domenica 12 febbraio 2012

Parlamentari europei in Val Susa

 Nei giorni scorsi Eva Lichtenberger, parlamentare austriaca dei Verdi, che fa parte della commissione trasporti del Parlamento europeo, ed altri tre colleghi, gli italiani Sonia Alfano e Gianni Vattimo e la tedesca Sabine Wils, sono andati in Val Susa per incontrare il movimento No Tav e gli amministratori locali. 
La parlamentare ha dichiarato che: «Il regolamento europeo che prevede la possibilità di stanziare fino al 40% di contributi per la Torino-Lione è ancora in discussione e per essere approvato deve completare tutto l’iter parlamentare: non è detto che passi».
 I sindaci della Valle hanno risposto positivamente. Cota, presidente della regione, Saitta,presidente della provincia di Torino, e Fassino, sindaco del capoluogo piemontese, hanno declinato l’invito ma si sono detti pronti ad incontrare una delegazione ufficiale, di cui facciano parte tutti i gruppi del Parlamento europeo.
 I quattro fanno parte di un gruppo di 24 europarlamentari che a più riprese hanno espresso perplessità sulla Torino-Lione. e, dopo aver visitato anche l’area dove si stanno ultimando i lavori per lo scavo del cunicolo esplorativo della Maddalena, prepareranno una relazione per informare gli altri parlamentari del loro punto di vista negativo: «Non ho visto un sito di costruzione ma una caserma, e non credo che sia giustificata», ha spiegato la Lichtenberger mentre Vattimo e la Alfano hanno dichiarato: «La delegazione ha certificato l’inesistenza del cantiere di Chiomonte, condizione essenziale per la Commissione per la partecipazione con fondi comunitari all’opera. Fondi che a questo punto non possono e non devono essere erogati»
Se salta il contributo Ue, salta l’opera per l'Alta Velocità, naturalmente
I No Tav hanno ripreso il primo articolo dell’accordo firmato a Roma il 29 gennaio scorso, che «non ha come oggetto di permettere l’avvio dei lavori definitivi della tratta italo-francese, che richiederà l’approvazione di un protocollo addizionale separato», che dovrà tener conto dell’effettiva partecipazione UE.
Se i deputati europei No Tav troveranno ulteriori consensi nel Parlamento e nella Commissione, che ha proposto di portare il contributo dal 30 al 40%, e la proposta non dovesse essere accolta, Francia e Italia dovrebbero sborsare di tasca propria circa 700 milioni in più. 
Mario Virano, presidente dell’Osservatorio, ha detto che : «C’è l’impegno ufficiale dei due governi di lavorare con la Commissione per confermare quella percentuale», mentre da Lione, i presidenti del Piemonte, Roberto Cota, e della Rhône-Alpes francese, Jean-Jack Queyranne, hanno diffuso una nota congiunta per ribadire il loro sostegno, senza riserve, al progetto e l’impegno «in stretto collegamento con gli operatori socioeconomici perché la Torino-Lione riceva i più elevati contributi possibili nel quadro della politica europea dei trasporti»
Sono anni che siamo in ballo con questa benedetta Tav. E' veramente utile e necessaria ? Ci sono i lavoratori pendolari, gli studenti e tutti coloro che viaggiano abitualmente in treno, che combattono ogni giorno, anche quando splende il sole, senza neve e gelo polare anomali quindi!, con treni in ritardo, con treni sospesi o sostituiti da  autobus lumaca, con treni fatiscenti, con coincidenze ed orari limitati, con aumenti di abbonamenti  e biglietti eccessivi ecc ecc ecc 
Non sarebbe meglio potenziare i servizi interni e collegare meglio le linee interne piemontesi con Torino e Milano ?
Ricordo quando oltre 30 anni fa andavo all'università a Torino e viaggiavo, quando possibile, con un comodissimo treno, il Domodossola - Torino, via Omegna, Borgomanero, Novara, che partiva presto al mattino e ritornava in serata. Poi lo hanno cancellato ( mi sono chiesta perché ) e da allora per andare a Torino è un disastro perché si deve cambiare a Novara e ci vuole molto più tempo per arrivare Se poi si perdono le coincidenze... a Torino non si arriva certo prima delle nove del mattino ...
E anche per andare a Milano, non sempre si trovano i treni comodi a Verbania-Fondotoce. Se si ha fretta e non si vuol prendere un locale, si deve andare fino a Stresa, visto che troppo spesso è solo lì che si fermano, ormai, i comodi e rapidi treni che arrivano dalla Svizzera e vanno a Milano ...
I politici parlano, parlano e assicurano che si stanno preoccupando del problema, ma poi nulla cambia e tutto peggiora, a discapito dei viaggiatori. Permangono le difficoltà ed i problemi ed i treni di FS sono sempre peggio, visto che oltretutto non si è permesso a treni privati di viaggiare autonomamente ( viva le liberalizzazioni !!! )
Spero che la Tav venga ostacolata al Parlamento europeo e che ci si preoccupi molto, ma molto di più di tutte le altre linee ferroviarie interne O della sanità, che pure quella sta facendo acqua da tutte le parti con dei tagli che sono ormai una vergogna scandalosa ...

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