Sono secoli che non scrivo più nei miei blogs, ma il lavoro ed una mamma alle soglie dei 96 anni che impegna completamente la mia vita casalinga occupano tutto il mio tempo. Dai due giorni di vacanza del carnevale a febbraio però tutto è cambiato. ..
Siamo rimasti a casa con la scuola chiusa a causa di un virus, il sars-covid 19, e di giorno in giorno ci siamo ritrovati tutti quanti in zona rossa con l'ordine di restare chiusi in casa.
In quaranta anni passati a scuola, e ormai alle soglie della meritata pensione, non mi era mai capitata una cosa simile. In questo mondo globalizzato dove tutti circolavano liberamente all'improvviso non si può più andare da nessuna parte e si vive nella paura....
Io ho comunicato con colleghe e colleghi via Whatsapp e con due classi direttamente via Edmodo. Ho assegnato attività da svolgere e in questi ultimi giorni sto preparando nuove attività e le correzioni di quelle precedenti.
Ma è un modo arido di lavorare perché mi manca il contatto diretto e visivo con i ragazzi e le ragazze e la mia abitudine quotidiana ad usare la Lim in classe per fare lezione e svolgere tante attività di inglese di ascolto comprensione e produzione.
Mai avrei immaginato di dover dire: " Che finisca al più presto questa emergenza perché voglio tornare a scuola, nelle mie sei classi con tutti gli alunni a stretto contatto con me"
Il silenzio di queste ultime giornate è un silenzio assordante ed inusuale, interrotto solo a tratti dall'abbaiare dei cani dei vicini, quando passa qualcuno sulla strada con un altro cane al guinzaglio o quelli che corrono a piedi....
Pochi e sempre meno, comunque... sembra di vivere in una città fantasma
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