Nel terzo processo Montefibre legato alle morti e alle lesioni per l’esposizione all’amianto, in corso a Verbania, mercoledì un gruppo di 14 ex dipendenti, i cosiddetti lavoratori «sani», ha chiesto di costituirsi parte civile:
«È come avere una spada sopra la testa, senza sapere se e quando cadrà. Conviviamo ogni giorno con la paura».
Viene chiamato «danno d’ansia»
Questa richiesta è una novità per i processi Montefibre a Verbania, ma in Italia ci sono stati altri precedenti nel caso Eternit di Casale Monferrato e nel disastro di Seveso
Richieste di costituirsi parte civile sono arrivate anche dalla Cgil di Verbania e da dodici lavoratori o loro familiari Cinque sono già deceduti - quattro per mesotelioma e uno per le complicazioni legate alle placche pleuriche-, sei hanno subito lesioni -placche pleuriche- Una di loro è una familiare di un uomo che ha lavorato per anni esposto all’amianto.
Chi ha lavorato a contatto con l’amianto ha paura .Questo sentimento è condiviso dai tanti lavoratori che in questiultimi anni hanno visto morire per mesotelioma o patologie simili, una cinquantina di colleghi. Dopo anni di ansia questi ex lavoratori si affidano ora alla giustizia.
Intanto la Cgil sta iniziando una nuova campagna di controlli. Stanno chiamando tutti quelli che hanno ottenuto benefici contribuitivi per sottoporsi a visite, poi passeranno a quelli che avevano fatto la domanda di questi benefit, ma che non erano state accolte perché presentate in ritardo. In tutto circa 700 persone .
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