9 giorni fa ho scritto l'ultimo post parlando del terremoto dell'Emilia che si era sentito nella notte anche qui a Crusinallo Poi ho avuto giornate estremamente impegnative ( Maggio è il mese delle relazioni da preparare e delle prove d'esame degli alunni di terza media da correggere e di tante ore pomeridiane passate a scuola per i consigli di classe ) e non ho più aperto il PC
Stamattina sono uscita alle nove perchè dovevo andare a Omegna a fare alcune commissioni prima di entrare a scuola e non ho sentito la scossa fortissima che ha invece fatto tremare i pavimenti delle classi delle elementari, delle medie e del liceo artistico di via De Amicis
Quando sono arrivata a scuola pochi minuti prima delle dieci gli studenti erano appena rientrati dall'evacuazione precauzionale seguita alla scossa tellurica
E poi alle 10 e 25 il pavimento, i banchi, la lavagna ed i lampadari delle aule hanno di nuovo sobbalzato e tremato...
Abbiamo a questo punto deciso di far uscire di nuovo gli studenti delle medie e noi incaricati della sicureza abbiamo ricontrollato tutte le classi, i lampadari e i muri interni dell'edificio dove passiamo tante ore al giorno
Verso le undici e un quarto abbiamo riportato tutti in classe dal Parco Maulini, dove il sole splendeva caldo e luminoso
Io ho terminato alle 12 perchè al martedì ho solo due ore e sono tornata a casa dove alle 13 tutto ha ballato per pochi secondi ancora
Una mattinata di ansia e di paura anche qui, a chilometri dall'Emilia e dall'epicentro del terremoto. Una cosa mai successa prima
La Tv sta continuando a dare notizie ed immagini di morti, operai soprattutto, di crolli di case, chiese, capannonni, implosi per le scosse tremende di una giornata che ha distrutto una terra operosa quale è l'Emilia
9 giorni fa il terremoto l'aveva messa in ginocchio, oggi l'ha uccisa come le sue genti industriose e coraggiose
A Mirandola ci sono gli uomini della Protezione civile del VCO. Speriamo che possano continuare ad aiutare le popolazioni terremotate nonostante le continue scosse anche violente
E spero che domani potremo restare in classe a lavorare serenamente con i nostri alunni senza l'incubo di risentire quegli ondeggiamenti improvvisi e choccanti che lasciano senza fiato, con il cuore che batte a mille, e si può solo pregare che finisca subito, mentre ci si precipita sotto ai banchi o alla cattedra ...
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