lunedì 26 ottobre 2009

Libertà di Informazione

E' più importante un'indagine giudiziaria o è più importante dare notizia dell'indagine in corso ai propri lettori con il rischio di essere inquisiti dai magistrati stessi dell'indagine ?
Ecco cosa è successo a 3 giornalisti di Novara che hanno pubblicato notizie di indagini ancor in corso su un grave episodio di corruzione:
" Tre giornalisti sono stati posti sotto inchiesta dalla magistratura di Novara per violazione di segreto istruttorio in relazione a un'inchiesta che stamattina a Novara ha portato a 5 arresti, tra cui un maresciallo dell'ispettorato del lavoro, sua moglie e un imprenditore edile.
I tre giornalisti sono Renato Ambiel, responsabile della sede de La Stampa di Novara e il direttore Giuseppe Cortese e il cronista Attilio Barlassina della Tribunale Novarese.
La Digos ha sequestrato i computer di redazione e quelli personali dei redattori. Il provvedimento e' del sostituto procuratore Giovanni Caspini.
Immediata la reazione del presidente dell'Ordine del giornalisti del Piemonte, Sergio Miravalle: '' E' l'ennesimo attacco alla liberta' d'informazione.
Un caso analogo a quello dell'estate scorsa che ha visto nel mirino il giornalista della Repubblica di Torino, Diego Longhin''.
Analoga l'accusa a Longhin: aver pubblicato indiscrezioni su un'inchiesta della Procura di Torino su alcuni vigili urbani.
Sia La Stampa che la Tribunale Novarese, infatti, a fine settembre avevano scritto delle indagini che oggi hanno portato alle misure cautelari.
Gli arresti di questa mattina sono lo sviluppo di un'inchiesta, iniziata un anno fa, su episodi di corruzione che vedono coinvolti, tra gli altri, due assessori del Comune di Novara, una funzionaria della stessa amministrazione, il sindaco di un paese del Novarese, un maresciallo dei carabinieri, imprenditori: complessivamente, si tratta di una ventina di persone.
Tre delle persone sono finite in carcere: si tratta del maresciallo responsabile della sezione dell'Ispettorato del lavoro, Giuseppe Staffieri; della moglie Maria Potenza, impiegata presso la Prefettura; e di un imprenditore edile, Andrea Giulio.
Altre due persone sono ai domiciliari.
Le indagini erano partite quando una denuncia nei confronti, tra gli altri, del sindaco di Vinzaglio, aveva portato alla luce, attraverso una serie di intercettazioni telefoniche, diversi episodi soprattutto di corruzione. In particolare, e gli arresti di questa mattina sono legati proprio a questo troncone d'inchiesta, era emerso che il maresciallo avrebbe - secondo l'accusa - intascato mazzette per evitare controlli nei cantieri o per 'addomesticare' le relative relazioni. "
Fonte ANSA 22-OTT-09

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