Da un articolo trovato su La Zampa . it, ne La Stampa online, il giornale di Torino
" Coronavirus, l’Istituto superiore della Sanità: “Meglio isolare cani e gatti dai proprietari infetti”. L’Enpa: “E’ una prudenza”. Lav: “Bene, gli animali vanno tutelati”
«Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di Sars-CoV-2».
Questo è un fatto che fin dall’inizio della diffusione del coronavirus negli esseri umani, e anche dopo i quattro casi il mondo scientifico e l’Organizzazione Mondiale della Salute continua a ribadire: non ci sono prove che gli animali domestici, cani e gatti in particolar modo, possano essere un veicolo attivo di diffusione del virus.
Questo vuol dire che i nostri quattrozampe allo stato attuale possono al massimo essere alla stregua di un qualsiasi elemento inanimato, come potrebbe essere un cellulare, una ciabatta, una stretta di mano.
Se il virus si deposita su questi oggetti e noi li tocchiamo, allora in quel senso possono essere veicolo di contaminazione.
Il “problema” si risolve facilmente, seguendo le normali norme igieniche:
dopo averli accarezzati, aver tocccato la lettiera o la ciotola del cibo, bisogna lavarsi bene le mani ed evitare di portarle alla bocca.
Pulire loro le zampe e il pelo dopo averli portati a passeggio usando le salviette adatte (e non candeggina come qualche sconsiderato ha suggerito in tv), evitare di baciarli.
Norme igieniche che dovrebbero valere in periodi normali, anche senza il coronavirus."
Mi sono chiesta proprio in questi giorni cosa succede ad un animale domestico se i suoi proprietari finiscono in ospedale. Per i figli minorenni di positivi ricoverati si sono attivati ed aperti, in alcune grandi città, degli ostelli per poterli ospitare. Ma per cani , gatti , uccelli ...?
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