Nei giorni scorsi Eva Lichtenberger, parlamentare austriaca dei Verdi, che fa parte della commissione trasporti del Parlamento europeo, ed altri tre colleghi, gli italiani Sonia Alfano e Gianni Vattimo e la tedesca Sabine Wils, sono andati in Val Susa per incontrare il movimento No Tav e gli amministratori locali.
La parlamentare ha dichiarato che: «Il regolamento europeo che prevede la possibilità di stanziare fino al 40% di contributi per la Torino-Lione è ancora in discussione e per essere approvato deve completare tutto l’iter parlamentare: non è detto che passi».
I sindaci della Valle hanno risposto positivamente. Cota, presidente della regione, Saitta,presidente della provincia di Torino, e Fassino, sindaco del capoluogo piemontese, hanno declinato l’invito ma si sono detti pronti ad incontrare una delegazione ufficiale, di cui facciano parte tutti i gruppi del Parlamento europeo.
I quattro fanno parte di un gruppo di 24 europarlamentari che a più riprese hanno espresso perplessità sulla Torino-Lione. e, dopo aver visitato anche l’area dove si stanno ultimando i lavori per lo scavo del cunicolo esplorativo della Maddalena, prepareranno una relazione per informare gli altri parlamentari del loro punto di vista negativo: «Non ho visto un sito di costruzione ma una caserma, e non credo che sia giustificata», ha spiegato la Lichtenberger mentre Vattimo e la Alfano hanno dichiarato: «La delegazione ha certificato l’inesistenza del cantiere di Chiomonte, condizione essenziale per la Commissione per la partecipazione con fondi comunitari all’opera. Fondi che a questo punto non possono e non devono essere erogati».
Se salta il contributo Ue, salta l’opera per l'Alta Velocità, naturalmente
I No Tav hanno ripreso il primo articolo dell’accordo firmato a Roma il 29 gennaio scorso, che «non ha come oggetto di permettere l’avvio dei lavori definitivi della tratta italo-francese, che richiederà l’approvazione di un protocollo addizionale separato», che dovrà tener conto dell’effettiva partecipazione UE.
Se i deputati europei No Tav troveranno ulteriori consensi nel Parlamento e nella Commissione, che ha proposto di portare il contributo dal 30 al 40%, e la proposta non dovesse essere accolta, Francia e Italia dovrebbero sborsare di tasca propria circa 700 milioni in più.
Mario Virano, presidente dell’Osservatorio, ha detto che : «C’è l’impegno ufficiale dei due governi di lavorare con la Commissione per confermare quella percentuale», mentre da Lione, i presidenti del Piemonte, Roberto Cota, e della Rhône-Alpes francese, Jean-Jack Queyranne, hanno diffuso una nota congiunta per ribadire il loro sostegno, senza riserve, al progetto e l’impegno «in stretto collegamento con gli operatori socioeconomici perché la Torino-Lione riceva i più elevati contributi possibili nel quadro della politica europea dei trasporti».
Sono anni che siamo in ballo con questa benedetta Tav. E' veramente utile e necessaria ? Ci sono i lavoratori pendolari, gli studenti e tutti coloro che viaggiano abitualmente in treno, che combattono ogni giorno, anche quando splende il sole, senza neve e gelo polare anomali quindi!, con treni in ritardo, con treni sospesi o sostituiti da autobus lumaca, con treni fatiscenti, con coincidenze ed orari limitati, con aumenti di abbonamenti e biglietti eccessivi ecc ecc ecc
Non sarebbe meglio potenziare i servizi interni e collegare meglio le linee interne piemontesi con Torino e Milano ?
Ricordo quando oltre 30 anni fa andavo all'università a Torino e viaggiavo, quando possibile, con un comodissimo treno, il Domodossola - Torino, via Omegna, Borgomanero, Novara, che partiva presto al mattino e ritornava in serata. Poi lo hanno cancellato ( mi sono chiesta perché ) e da allora per andare a Torino è un disastro perché si deve cambiare a Novara e ci vuole molto più tempo per arrivare Se poi si perdono le coincidenze... a Torino non si arriva certo prima delle nove del mattino ...
E anche per andare a Milano, non sempre si trovano i treni comodi a Verbania-Fondotoce. Se si ha fretta e non si vuol prendere un locale, si deve andare fino a Stresa, visto che troppo spesso è solo lì che si fermano, ormai, i comodi e rapidi treni che arrivano dalla Svizzera e vanno a Milano ...
I politici parlano, parlano e assicurano che si stanno preoccupando del problema, ma poi nulla cambia e tutto peggiora, a discapito dei viaggiatori. Permangono le difficoltà ed i problemi ed i treni di FS sono sempre peggio, visto che oltretutto non si è permesso a treni privati di viaggiare autonomamente ( viva le liberalizzazioni !!! )
Spero che la Tav venga ostacolata al Parlamento europeo e che ci si preoccupi molto, ma molto di più di tutte le altre linee ferroviarie interne O della sanità, che pure quella sta facendo acqua da tutte le parti con dei tagli che sono ormai una vergogna scandalosa ...
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