" Giovani, non arrendetevi " è stato l'ultimo messaggio di Oscar Luigi Scalfaro, morto questa notte a Roma, al'età di 93 anni
Nono presidente della Repubblica dal 1992 al '99, era nato nel 1918 a Novara da una famiglia di origine calabrese. Ex magistrato, nel 1946 fu eletto all’Assemblea Costituente nelle liste Dc, partito nel quale militò sempre. Dall’83 all’87 fu ministro dell’Interno nei due governi Craxi. Venne eletto presidente della Camera nell’aprile 1992 e un mese dopo fu eletto presidente della Repubblica, succedendo a Francesco Cossiga, con i voti espressi da Dc, Psdi, Psi, Pri, Pds, Verdi, Radicali e Rete. Lasciato il Quirinale nel 1999, è stato nominato senatore a vita. La sua attività di presidenza della Repubblica iniziò con le bombe della mafia contro i giudici Falcone e Borsellino e finì nel 1999 con la guerra nei Balcani. Si trovò a gestire anche una difficile situazione della vita politica italiana quando il sistema dei partiti si stava sgretolando sotto i colpi di Tangentopoli.
Uomo integerrimo, con una morale che non è più di moda, in questi ultimi anni ha continuato la sua lotta in difesa della Costituzione italiana, dei suo valori e della sua importanza rivolgendosi ai giovani
Nono presidente della Repubblica dal 1992 al '99, era nato nel 1918 a Novara da una famiglia di origine calabrese. Ex magistrato, nel 1946 fu eletto all’Assemblea Costituente nelle liste Dc, partito nel quale militò sempre. Dall’83 all’87 fu ministro dell’Interno nei due governi Craxi. Venne eletto presidente della Camera nell’aprile 1992 e un mese dopo fu eletto presidente della Repubblica, succedendo a Francesco Cossiga, con i voti espressi da Dc, Psdi, Psi, Pri, Pds, Verdi, Radicali e Rete. Lasciato il Quirinale nel 1999, è stato nominato senatore a vita. La sua attività di presidenza della Repubblica iniziò con le bombe della mafia contro i giudici Falcone e Borsellino e finì nel 1999 con la guerra nei Balcani. Si trovò a gestire anche una difficile situazione della vita politica italiana quando il sistema dei partiti si stava sgretolando sotto i colpi di Tangentopoli.
Uomo integerrimo, con una morale che non è più di moda, in questi ultimi anni ha continuato la sua lotta in difesa della Costituzione italiana, dei suo valori e della sua importanza rivolgendosi ai giovani
Lo ricordo quando veniva a Omegna, sotto al Municipio, a fare propaganda politica ai tempi della Dc. Un uomo deciso, senza peli sulla lingua, energico, molto piacevole da sentire
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