Alcuni mesi fa nel Canton Ticino della vicina Svizzera, la Lega Ticinese ha vinto le elezioni con oltre il 30% dei consensi, grazie anche ad una forte propaganda contro i frontalieri regolari italiani e soprattutto contro il pagamento dei soldi dei loro ristorni, soldi fondamentali per i lavoratori e per i bilanci, già al collasso, dei comuni vicini al confine, come qui da noi nel Vco.
Il “capo” della Lega ticinese, Giuliano Bignasca, ha festeggiato la vittoria con alcune sentenze tipiche e molto colorite: un bel “fora dai ball” (alla Bossi! ) ai nostri frontalieri e affermazioni del tipo “i frontalieri rubano il lavoro agli svizzeri”; “adesso comandiamo noi”; “Tremonti deve venire a trattare”; “adesso chiudiamo i valichi per tre giorni”.
Sono stati migliaia i lavoratori italiani insultati come “ratti” dalla lega ticinese, molti dei quali avevano magari votato per quella Lega Nord italiana, che ancora continua a parlare di secessione, di diritti del Nord e di indipendenza della Padania dal resto d'Italia.
In questi ultimi giorni ho ascoltato in Tv e letto sui giornali alcuni interessanti servizi e articoli in cui si commentava l'ultima moda di molti italiani delle nostre zone: quella di portare nuovamente di nascosto nelle banche svizzere di Lugano e del Ticino i soldi risparmiati, per evitare di essere tassati dalle nuove norme del governo di Monti, o di andare oltreconfine a fare benzina nei distributori svizzeri per risparmiare qualche centesimino ...
Chissà se il movimento leghista ticinese, con le sue recenti proposte xenofobe nei confronti dei lavoratori italiani di frontiera, dirà ancora il suo bel “fora dai ball” anche a tutti quegli evasori fiscali italiani che stanno andando a depositare tanti begli eurini nelle numerose banche svizzere del loro incantevole cantone ???
Nessun commento:
Posta un commento