mercoledì 2 novembre 2011

Il Piano Socio Sanitario Regionale 2011- 2015.

" Il centro destra ha approvato nei giorni scorsi in giunta regionale, con un ritardo di un anno e tre mesi rispetto alle promesse iniziali di Cota, il Piano Socio Sanitario Regionale 2011- 2015.
Un documento di una 50ina di pagine, che potrebbe essere adottato da qualunque regione d’Italia e forse d’Europa.
Tolte le prime pagine di dati epidemiologici su quanti siamo in Piemonte e qual è la nostra speranza di salute, il resto è un insieme di dati generici che potrebbero essere stati scritti in qualunque Regione.  
Viene confermata l’ipotesi di dividere l’ospedale dal territorio e la realizzazione delle grandi aziende ospedaliere, non c’è una riga sull’edilizia sanitaria, viene riconfermato il piano delle liste d’attesa già adottato da Cota e che ha dato fin’ora pessimi risultati, mezza paginetta sulla prevenzione dalla quale spariscono i piani e i profili di salute, nemmeno una parola sulla salute degli immigrati, che ovviamente non interessa al centro destra.
Mezza paginetta anche sulla città della Salute, e qui sono stati lungimiranti, visto che lo Stato non mette un soldo e quindi non si farà, niente sui tanto sbandierati costi standard, vengono riproposti i CAP, senza che ci sia un soldo per realizzarli, ma la comicità si rasenta nel capitolo pomposamente intitolato: Fondo per non autosufficienze.
Lo stesso che il Governo nazionale ha cancellato, e che il centro destra ripropone senza dire come finanziarlo. Un documento che sarà, io credo, bocciato da tutte le province e, soprattutto, da tutti gli uomini di buon senso.
Nino Boeti, responsabile regionale dipartimento sanità PD Piemonte"
dal sito  http://partitodemocratico.vb.it 

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