Martedì alle ore 18 al Cinema Oratorio di Omegna si è tenuto un incontro dei genitori della Scuola Media Beltrami con i due ispettori della Polizia di Stato del Commissariato della città, Fabiano Bravin e Massimo Lombardi, che per due anni hanno dedicato molte ore agli studenti delle medie con un Progetto didattico di educazione alla cittadinanza e alla legalità
Tra Febbraio ed Aprile i due poliziotti hanno incontrato gl alunni e le alunne della sede di Omegna delle prime e seconde medie il lunedì o il martedì.
La Preside, dott. Rita Nobile, ha evidenziato che " Le aule sono lo specchio della società perciò è importante che i nostri ragazzi si accostino alle forze dell'ordine con fiducia, guardando chi porta una divisa come un amico "
I due ispettori hanno spiegato che : " Abbiamo dovuto vincere più di una perplessità. In breve però si è creato un clima di fiducia ed amicizia. .. Nelle prime abbiamo parlato del concetto di legalità ma anche del vivere la scuola come momento aggregante, un ambiente che li aiuta e li educa a diventare adulti responsabili"
Nelle seconde invece i poliziotti hanno parlato di droghe ed abuso di alcool, di gioco d'azzardo e di bullismo, di "compagnie" sbagliate e di forza di volontà per avere il coraggio di dire anche no, quando necessario, ed hanno aggiunto che : " Gli incontri sono serviti ai regazzi per conoscersi, ma anche a noi per conoscere loro Abbiamo notato come tanti ragazzi hanno una scarsa autostima e questa li porta a emulare modelli negativi. Nel complesso però nella scuola media di Omegna abbiamo visto come gli alunni hanno una certa maturità e riescono, grazie all'aiuto dei loro insegnanti , a far emergere quelle qualità nascoste che li aiutano a crescere e a diventare adulti e buoni cittadini "
E' stato senz'altro molto utile anche per noi insegnanti partecipare a questi incontri tra gli alunni e gli agenti del Commissariato perchè molto spesso noi docenti " lavoriamo in solitudine", come ha fatto notare il nostro Dirigente scolastico, nel percorso educativo e didattico con gli studenti adolescenti che abbiamo in classe, senza aiuti esterni e senza la collaborazione dei genitori. Molte insegnanti come me hanno tanti anni di insegnamento alle spalle, esperienza e preparazione, specializzazioni in differenti discipline e conoscenze in pedagogia psicologia e didattica, ma quante volte ci siamo sentite impotenti di fronte a ragazzi e ragazze che, come ha fatto notare l'ispettore Lombardi, sono privi di autostima o hanno adosso da troppo tempo un'etichetta messa loro dai compagni di classe ( anche delle elementari talvolta) che non riescono più a togliersi ? Se uno è stato definito uno " sfigato" , alla fine lo diventa e non ne viene più fuori ...
Se un altro ha indossato l'etichetta del rompiscatole o del bullo che non vuole mai studiare ma solamente disturbare le attività didattiche di tutte le discipline, come si fa a fargli cambiare idea ? E' quello che mi sto chiedendo spesso in questi ultimi mesi perchè non riesco a far capire ad alcuni miei alunni di classi diverse che anche loro hanno delle potenzialità, delle capacità ed una intelligenza Dovrebbero solo togliersi la maschera e l'etichetta che hanno addosso da troppo tempo ormai e cercare di cambiare... Il successo nello studio con le sue sfide positive, con la cultura e l'acquisizione di un sapere sempre più vasto, possono diventare un valido aiuto per crescere autonomamente, per muoversi meglio nel proprio mondo ed in quello spesso sconosciuto degli adulti, per affrontare i pericoli i dolori le difficoltà della vita, per essere più responsabili felici e liberi
Liberi di scegliere con la propria testa , liberi di non avere paura , liberi di essere se stessi , sempre ed ovunque
Le maschere sono splendide con i costumi di carnevale per poche ore o per pochi giorni di divertimento e di giochi e scherzi e buffonate, ma una maschera portata per mesi e per anni, per nascondere ansie paure difficoltà, a casa o a scuola, diventa un incubo alla fine, come le cattive amicizie che portano su percorsi sempre più irti di problemi, insuccessi, disperazione e guai ...
Il lbero arbitrio è del mondo adulto, la consapevolezza che si può e si deve essere responsabili di sé e delle proprie azioni può già e deve essere anche del mondo adolescenziale, con l'aiuto della famiglie e degli educatori , anche di un poliziotto amico , se necessario !
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