non sappiamo dire cosa sia successo, esattamente come l'altra volta”. Un episodio simile, sempre con una classe finita al Dea, si era verificato qualche mese fa, ma anche in quel caso nonostante tutti i controlli effettuati minuziosamente non si era giunti a individuare una possibile causa. “Quello che è cambiato rispetto all'altra volta – dice il gestore della piscina Eros Pavon – è che abbiamo cambiato l'impianto di termoareazione, il che significa che abbiamo una garanzia in più. Per il momento anche oggi tutto è risultato nella norma, attendiamo solo gli ultimi dati per avere la certezza assoluta”. da  VCOAzzurra News
I ragazzini e le ragazzine della  prima della Secondaria dell'Istituto Comprensivo oggi pomeriggio sono rientrati a casa a poco a poco , ma stamattina in classe al rientro dalla piscina sono stati male Alcuni anche parecchio
Una di loro faceva parte del gruppo che alle elementari in primavera era già stato male nella stessa piscina e nel pomeriggio le mamme dei compagni e delle compagne passate a recuperare le cartelle hanno detto che sarebbe stata tenuta in osservazione in ospedale
In classe nel pomeriggio sono rimasti i 6 compagni / compagne che non avevano manifestato alcun sintomo particolare ed io spero che domattina ci siano anche gli altri alunni ed alunne per poter riprendere a lavorare con loro , superando insieme lo spavento e la paura che hanno sicuramente avuto
Sarebbe opportuno però che la piscina non creasse più problemi perché per due volte è andata bene ma non potrebbe andare altrettanto bene un' altra volta ...
Noi docenti della classe oggi ci siamo prese un bello spavento e ci siamo seriamente preoccupate per la salute dei nostri alunni ed alunne . Quella classe sempre allegra e piena di vita nel pomeriggio aveva  solo banchi vuoti e cartelle abbandonate in un angolo
Un  triste  spettacolo da non ripetere mai più !!!

lunedì 9 dicembre 2013

La FABBRICA per la città e la scuola




 
La scorsa estate gli operai della ditta Alessi, di Crusinallo,  nell'ambito di un progetto unico in Italia, " La fabbrica per la città " Progetto Buon Lavoro , hanno svolto dei lavori socialmente utili ad Omegna
Quello sicuramente più impegnativo è stato quello di ristrutturare il secondo piano dell'Istituto Comprensivo in via De Amicis.
Lasciato a gennaio 2013 dagli studenti dell'artistico in condizioni non certo buone, è stato ristrutturato e ridipinto completamente
Le classi hanno tutte le pareti dello stesso colore ma ognuna avrà in futuro una parete con dei disegni di mille colori scelti e preparati dagli alunni stessi per creare una individualità unica e precisa
Mentre i corridoi sono una piacevole sinfonia di colori vari che sfumano uno dopo l'altro dal più chiaro al più scuro
Sono bellissimi da vedere e creano una allegra  armonia
E' un vero piacere salire lì e lavorare con gli alunni in quegli ambienti puliti freschi  gioiosi e moderni, con tanti piccoli particolari piacevoli, come gli orologi appesa in ogni classe e nei corridoi  o le tende bianche fini e leggere e delicate che rendono le aule ancora più belle
Per portare a termine l'opera hanno dato la loro disponibilità più di 100 persone  più  gli esperti per ben 2000 ore di lavoro
I colori delle vernici usate , donate dalla Cipir, sono stati  quasi una ventina per un totale di 1600 kg
L'idea avuta da Michele Alessi e dal suo staff è stata veramente innovativa dal punto di vista sociale e culturale perché per la prima volta vi è stato un rapporto collaborativo tra una delle industrie locali , senz'altro all'avanguardia e conosciuta nel mondo per i suoi prodotti bellissimi, e la città e la scuola
Domani sera alle 19 il sindaco di Omegna inaugurerà il nostro Istituto Comprensivo ma io spero che continuerà a lungo il rapporto speciale che si è creato tra il mondo dei ragazzi e quello dell'industria e che in futuro anche altri seguano la via  aperta dagli Alessi e da chi ha donato successivamente uno splendido lampadario, che ora splende all'entrata del piano terra , maestoso, ad illuminare i muri bianchi e puliti ....
Finalmente ! ( dopo tanti anni  di abbandono e di  tristi pareti polverose e sciupate ... )
 



domenica 8 dicembre 2013

MEHAREES I viaggi del Cuore

Meharées nel dizionario di lingua francese è una parola che indica i viaggi nel deserto a dorso di cammello o di dromedario
Meharées  è il mio nuovo Blog appena aperto , nato dal desiderio di scrivere e di descrivere i pensieri i sentimenti e le emozioni del cuore, le immagini dei miei viaggi   e  del quotidiano , con i racconti   i ricordi  i desideri le gioie  e tanto altro ancora  di una vita passata con  una macchina fotografica sempre accanto ...
Spero che chi passa in questo blog abbia   il tempo e la voglia di fare un salto anche in   MEHAREES I viaggi del cuore 
erica
 
La foto della maschera  era un bellissimo disegno di uno dei miei alunni di 3A dello scorso anno. a cui avevo chiesto di poter  fotografare l'immagine , così originale, per ricamarla successivamente  su stoffa. Ho conservato la foto ed ho creato le cornici intorno con i trucchi del programma Photoshop  ; l'ho usato come prima foto del blog Meharées perché era veramente particolare  . Perché una maschera ? perché ognuno di noi ha una maschera che nasconde il nostro vero Io e tanto spesso è difficile andare al di là di essa e conoscere in tutte le sue sfaccettature anche la parte più complessa di noi
A volte è un viaggio così lungo che non basta una vita !

giovedì 5 dicembre 2013

Borghi e Veneto Banca

da Azzurra VCO news
 " Nella giornata di ieri, è stata resa pubblica la notizia che Veneto Banca ha ricevuto un'ispezione da parte della Banca d'Italia. A seguito di ciò, il consiglio di amministrazione dell'istituto di Montebelluna (che nel 2008 ha assorbito la Banca Popolare di Intra) ha annunciato una serie di misure di rafforzamento patrimoniale: la conversione del bond da 350 milioni, la messa in vendita della Banca Intermobiliare di Torino e la cessione di non performing loans per circa 250 milioni di euro.
 Evidentemente, la salute dell'istituto di credito dal quale dipende una parte significativa dell'economia locale del Verbano Cusio Ossola non è buona.
Il Presidente Trinca nell'assemblea di incorporazione della Banca Popolare di Intra disse con nettezza che non voleva la politica tra i piedi, e che bisognava lasciar fare al management di Montebelluna.
 La politica locale non ha interferito in alcun modo, e ha lasciato fare. Ma ora emergono problematiche rispetto alle quali, almeno per parte mia, la politica non può tacere.
Di fronte all'ispezione avvenuta, e alle decisioni assunte dal Cda, ritengo che i vertici aziendali di Veneto Banca debbano fornire alla comunità del Verbano Cusio Ossola informazioni e delucidazioni.
Che fine ha fatto la promessa della trasformazione della Banca Popolare di Intra nel “polmone” nord-ovest del gruppo Veneto Banca?
Qual è il ruolo di Veneto Banca nel nord-ovest, tenuto conto che viene messa in vendita la Banca Intermobiliare che ha sede a Torino?
Quali sono le reali implicazioni dell'ispezione di Bankitalia e quali conseguenze ci possono essere sul ruolo e sul futuro della Banca Popolare di Intra, dei suoi dipendenti e della sua clientela?
Sono convinto che ci sia la necessità di un chiarimento in tal senso, nel pieno rispetto delle competenze di ciascuno. Non è mia intenzione invadere in campo di altri, ma neppure ritengo di voltarmi dall'altra parte di fronte a ciò che sta accadendo”. Così il deputato piemontese on. Enrico Borghi (capogruppo Pd in commissione ambiente, infrastrutture e lavori pubblici della Camera ) interviene sulla situazione finanziaria di Veneto Banca
 
Ho letto anch'io questa notizia inquietante nella pagina economica de La Stampa stamattina e la cosa non mi è piaciuta per nulla
Che fine faranno i nostri risparmi affidati alla Banca d'Intra, passata senza che noi potessimo opporci, alla Banca Veneta ? 

Treno contro Pullman

E' di Sesto Calende la scolaresca di bambini che si trovava alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Ornavasso e che il pullman travolto da un treno al passaggio a livello stava andando a recuperare. I bambini avevano visitato la Grotta di Babbo Natale, intorno alle 17,15 due autobus vuoti stavano andando a prenderli quando al passaggio a livello si è consumato il dramma: il primo autobus è riuscito a passare mentre il secondo è rimasto bloccato nel passaggio a livello, quando l'autista si è accorto di quanto stava accadendo è sceso ed è corso verso il treno hupac che stava transitando diretto a Milano, nella speranza di far fermare il macchinista. Purtroppo l'impatto non si è riuscito ad evitare, così il treno ha travolto l'autobus che è stato trascinato per circa 50 metri per essere scaraventato in un dirupo dove è finito contro una abitazione. I detriti sono stati scagliati contro un residente che ha riportato ferite alle gambe ed è stato trasportato in ospedale in codice giallo, altre due persone sono rimaste ferite in maniera più lieve. Ingenti i danni alle abitazioni e alle auto parcheggiate lungo la linea ferroviaria che ora risulta interrotta. Sul posto oltre ai sanitari del 118 ci sono Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco.
 S
i studia ora come rimuovere i mezzi. Il treno è stato messo in sicurezza, sono state infatti staccate le batterie: il treno hupac trasportava materiale non pericoloso. Il personale di RFI dovrà trainare il treno a Domodossola mentre per il pullman è necessaria la rimozione con una gru, operazioni che verranno studiate nelle prossime ore.  A tal proposito Trenitalia in un comunicato ufficiale fa sapere che tutto ha funzionato regolarmente, incluse le sbarre. Intanto la linea è bloccata e lo sarà fintanto che non saranno rimossi i mezzi, e sono stati predisposti dei bus sostitutivi tra Gravellona e Domodossola. da Azzurra Vco News
Oggi pomeriggio sono andata a Verbania all'Istituto Ferrini per un seminario Etwinning di formazione dei docenti di lingua Straniera e al ritorno, con la collega della Primaria, abbiamo incontrato 2 ambulanze che a velocità fortissima andavano verso Verbania
Ho pensato che fosse successo qualcosa di grave ma non immaginavo che ci fosse stato uno scontro ferroviario Per fortuna che il pullman fosse vuoto e che il treno hupac non avesse anche i vagoni cisterna con prodotti infiammabili
Un vero miracolo e tanta fortuna Ma la prossima volta  cosa potrebbe succedere ?

mercoledì 4 dicembre 2013

Premio Letterario Resistenza

Il Premio  Letterario “della  RESISTENZA” Città di Omegna  2013 è stato assegnato ad  Anna Bravo per il libro La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, edito Laterza
Il Premio Omegna GIOVANI  è stato assegnato a  Marco Boschini per il libro  Viaggio nell’Italia della Buona politica, edito Einaudi
 
Venerdì 13 dicembre  al  Teatro sociale, via Carducci  alle  h. 10.30  Dialogo con Anna Bravo, Marco Boschini e gli studenti delle Scuole Superiori
Gli Istituti d’Istruzione Superiore di Omegna “Adottano una Storia”, progetto per il 70° anniversario della Lotta di Liberazione
 h. 21.00 Proiezione del film “Violeta Parra Went to Heaven”
 Sabato 14 dicembre - Forum, Parco P. Maulini h. 15.00 Cerimonia di premiazione

 Tra i 27 libri in gara la giuria, formata da Alba Andreini, Michele Beltrami, Giovanni Cerutti, Laura Pariani, Oreste Pivetta e Maria Grazia Rabiolo, ha scelto Anna Bravo, docente di  Storia  sociale all'Università di Torino e scrittrice, che ha tra l'altro pubblicato i libri "Intervista a Primo Levi, ex deportato",  " La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi " ,  " In guerra senza armi. Storie di donne (1940-1945) " e " La Vita Offesa - Storia E Memoria Dei Lager Nazisti Nei Racconti Di Duecento Sopravvissuti " con Daniele Jalla (1986)

 " La nonviolenza non è fatta per le anime belle – Anna Bravo
  Fonte: la Stampa, 31 maggio 2013....  Si scrive molto di guerre, eccidi e violenze. È il racconto del sangue versato.Ma c’è anche chi ha lavorato per risparmiare il sangue. Come quei soldati della Grande guerra che concordavano tregue fra le trincee opposte. O quei danesi che nel loro Paese occupato dai nazisti misero in salvo i concittadini ebrei. O quegli italiani che, dopo l’8 settembre 1943, nascosero e protessero migliaia di militari sbandati e di prigionieri di guerra alleati. Senza dimenticare che non sempre le diplomazie e i governi tramano la guerra, in qualche caso possono anche tramare la pace. A queste e altre vicende è dedicato un libro della storica Anna Bravo in uscita per Laterza, titolo La conta dei salvati, sottotitolo Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato (pp. 256, € 16). Anticipiamo qui uno stralcio dal primo capitolo, «Violenza, nonviolenza, storia».
La nonviolenza ha una storia complessa, vari filoni, radici eterogenee, dal cristianesimo delle origini al buddismo, dall’induismo al pensiero mistico. Nella modernità ha una parentela con i socialisti detti utopisti, e capostipiti come Thoreau e Tolstoj. Non la si può identificare con il pacifismo, che ne è piuttosto un’espressione, e che a sua volta copre realtà diverse. Nell’Ottocento e nel primo Novecento ha lavorato per il disarmo e l’arbitrato internazionale. Durante la guerra fredda ha lottato contro la logica dei blocchi e il nucleare, anche se spesso inmodo sbilanciato (per esempio, no a nuove basi americane in Europa occidentale, silenzio o quasi su quelle sovietiche nell’Europa orientale).
Piuttosto che un pacifista, il nonviolento è un «facitore di pace». Sembra semplice. Ma a dispetto dei chiarimenti teorici e dei database, sulla nonviolenza si addensano gli equivoci. Il primo è la sfiducia: non può durare, non può vincere; l’ultimo è la pretesa del «tutto e subito»: dove ha avuto successo (a questo punto l’esempio d’obbligo è il Sudafrica) non è riuscita a risolvere le questioni di fondo – come se ogni nuovo corso non si trovasse di fronte al medesimo problema.
Fra scetticismo e aspettative palingenetiche, c’è una catena così fitta di stereotipi che forse la nonviolenza si capisce meglio precisando quello che non è e non fa.
Non si limita a rigettare le armi proprie e improprie, sa rifiutare l’odio e cerca di trasmettere al nemico questo talento.
Non rinuncia ai conflitti, li apre, ma prova a affrontarli in modo evoluto, con soluzioni in cui nessuno sia danneggiato, umiliato, battuto, soluzioni «winwin», come insegna la teoria dei giochi.
Non vive negli interstizi lasciati liberi dal potere: lo sfida. Non dipende dalla sua benevolenza, lo costringe semmai a essere più benevolo.Molti pensano che Gandhi potesse agire perché il governo britannico glielo consentiva; certo la Gran Bretagna non è ilTerzo Reich,ma se approda a una certa tolleranza è perché il movimento non le lascia scelta fra il massacro e la trattativa.
Non è solo una pratica politica: è un modello per le relazioni fra gruppi e fra singoli. Non è equidistante di fronte alle disparità sociali. Gandhi avversava il sistema delle caste, e se caldeggiava l’adozione di un unico tipo di abito per gli indiani, lo faceva sia per boicottare i tessuti inglesi sia per testimoniare l’uguaglianza di tutti. A Memphis, dove viene ucciso nel ’68, Martin Luther King era andato a sostenere la lotta degli spazzini per salari migliori e per i diritti sindacali, e a promuovere la Poor People Campaign.
Non è un dogma: visto che qualsiasi attività umana comporta una sia pur minima distruzione di vita, l’obiettivo, constata Gandhi, è limitare quanto più possibile la violenza nel mondo; lo stesso principio del non uccidere prevede delle eccezioni se uccidere è l’unico modo di salvare gli indifesi da un pericolo mortale.
Non è pavidità né remissività: richiede pazienza, mitezza, e coraggio davanti alla ferocia altrui – esiste una combattività nonviolenta molto temuta da chi è al potere. Non è spontaneismo ingenuo: inventa tattiche nuove.
Non è una pratica per anime belle, capeggiata da esotici visionari, riservata a realtà con tasso minimo di tensioni interne. L’India era un paese gremito di contraddizioni, e Gandhi un leader sperimentato, abile nel negoziare e nell’organizzare grandi scene di teatro politico da esporre agli occhi del mondo. Quanto alla tipologia degli Stati, si dà vita a lotte nonviolente persino nell’Europa sotto dominio nazista.
Non è un’esclusiva delle fedi religiose, anche se può trarne una forza straordinaria.
Non è «cosa da donne», è universale, anzi ridefinisce i modelli di genere, valorizzando la compassione negli uomini, e nelle donne la fiducia in se stesse. Ma è vero che tra nonviolenza e femminismo c’è un’affinità: tutte e due riscrivono la storia, implicano una rivoluzione interiore, valorizzano le mediazioni, si richiamano alla pazienza, al senso del limite, alla sobrietà, alla cura delle cose piccole e gracili, che il prometeismo maschile-militartecnonologico si è diligentemente impegnato a distruggere. E per le donne i risultati più duraturi sono storicamente legati al tempo di pace, o quantomeno a forme di lotta poco militarizzate. Peccato che per anni nonviolenza e femminismo si siano frequentati poco.
Il pensiero nonviolento non ha in genere riconosciuto nella disparità uomodonna la prima radice dell’oppressione. Il neofemminismo si è misurato con Hegel, Marx, Nietzsche, Freud, Lacan, gli strutturalisti, gli studi post-coloniali, molto meno con la nonviolenza. In compenso ha messo a fuoco la radice maschile dei meccanismi che ratificano la guerra, le sue leggi, i suoi simboli; e ha teorizzato la differenza tra il conflitto, una forma delle relazioni con l’Altro, e la guerra che lo vuole annientare. "


 

La fabbrica per la Città

Buon lavoro: la fabbrica per la Città
   Il giorno 10 dicembre avrà luogo l'inaugurazione dei lavori realizzati nell'ambito del progetto promosso dalla ditta Alessi in collaborazione con il Comune di Omegna “Buon lavoro: la fabbrica per la Città” nel plesso scolastico di via De Amicis, ore sede dell'Istituto Comprensivo di Omegna Centro.

 - TEATRO SOCIALE   ORE  18,30 - 19,00: Coro delle Classi Prime Secondaria  di  Primo Grado 
 - SEDE ISTITUTO COMPRENSIVO (Via De Amicis) ORE 19,00 - 19,45: TAGLIO DEL NASTRO E INAUGURAZIONE SECONDO PIANO
 - TEATRO SOCIALE   ORE 19,45 - 21,15:Concerto Classi Seconde e Terze Secondaria di Primo  Grado

lunedì 2 dicembre 2013

E' Natale


E' Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi la mano.
             E' Natale ogni volta che rimani
              in silenzio per ascoltare l'altro.

E' Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
                        ai margini della società.

E' Natale ogni volta che speri
        con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E' Natale ogni volta che riconosci
con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
                E' Natale ogni volta che permetti
al Signore di rinascere per donarlo agli altri.

Sinfonie natalizie

E' stata inaugurata ieri pomeriggio a Santa Marta a Omegna la mostra di lavori , la maggior parte di persone anziane, Sinfonie Natalizie , il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza all'associazione San Vincenzo de' Paoli del Vco
 
Sono sempre tante le persone che hanno bisogno e che due volte a settimana si rivolgono alla San Vincenzo per avere un aiuto   I lavori esposti alla mostra sono tanti e bellissimi  e sono a prezzi contenuti




 

sabato 30 novembre 2013

Un sabato mattina

Il sabato mattina di solito è un momento speciale per me.  Sono a casa e faccio tutto quello che non posso fare dal lunedì al venerdì
Dopo una settimana di lavoro, faticoso perché con i primi freddi intensi di questa settimana non era piacevole uscire presto e perché sono iniziati i consigli di classe, a cui giovedì pomeriggio si è aggiunto anche un seminario di aggiornamento a Verbania, stamattina mi sono svegliata senza il suono della sveglia
Quel solito driiin che rimbomba nelle orecchie all'alba  mentre stai dormendo al calduccio e vorresti buttarlo via per girarti e continuare a restare dove sei Ma purtroppo non lo puoi fare e dopo qualche minuto sei obbligata a tirarti su ...
Ho iniziato la giornata leggendo un po' , perché amo leggere ma il tempo è sempre poco e tirato in settimana,  e poi ho aperto il Pc, ho letto le mail ricevute, e ne ho spedite altre, e sono passata quindi a leggere i post dei blog amici
In alcuni ho lasciato dei commenti e in uno di loro mi ha attirato il nome di una Blogger , Alchemilla, che non conoscevo
Sono passata a visitare il suo blog e ho constatato con piacere che è un blog bellissimo di una appassionata di libri Mi sono subito iscritta tra gli Amici ed ho linkato il suo blog tra i miei
Quando sono arrivata al Blog di Massimo , il blogger di origine italiana che vive a Londra, "  How am I driving ", ho scoperto invece che in uno dei suoi post aveva messo un fantastico video creato da Paul Richardson : " Restless Nights " , dedicato alla città di Londra
L'ho rivisto due volte e ne sono rimasta affascinata Ho deciso pertanto di farlo conoscere a tutti voi che mi state leggendo
 Basta cliccare su http://vimeo.com/79553265 
Buona visione e un augurio di Buon Week end

 
 

Disastro "maggioranza di destra" in Provincia VCO !

Provincia del VCO: il disastro politico e amministrativo della maggioranza di centrodestra e del presidente Massimo Nobili
L’assemblea provinciale del partito Democratico del VCO, convocata d’urgenza nella serata di ieri, ha preso atto e ha condiviso lo sforzo del gruppo consigliare del PD che nei giorni scorsi, con senso di responsabilità, ha chiesto il rinvio del voto sul bilancio provinciale evidenziando, con la richiesta e l'ottenimento dell'azzeramento della giunta provinciale, la fine di un percorso amministrativo altamente negativo del centro destra. Ringraziamo per questo i Consiglieri del Pd per l’esempio di grande rispetto verso le istituzioni dimostrato in un momento così difficile e per il lavoro svolto per il VCO in questi anni.
Prendiamo atto, come democratici del VCO, che il bilancio di previsione 2013 è palesemente irrispettoso delle norme di legge, come emerge dalla valutazione dei revisori dei conti, e ciò comporterebbe enormi responsabilità a carico del Presidente Nobili, dei membri della Giunta e dei Consiglieri che approvassero in queste condizioni il documento finanziario più importante dell’ente.
Documento di bilancio che a fronte di una passività di quasi due milioni di euro, a nostro avviso cela in realtà un buco molto superiore, vicino ai sette milioni, derivanti da crediti non esigibili dalla regione (ricordiamo ora con "ironia" le famose magliette 4-0 per Cota!). Buco che ricadrà pesantemente e drammaticamente sul nuovo ente che dovrebbe nascere nelle settimane prossime dalla riforma del ministro Delrio.  Una freccia avvelenata che colpirà duramente questo territorio e chi lo dovrà amministrare.
Il Partito democratico del VCO stigmatizza l’operato del presidente Nobili e della sua maggioranza di centro destra, dilaniata da tempo da divisioni e richiama, di fronte all’opinione pubblica, le enormi responsabilità politiche di chi ha condotto l’ente sull’orlo del dissesto finanziario a causa d’imperizia, sottovalutazione e mancate scelte. Gli stessi errori che hanno messo in ginocchio anche società partecipate pubbliche come CESA e SPL guidate in passato sempre dal presidente Nobili.
L'assemblea PD del VCO, inoltre, denuncia l’oltraggioso comportamento del presidente della provincia in queste ore che, pur di salvare la sua seggiola, ha confuso il senso di responsabilità del PD, volto a dare dignità agli ultimi atti della provincia, con la possibilità di rimanere ancora in sella a capo di una coalizione di larghe intese, telefonando ad esponenti del Pd per chiedere loro di entrare in giunta e ricevendo, ovviamente, secchi rifiuti.
A fronte di tutto ciò, l’assemblea  provinciale del PD, all’unanimità, ha preso atto che non sussistono le condizioni politiche e amministrative per mantenere in vita quest’amministrazione la cui maggioranza è implosa e il cui operato, autoreferenziale e isolato dal territorio, rischia solo di essere dannoso per la nostra comunità.
Il Partito Democratico del VCO in questi mesi di transizione che porteranno probabilmente alla nascita di un ente di secondo grado (a prescindere se in queste ore la situazione porterà al Commissariamento dell’ente), garantirà alla comunità locale e ai Comuni del VCO, il proprio lavoro d’interlocuzione e supervisione costante allo scopo di trovare soluzioni, condivise con tutti gli amministratori del territorio, per un nuovo assetto istituzionale per il VCO.
Dopo il commissariamento del comune di Verbania, con la crisi in Provincia del VCO e quella della Regione Piemonte la destra ha provato la sua incapacità a dimostrarsi forza di governo credibile e capace.
Antonella Trapani
Segretario Provinciale
dalla newsletter del PD VCO 
 
Non ho parole per commentare !
 Aprendo ieri il quotidiano  La Stampa Novara e VCO  c'erano 3 pagine con tutti i nomi dei politici locali coinvolti nell'inchiesta Rimborsopoli e tutto quello che si erano fatti rimborsare illegalmente , dalle cene ad acquisti di tutti i tipi
UNA COSA VERGOGNOSA .... e poi riducono le pensioni già  risicate agli anziani
E trattengono sulle nostre buste paga per mesi ulteriori soldi per la Regione !!!

giovedì 28 novembre 2013

Anche la Provincia VCO in crisi

" Un pomeriggio di delirio in Provincia, dove si doveva votate il bilancio per evitare così il commissariamento. In aula c’erano otto consiglieri di maggioranza che avrebbero votato a favore insieme al presidente Porini. Dieci i consigli invece dalla minoranza. C’era tutta la Lega (tranne Pella), mentre erano assenti in molti del Pdl. Non c’erano: Lapidari, Gallina, Ferruggiara, Bravi e Lillo. 
Il presidente Nobili ha chiesto quindi un atto di responsabilità alla minoranza. Il Pd allora ha posto le sue condizioni: azzeramento della giunta e discussione del bilancio che sarà approvato nei prossimi giorni. Nobili ha dato il suo avallo: giunta azzerata e consiglio provinciale riconvocato venerdì alle 18. "  da La Stampa VCO
Che tristezza leggere queste notizie  Una provincia sull'orlo del disastro, carica di debiti, che finisce nel modo peggiore, con un fallimento totale e i consiglieri di destra che non si presentano nemmeno
Povero VCO !

Dimissioni dalle cariche istituzionali

La crisi in Regione  Piemonte è decisamente peggiorata  
Da La Stampa To :  "  Il Pd accelera l’iter per le dimissioni di massa dei consiglieri regionali. Da domani gli eletti democratici che ricoprono cariche istituzionali a partire dalla vicepresidenza del Consiglio regionale fino ai presidenti e vicepresidenti delle commissioni consiliari consegneranno la lettera con cui rimettono il loro mandato. 
I consiglieri, poi, si dimetteranno alla fine di febbraio dopo aver approvato bilancio e la programmazione dei fondi comunitari. E’ questa la proposta che il segretario Gianfranco Morgando e il capogruppo Aldo Reschigna hanno illustrato ai segretari e capigruppo dei partiti del centrosinistra per capire se è possibile raggiungere una posizione comune. VIa libera dall’Udc, come spiega il segretario Balagna: «Non c’è altra strada che tornare alla urne e dare la voce ai piemontesi».
Anche Sel (Sinistra ecologia e libertà) si dice d’accordo e la capogruppo Monica Cerutti annuncia: «Questa legislatura è arrivata al capolinea».  "
 

mercoledì 27 novembre 2013

Spettacolo indecoroso !

" Questa mattina per alcuni, interminabili minuti, il Consiglio regionale si è trasformato in un ring: urla, insulti, spintoni, strattoni, placcaggi, e una serie di “prese” che ricordavano molto da vicino quelle degli incontri di Wrestling americano.
Cronaca di una seduta da dimenticare, ammesso che sia possibile: inaugurata dalle comunicazioni del presidente Roberto Cota, il governatore ha rinviato a sorpresa la partenza per la missione imprenditoriale in Giappone, e finita a botte. L’innesco è stato l’intervento in Aula di Mercedes Bresso - l’ultimo in ordine di tempo, e di fatto - apostrofata in malo modo da Franco Maria Botta, Fratelli d’Italia, e difesa dal capogruppo del Pd Aldo Reschigna. Con Roberto Placido, vicepresidente del Consiglio in quota Pd, nel ruolo di paciere. È finita con Placido e Botta rovinati a terra sotto gli occhi sgranati del presidente del Consiglio Valerio Cattaneo, degli altri consiglieri, dei giornalisti e dello stesso Cota, sconfortato da una scena che certamente non giova all’immagine della Regione in una fase così delicata 
È lo stesso Botta - ex-democristiano e capogruppo dei Fratelli d’Italia - che qualche minuto prima aveva attaccato la magistratura per le fughe di notizie relative alle indagini, bollando i giornalisti come “topi di fogna”.
Nel mirino del governatore, comparso in Aula senza preavviso, “la violenta campagna diffamatoria” contro la Regione. Cota ha ricordato l’esistenza di tre gradi di giudizio e la presunzione di innocenza, per sè stesso e per tutti i consiglieri coinvolti nell’inchiesta sui rimborsi, ribadendo il proposito di andare avanti: “Non c’è alcuna delegittimazione per chi guida il Piemonte”. E ancora: “Giusto che la magistratura indaghi, ma è altrettanto giusto che noi si continui a lavorare”.
Parole nette, applaudite da una maggioranza di governo che mai come in questo momento si sente sotto attacco, vittima di un complotto giudiziario, politico e mediatico. Concetti ribaditi nei vari interventi dagli esponenti di Lega Nord e centrodestra, mentre l’opposizione ha insistito sulla necessità di porre fine a una legislatura “ormai impotente e ampiamente delegittimata di fronte ai piemontesi”. 
È andata avanti così fino a quando si è arrivati allo scontro finale: uno scontro fisico che, per gravità, non ha precedenti a Palazzo Lascaris. “Botta è un essere umano, è un essere umano! - ha tuonato dal suo scranno Luca Pedrale, ex-capogruppo Pdl ora passato con Forza Italia , assistendo ai tentativi di trattenere la furia di Botta -. Non è un animale, non potete trattarlo così!”. “Non interverrò più in questa assemblea - ha annunciato Bresso, visibilmente provata dall’accaduto -. Non se lo merita perchè globalmente non ha fatto nulla. È la mia testimonianza finale”.
Scena indecorosa. Solo per un caso è sfuggita ai bambini della scuola elementare Michele Lessona, presenti in Aula fino a pochi minuti prima per assistere alla seduta e imparare come la politica governa o dovrebbe governare i problemi del territorio. “Oggi c’era Consiglio, ho ritenuto importante onorare questa assemblea», aveva esordito il governatore nel suo intervento. Un’assemblea che ieri si è disonorata da sola. " da La Stampa To
Questa  è la cronaca di ciò che è successo ieri in Regione
Non ci sono parole per commentare  ...  Dovrebbero solo vergognarsi ed andarsene tutti quanti!

mercoledì 20 novembre 2013

Mostra di Lavori Femminili

Anche quest'anno a Santa Marta in via Cavallotti a Omegna
ci sarà la Mostra dei Lavori Femminili 
dall' 1 all' 8  Dicembre
 
Il 1° Dicembre  alle ore 15  verrà inaugurata la Mostra che proseguirà fino all' 8 con apertura giornaliera dalle 10 alle 12 e dalle  16  alle 18 circa
Il ricavato della vendita dei lavori in mostra sarà devoluto  alla San Vincenzo di Omegna
 
Spero che veniate numerosi
 
Troverete tanti bellissimi lavori manuali preparati dalle volontarie che  lavorano per la San Vincenzo,  che aiuta tante  persone bisognose in  città
Ci saranno anche i miei lavori  di questi ultimi mesi, dai ricami a punto svizzero  a quelli  natalizi a punto croce ed ai segna-pacco in feltro  

 



domenica 17 novembre 2013

Un valore da comunicare

Giovedì scorso, nel pomeriggio, alla palestra del Forum di Omegna, le classi prime della Secondaria dell'Istituto Comprensivo di via De Amicis hanno partecipato al Progetto Un Valore da Comunicare con alcuni atleti in sedia a rotelle del GSH Sempione e un giocatore infortunato della Paffoni, la squadra di basket locale
Tre ore di divertimento con i ragazzi e le ragazze che hanno giocato a basket con i campioni, tutti in carrozzella Un modo diverso di fare lezione per capire che nessuno è diverso, anche chi non può correre con le proprie gambe e deve imparare a superare ostacoli e barriere architettoniche







Un bacio NOTAV

Ieri pomeriggio  a Susa si è svolta una manifestazione contro il cantiere No TAV. Stamattina sul quotidiano La Stampa c'era questa foto
" .... Un reparto di polizia ha seguito il corteo dall’autoporto di Susa. E all’incrocio fra la statale 24 e la 25, mentre gli agenti erano tutti schierati, due ragazze molto carine, una bionda e una bruna, si sono avvicinate e hanno cominciato a distribuire baci sui caschi degli agenti.... "
Un'immagine sorprendente con la ragazza che tiene tra le mani sottili il casco del poliziotto, che ha socchiuso gli occhi, e  lo bacia  Una provocazione ma quel bacio tenero e delicato  fa pensare all' amore ed alla pace
Negli anni 70 i pacifisti americani contro la guerra del Vietnam mettevano i fiori nei fucili, ora  si  baciano i caschi delle forze dell'ordine...
Un modo alternativo per dire che i Valsusini non sono criminali ma che in ogni caso rifiutano tenacemente  un progetto costoso ed inutile

domenica 10 novembre 2013

Convegno di studi Luca Beltrami

 L'Associazione Culturale Cusius, nell'ambito delle iniziative volte allo studio dei personaggi che hanno illustrato il Cusio in vari settori culturali, dedica un convegno  di studi, Sabato 16 Novembre alle ore 9,45 presso la Sala Polifunzionale del centro parrocchiale di Cireggio,  all' architetto Luca Beltrami ( 1854-1933) in occasione dell'ottantesimo anniversario della morte,  "Luca Beltrami architetto nel borgo familiare Cireggio  "
I relatori sono Lino Cerutti, direttore della Rivista Le Rive, Sergio Monferrini, ricercatore di storia locale, Edoardo Villata, docente di Storia dell'arte Università Cattolica di Milano, e  Amedeo Bellini, architetto e storico dell'architettura Politecnico di Milano
Nel pomeriggio si svolgerà la visita alla casa Beltrami e alla Cappella gentilizia
 
L'architetto Luca Beltrami "cambiò il volto di Milano" per i suoi interventi progettuali ed i raffinati restauri Personalità eclettica, dominò il suo tempo per arte e fantasia. Uomo di vastissima cultura, fu scrittore, giornalista, e critico d'arte, amministratore della città, parlamentare e Senatore del regno. Fu anche nominato da Papa Pio XI architetto della fabbrica di San Pietro.
Pur impegnato in intense attività di pensiero e di azione non allentò mai lo stretto legame che l'univa alla dimora di famiglia a Cireggio, che frequentò assiduamente, considerandola sempre la sua piccola patria. Nel cimitero locale costruì la cappella funeraria dove riposò fino al 1985, quando fu inumato nel famedio del cimitero Monumentale di Milano. A Cireggio riposano ancora i genitori e altri famigliari, tra cui il cugino Eugenio Griffini Bey ( 1878- 1925), bibliotecario del re d'Egitto, e il nipote Filippo Maria Beltrami (1908-1945), il Capitano eroe della Resistenza
 
/ dall'invito al convegno, di cui ringrazio Lino Cerutti per l' invio via email /
Sulla Rivista Le Rive n 1-2 2013 si ricorda Luca Beltrami ed alcuni suoi progetti a Cireggio, in particolare il recupero dell'oratorio della Verzella e l'istituzione dell'Asilo Elisa, intitolato al nome di sua madre

Ladri alla Girmi

 Si deve ad un cittadino che ha sentito un forte e sospetto boato provenire da un luogo che si presumeva deserto l’arresto, lunedì 4 novembre, di tre giovani ladri compiuto dal commissariato di polizia di Omegna. Teatro l’ex stabilimento della Girmi, sottoposto a pignoramento giudiziario fallimentare: i giovani, due di 23 e uno di 19 anni, tutti senza precedenti, si erano intrufolati e avevano iniziato a smantellare piani cottura ed altri oggetti dismessi, grazie a chiavi, tenaglie ed arnesi per lo smontaggio del mobilio che avevano portato con loro. I tre, due residenti a Omegna e il terzo di Gravellona Toce, sono stati quindi arrestati in flagranza e rimessi in libertà in attesa di rispondere davanti all’autorità giudiziaria del reato di tentato furto aggravato. da Eco Risveglio.it
 
Avevo letto questa notizia sul giornale locale on line e come sempre mi ero chiesta chi potessero essere i tre giovani e perché non avevano pubblicato i loro nomi, come al solito. Ieri invece sul quotidiano cartaceo de La Stampa i nome c'erano, eccome,  e non è stato per nulla piacevole scoprire che due di loro erano stati su banchi di scuola in due miei classi di qualche anno fa
Mi sono chiesta a quel punto però quali potevano essere i motivi del loro tentativo di furto così maldestro   Avrebbero venduto il materiale o lo avrebbero riciclato per uso personale ?
Una volta c'erano i ladri di polli , ora ci sono i " polli" che rompono i finestroni delle ex fabbriche per entrare a rubare i piani cottura ... per fortuna che ci sono ancora anche gli onesti cittadini che avvisano le forze dell'ordine invece di farsi gli affari propri e non sentire !!!

Craf in Crof

«Craf in Crof», gioco di parole dialettale, è il titolo della manifestazione che saluta il ritorno delle capre a Croveo, frazione di Baceno. L’appuntamento è per oggi con la 13ª edizione che unisce il sapore dei prodotti ovi-caprini al piacere di trascorrere una giornata nella natura della valle Antigorio  in compagnia di oltre 400 capi di pecore e capre, tornate a valle dopo un’estate negli alpeggi..... A mezzogiorno il pranzo con i prodotti tipici.  ds la Stampa VCO
 
Il VCO, Verbano Cusio Ossola è un territorio veramente molto particolare perché va dai laghi Maggiore d'Orta e di  Mergozzo e dalle città più grandi, Omegna Verbania Domodossola Gravellona Toce, alle vallate montane dell'Ossola con le stazioni sciistiche famose come Maccugnaga e Formazza o il  Devero ai piccoli paesini dove si trovano ancora i pastori ed i greggi di pecore capre e mucche che danno il latte per formaggi, alcuni conosciuti come il Bettelmat o il Crodo, ed altri prodotti caseari locali freschi e di ottima qualità

Una via a Federico Alberganti

Ieri mattina alla sede del Corpo Volontari del Soccorso di Omegna, vicino a via Bariselli a Crusinallo,  è stata intitolata la strada che porta alla caserma, dove ci sono anche la protezione civile, gli alpini ed il distaccamento volontario dei vigili del fuoco,  a Federico Alberganti, padre fondatore del soccorso cusiano che insieme al figlio, Eugenio, diede vita a questa associazione, diventata oggi punto di riferimento del soccorso per tutto il Cusio. 
Un punto di riferimento importante anche per chi ha o ha avuto degli ammalati in famiglia, bisognosi del servizio volontario per gli spostamenti fuori casa. Ho usufruito più volte dell'aiuto dei volontari del soccorso quando mio papà era ammalato gravemente e alla sua morte, ho donato ai volontari i soldi raccolti a scuola dalle mie colleghe
Spesso non ci pensiamo ma in caso di necessità sono loro i nostri angeli che arrivano in soccorso ad aiutare e ad assistere

venerdì 8 novembre 2013

Felipe Rose

Lo scorso anno ho visto il musical Priscilla e in una scena ormai famosa i protagonisti della storia cantavano imitando i Village People. Per curiosità ho fatto una breve ricerca ed ho scoperto che i cantanti del famoso gruppo americano sono ancora vivi , nonostante la " leggenda metropolitana" che fossero tutti morti di Aids.
 E quello di loro che mi ha maggiormente interessato per la sua storia personale è stato Felipe Rose, l'indiano , che mi era  sempre piaciuto di più anche come cantante
Felipe Ortiz Rose, nato il 12 gennaio 1954, è stato uno dei membri fondatori dei  Village People , in cui  era il nativo americano. Sua madre è  portoricana e suo padre è un nativo americano, Lakota Sioux .
Rose  è nato a New York ed è  cresciuto a Brooklyn, dove  fin dall'infanzia ha mostrato un vivo interesse per le arti . Sua madre è stata la sua principale fonte di ispirazione perché   era stata una ballerina di Copacabana tra gli anni  40 e  50. Nel 1970, quando Rose ha 16 anni, vince una borsa di studio per studiare danza con il Ballet de Puerto Rico sotto la guida di Pascual Guzman . 
Ben presto, Rose  inizia ad avventurarsi sulle scene dei  nightclub  ma nello stesso tempo sua zia lo introduce in ben  altre influenze della danza,  raccomandandogli  di onorare anche  il patrimonio culturale di suo padre, di cui  porterà le  insegne tribali  nel suo abbigliamento  indiano.  
Rose sta  lavorando come ballerino e barista nel club gay  New York Go-Go , vestito come un indiano, quando viene scoperto dal produttore francese  Jacques Morali e dal produttore esecutivo Henri Belolo e  diventa  la prima recluta per i Village People, un gruppo di cantanti in cui ogni individuo  indossava un costume diverso ed una particolare identità.
Mentre i produttori sono occupati a reclutare e a preparare gli altri membri del gruppo, Rose è  inviato a Parigi, dove coreografa  un numero  di danza pellerossa per il Crazy Horse Saloon . Quando torna negli  Stati Uniti,   suggerisce che gli altri membri del gruppo indossino uniformi che rappresentino diverse occupazioni da " macho"  nel Greenwich Village, il famoso quartiere di New York
Nel 1977, i Village People hanno   il loro primo successo con "San Francisco",  nel Regno Unito però . Poi, nel 1978 hanno  i loro primi successi anche negli Stati Uniti con " Macho Man "e " YMCA ". 
Nel 1980, Rose  canta  e balla  per il maestro di musica latina Tito Puente e  recita anche in una produzione teatrale regionale di West Side Story . Nel 1996, Rose dà inizio al Gruppo Tomahawk, un a  casa discografica societaria che gestisce i Village People. le loro canzoni e i molti impegni del gruppo, ma in seguito  Rose sarà anche  il produttore di vari altri artisti.
Nel 2000, Rose  inizia  a lavorare da solista.
 Il suo singolo "Tracce dei Tears" è stato nominato a 3 Awards NAMMY ( Native American Music Awards ) per la miglior registrazione storica, per la canzone dell'anno e per il miglior produttore.
Nel 2002, Rose  apre il 5 ° Annual Native American Music Awards  nell'Anfiteatro Marcus di Milwaukee, Wisconsin . Nello stesso anno vince il premio  NAMMY per la registrazione storica.
Nell'agosto  2002, Rose si trasferisce a Richmond, in Virginia, e il 12 gennaio 2005  dona  il disco d'oro per la hit "YMCA" al Museo Nazionale degli Indiani Americani di Washington, DC .
Rose è apparso anche  in alcuni film,  come Non Stop the Music (1980), The Best of Village People (1993), e Piume e pelli: la storia dei Village People (1999), e in  documentari sui Village People e in  The E! True Hollywood Story
Rose e i Village People hanno raccolto milioni di dollari per molti enti di beneficenza, tra cui  il Fondo Native American College e vari altri  per l' AIDS.
Rose è un membro del Consiglio di Amministrazione del Consiglio consultivo del Native American Music Association , della   Laras- Latin Grammy , e del  Winter Music Conference
Attualmente vive a Asbury Park , nel New Jersey
Il suo bellissimo sito http://www.feliperose.com/  merita di essere visitato almeno una volta
In particolare mi è piaciuta tantissimo la pagina con le sue opere artistiche http://www.feliperose.com/Art.html 

giovedì 7 novembre 2013

Patteggiare per una vita

Ha patteggiato 1 anno e 2 mesi più 16 mesi di sospensione della patente il ragazzo verbanese che, la sera de1 14 aprile del 2012, era alla guida dell'auto sulla quale perse la vita la giovane studentessa omegnese Marta Giroldini, di soli 14 anni. Il ragazzo era accusato di omicidio colposo. Viaggiando sulla provinciale del Lago D'Orta da Pettenasco verso Omegna, con una velocità di 30 km orari sopra il limite consentito intorno alle 23,15, perse il controllo del mezzo finendo sulla corsia opposta dove si scontrò frontalmente con una Bmw X5 con a bordo una coppia di Verbania. Un impatto terribile nel quale Marta, che si trovava sul sedile del passeggero, perse la vita. ... In tribunale a Verbania, insieme al loro avvocato Ferdinando Brocca, c'erano i genitori della ragazza, mamma Roberta, papà Luciano e il fratello Mattia. Una famiglia, per la quale, “dal 14 aprile del 2012 tutto è cambiato” e per la quale non ci sarà mai un risarcimento che possa colmare un lutto tanto profondo, ma che vuole lanciare un messaggio perché non avvengano più simili tragedie. Innanzitutto chiedono l'inasprimento delle pene che si accompagni però alla consapevolezza del reato, inteso come “presa di coscienza del danno che si è arrecato”: “A Marta ed ai tanti morti sulle strade sono stati strappati sogni e vita, ora ognuno deve fare la sua parte affinché queste vittime possano ancora far sentire la propria voce ed affinché non vengano derubate anche della dignità”. Chiedono anche educazione, per bandire comportamenti scorretti, e prevenzione. “Prevenzione – dicono – affinché possa crescere la cultura della guida con responsabilità, prevenzione affinché non ci siano più genitori che piangano sulle tombe dei figli, prevenzione affinché sulle strade si guidi con testa, cuore e cervello, prevenzione affinché nessuno possa più rubare sogni e spezzare vite”. L'avvocato Brocca aggiunge: “Nonostante il patteggiamento, il processo ha visto l'affermazione della responsabilità dell'imputato. Ho vissuto il devastante dolore di tutta la famiglia, che nessuna sentenza per quanto giusta potrà mai risarcire. L'unico sollievo è che che l'enorme dolore che questa famiglia sopporterà per tutta la vita viene tradotto in energia di divulgazione del dramma affinché tutti i conducenti di veicoli, in particolare i giovani, siano consapevoli che in un secondo di tempo possiamo distruggere la vita non solo di chi è coinvolto in un incidente, ma di tutti i famigliari”. da Azzurra news.it
Ho riportato interamente l'articolo del giornale locale perché ciò che vi era scritto non poteva essere riassunto con tagli e limitazioni Ho conosciuto Marta a scuola, il primo anno della secondaria, perché poi io sono passata in altri corsi, come avevo conosciuto sua mamma Roberta a scuola, alle superiori, molti anni fa. E' stato uno choc la notizia della sua morte come lo erano state in passato le morti di altri ex giovani alunni, alcune per incidenti stradali altre per  malattie incurabili o altro
Non conoscevo invece il giovane ( la parola ragazzo per un maggiorenne mi lascia sempre molto perplessa; per me  i ragazzi sono i preadolescenti con cui passo tanto tempo in classe ! ) che era alla guida dell'auto.
Ho spesso ripensato, dopo l'incidente, alla morte di Marta e alla sua assurdità ed ho riflettuto  a lungo sul fatto che i giovanissime e le giovanissime di adesso hanno una grande libertà, a volte anche troppo eccessiva. Ai miei tempi a 14 anni non si poteva uscire di sera  in settimana e si doveva ancora dire dove si andava e con chi. Si era sorvegliati e i genitori non avevano il ruolo dell'amico o del compagno che ti asseconda in tutto e rispettavano e collaboravano con gli insegnanti e con gli educatori, senza proteggere i propri rampolli a spada tratta e ad ogni piè spinto .
Allora i genitori facevano i genitori, anche se alcuni, come mia mamma per esempio, non si imponevano con regole eccessive e drastiche ma usavano il buon senso e permettevano ai propri figli di crescere con più libertà e fiducia rispetto ad altri. Quella libertà di cui non ho mai abusato ma che mi è stata tanto utile per diventare autonoma e decidere da sola come agire nei momenti positivi e in quelli negativi e difficili.
A 14 anni ma anche a 18-19 e oltre si ha il mondo in mano e non si pensa mai ai pericoli. Tantomeno alla morte. Si vuole vivere, si vuole crescere subito, in fretta, e si vuole avere tutto, anche l'impossibile a volte. Non si riflette e non si pensa ma basta un attimo di incoscienza, di scelleratezza  e l'imprevedibilità ( con un destino crudele che attende in agguato ) per cambiare totalmente una vita e quella di chi ci è accanto, per portare sofferenza e dolore a chi è rimasto
Un genitore non dovrebbe mai piangere sulla tomba dei propri figli e non dovrebbe mai avere la vita sconvolta da un incidente d'auto per eccesso di velocità,  dovrebbe però fare anche prevenzione prima che tutto ciò  succeda. Comunicare con i ragazzi e con i giovani non è mai facile, ma stabilire con loro un rapporto saldo di fiducia reciproca e sperare che i buoni consigli degli adulti siano recepiti e messi in pratica al momento giusto è senz'altro meglio che dover chiedere successivamente di " inasprire le pene " in tribunale.
La società siamo noi tutti, non solo le autorità preposte a far mantenere l'ordine e le regole o i politici ed i magistrati che stabiliscono le leggi e le applicano. Ognuno di noi deve fare il suo dovere in modo responsabile senza delegare ad altri ciò che può e deve fare nel suo ambito, famigliare o lavorativo o sportivo  e quant'altro, oratorio compreso, ogni volta che è necessario
La libertà è una gran bella cosa ma se non si mettono dei paletti in tempo si finisce nell'anarchia. I giovani sono come le pianticelle dell'orto: per crescere bene, sani e diritti, con saldi principi e valori giusti, devono avere fin da piccoli dei buoni paletti che li sorreggono Solo così diventano adulti responsabili, sani felici dignitosi e ... vivi !

mercoledì 30 ottobre 2013

Scomparsa

È stata effettuata questa mattina all’ospedale San Biagio di Domodossola l’autopsia sul corpo di Daniela Moisuc, la ventitreenne di origine romena scomparsa venerdì 11 dalla sua abitazione di Pallanza e trovata morta in valle Antigorio sabato 26. I medici confermano il suicidio della ragazza che si è impiccata ad un albero nel bosco in zona Osso di Croveo, a poca distanza dal sentiero che porta a Esigo, con il laccio della felpa che indossava. La salma oggi sarà riportata in Romania, dove verrà sepolta. da La Stampa VCO
Si è conclusa così, nel modo più triste e tragico, una vicenda che per giorni e giorni ha visto impegnati il soccorso alpino e le squadre di ricerca, che hanno battuto il territorio ed i boschi intorno ad Esigo, dove era stata ritrovata la macchina della giovane donna. Una vicenda  che era finita anche a Chi l'ha visto ?, con un appello della madre di Daniela. Purtroppo la speranza di vederla tornare a Verbania dal marito che aveva sposato da poco tempo si è infranta quando sono riprese le ricerche sabato scorso Chissà cosa è successo nella mente di Daniela al punto da spingerla a scappare in quel luogo solitario di una delle più belle valli dell'Ossola, a vagare nel bosco e a decidere alla fine di rinunciare a vivere ?
Ogni volta che vado al cimitero, come oggi pomeriggio quando ho portato i crisantemi e le nerine per i vasi dei loculi di mio papà e dei miei nonni materni, passo sempre davanti alla tomba di Beatrice, la mia compagna di 8 anni di scuola, che nel 2001 si è suicidata buttandosi dal Ponte del Diavolo, in Ossola, e dico una preghiera per lei e per la profonda sofferenza dei suoi ultimi anni di vita.
Avrebbe potuto essere felice ed avere una vita serena ma il tarlo che la tormentava l'ha portata ad una scelta tragica ed estrema Ci aveva già provato una volta ma era stata salvata; quel giorno di luglio invece andò ad incontrare la morte lasciando tutti noi sgomenti , attoniti ed increduli
Mi sono chiesta tante volte perché lo aveva fatto e per molto tempo ho provato rabbia e dolore per non aver capito la gravità della sua situazione e per non aver fatto nulla per aiutarla. Ma a poco a poco sono arrivata alla conclusione che dovevo accettare la sua scelta e che quello era il solo modo per lei di ritrovare la pace
Quel giorno in cui lei volava giù da un ponte io stavo volando verso la Norvegia per una vacanza tra le più belle della mia vita . Amo viaggiare e mi piace visitare i paesi nordici: la Norvegia con i suoi fiordi è splendida ed indimenticabile.  
A volte il destino riserva delle sorprese incredibili ed impreviste ma tanto spesso siamo noi che decidiamo cosa fare della nostra vita . E la disperazione e la sofferenza in alcuni casi  sono più forti di tutto il resto ... La mia amica ha fatto una scelta terribile, un salto nel vuoto che è stato più forte dell'amore di chi le voleva bene da sempre, dell'amicizia lunga e costante di noi ragazze che dai banchi di scuola avevamo continuato a far parte della sua vita. Una scelta definitiva che non è stato facile capire ed accettare perché io sono sempre stata convinta che anche nei momenti peggiori si riesce comunque a trovare la forza di risollevarsi ma soprattutto che la vita è un dono e non si può buttarla via per nessun motivo al mondo