domenica 21 aprile 2013

Una brutta storia

Resta in carcere don Marco Rasia, il sacerdote novarese di 41 anni raggiunto venerdì scorso da un’ordinanza di custodia cautelare per violenza sessuale su minori. Il gip Giulia Pravon, allo stato degli atti, ha respinto la richiesta presentata dal legale dell’ex coadiutore di Omegna, l’avvocato Renzo Inghilleri. Nel fascicolo di indagine ora all’esame della difesa una mole di materiale enorme, oltre cinquecento pagine di atti. Testimoniano un lungo lavoro degli investigatori coordinati dai sostituti procuratori Irina Grossi e Giovanni Caspani, partito con la denuncia di almeno sei adolescenti, tutti di sesso maschile, due della comunità di Omegna, dove proprio domenica don Marco avrebbe dovuto congedarsi con una festa per prendersi poi un periodo di riposo, e gli altri di Castelletto Ticino." da La Stampa VCO
Questo è l'ultimo articolo che ho appena  letto sulle pagine del quotidiano locale online. Una brutta storia che da una settimana ha portato lo sconcerto e l' incredulità in città, soprattutto in chi gli è stato accanto in questi ultimi quattro anni nelle più importanti attività dell' Oratorio Sacro Cuore, adulti volontari e genitori
Purtroppo questa notizia ed il suo contenuto confermano la gravità della situazione e per la prima volta si parla anche di giovani vittime omegnesi. Non conoscevo il sacerdote perché non ho  mai frequentato l'Oratorio di Omegna negli anni in cui è stato coadiutore, a differenza del passato, quando c'era don Davide e ogni tanto andavo a qualche festa con alcune mie colleghe, che collaborano e lavorano attivamente all'oratorio
E' sempre triste leggere sui giornali che un adulto ha abusato dei giovani a lui affidati e la Chiesa cattolica è spesso finita nella bufera degli scandali dei preti pedofili in questi ultimi anni, in tante parti del mondo. Leggere però che probabilmente, senza se e senza ma,  è successo  anche qui a due passi da casa tua, adesso e non anni fa, è decisamente sconvolgente ed è ancora più sconvolgente che vi siano coinvolti dei ragazzi che magari si sono conosciuti tra i banchi di scuola quando erano un  pochino più piccoli.
Se poi è vero ciò che i giornali hanno scritto, che a Castelletto Ticino , dove il prete è rimasto ben dodici anni, diversi anni fa alcuni genitori avevano già denunciato al precedente vescovo di Novara  i sospetti avuti sul comportamento dubbio del giovane sacerdote e che l'unica cosa che allora  il vescovo fece, fu quella di trasferirlo ad Omegna, la faccenda è ancora più squallida e triste. E lascia una profonda amarezza perché si è spostata altrove la persona, e si è spostato anche il vizio proibito della persona, senza fare nulla per risolvere il problema, ingannando anche un'altra comunità di fedeli ed un'altra città che ora deve fare i conti con una realtà ben poco piacevole
In questo caso in particolare ringrazio il Cielo di non avere figli e di non essere più praticante. Sono credente ma ho sempre meno fiducia negli uomini di Chiesa Spero vivamente che il nuovo papa Bergoglio metta mano anche a questi gravi problemi che coinvolgono i suoi sacerdoti e che non vi siano più  segreti inganni ed omertà  Mi auguro che la giustizia e la magistratura facciano luce completa sull'intera vicenda e sulla verità di ciò che è realmente accaduto per il bene dell'uomo di chiesa e per i giovani coinvolti

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