sabato 10 aprile 2010

Bialetti chiude

Era da settimane ormai che leggevo articoli sulla stampa locale del Vco in cui non vi era nessun ottimismo per la situazione che si stava creando alla ditta Bialetti, celebre per le sue caffettiere moka con l'omino con i baffi
Purtroppo l'uovo di Pasqua ha portato una sgradita ed amara sorpresa per tutti noi che qui a Crusinallo abbiamo  sempre creduto nelle nostre industrie del casalingo, nate da  concittadini ingegnosi, come appunto i Bialetti padre e figlio, anche se ormai da tempo erano subentrati altri, che  avevano anche spostato la fabbrica da via IV Novembre alla frazione Verta
Nel vertice del 7 aprile, tra la dirigenza dell'azienda ed i rappresentanti dei sindacati per la discussione sul piano industriale, purtroppo la proprietà ha annunciato la messa in mobilità della quasi totalità dei 120 dipendenti. Uno shock per gli operai ma anche per tutta la città
E' stato deciso di chiudere lo stabilimento per spostare la produzione da Omegna ad un paese dell' Europa dell'est, dove naturalmente la mnodopera costa molto meno. Le moka poi saranno rivendute qui in Italia, anche se si è sottolineato che ormai non sono più molto di moda, perchè gli Italiani preferiscono le cialde !!!
I lavoratori si sono subito riuniti in assemblea permanente nello stabilimento di Crusinallo ma è forte la preoccupazione per l’annuncio di chiusura dello stabilimento perchè, oltre  ai 120 dipendenti della storica impresa cusiana, viene minaccia pesantemente anche l’attività e la sopravvivenza di numerose imprese artigiane dell’indotto, con i relativi addetti,  già seriamente penalizzati dalla difficile congiuntura economica. Sono infatti circa un centinaio le piccole aziende che "gravitano" intorno alla Bialetti,  i cui titolari con le loro famiglie ed almeno 300 addetti  rischiano di essere coinvolti dalla crisi del settore casalinghi.
La CNA del Vco ha dichiarato che  “Questa ennesima brutta notizia che si aggiunge ad altre pesanti situazioni aperte, è la dimostrazione che siamo di fronte ad una crisi che riguarda ormai l’intero sistema produttivo del VCO. E’ necessario attivare al più presto un’azione congiunta ed unitaria di tutte le forze politiche, sociali ed economiche locali per obbligare la Regione Piemonte e il Governo ad assumere interventi per rilanciare lo sviluppo economico del VCO. Concordiamo con chi sostiene che la crisi del VCO è un problema nazionale e non solo locale”.
Della vertenza Bialetti  ne parleranno  lunedì pomeriggio a Torino   il presidente della provincia Massimo Nobili, il suo vice Paolo Marchioni ed il sindaco di Omegna Antonio Quaretta, che incontreranno il nuovo presidente della Regione Roberto Cota.
Nobili  ha dichiarato : «Al presidente faremo notare come la nostra provincia stia attraversando un momento difficile; la vertenza Bialetti è solo la punta dell’iceberg, la crisi riguarda l'intero territorio provinciale e non una singola azienda. E' necessario portare a livello nazionale la «vertenza Vco» perché sul piano regionale penso si non si possa fare moltissimo mentre qui ci vogliono misure eccezionali».
Il sindaco di Omegna ha detto invece: "Abbiamo fiducia nel presidente Roberto Cota che si è dimostrato sensibile a quanto sta avvenendo; alla Regione chiederemo interventi straordinari non solo per la Bialetti, ma per l'intera provincia "
Nel frattempo i lavoratori della Bialetti hanno scritto una lettera aperta ai cittadini omegnesi chiedendo il loro sostegno. La lettera verrà distribuita giovedì mattina durante il mercato del giovedì ad Omegna e portata in tutte le case.
Sempre giovedì 15 i sindacati hanno indetto uno sciopero generale dei metalmeccanici che sono stati invitati a dare vita ad una manifestazione ad Omegna alle 17 davanti allo stabilimento di Crusinallo.
E alle 17 e 30 presso la Sede istituzionale del FORUM, al Parco Maulini, ci sarà un Consiglio Comunale Straordinario sulla Situazione occupazionale della Ditta Bialetti

2 commenti:

Artemisia ha detto...

Non lo sapevo e mi dispiace davvero.

ericablogger ha detto...

purtroppo non si vede nessuna buona notizia all'orizzonte e la tristezza è tanta, cara Arte !