domenica 2 febbraio 2014

Prima del Bilancio, in Regione passa il Vitalizio dei Consiglieri !

L'altro giorno, o per meglio dire, l'altra notte, prima di mezzanotte, dopo un braccio di ferro di dieci ore, maggioranza e minoranza hanno trovato il modo di evitare la seduta notturna del Consiglio regionale, di approvare il bilancio 2014 con i soli voti del centrodestra e di evitare la paralisi amministrativa.
L’assessore al Bilancio Gilberto Pichetto ha  aperto la porta ad un «lodo» che, in parte, ha accolto le richieste del Pd.
Pichetto, con il presidente Roberto Cota, arrivato a Palazzo Lascaris in tarda serata, ha  trovato risorse aggiuntive che permetteranno di finanziare con 7 milioni in più la spesa sociale ( anche se i democratici ne avevano chiesti 14 in effetti) impegnandosi ad aggiungere altri 5 milioni nel bilancio di assestamento. 
Ma il centrodestra ha però trovato anche il tempo di approvare un emendamento, presentato da Fratelli d’Italia , che modificherà il regime dei vitalizi dei consiglieri.
Perché?
Perché « in questo periodo di incertezza sul futuro ci sono dei colleghi che probabilmente preferiscono veder garantiti con assoluta certezza i contributi che hanno versato», ha spiegato Daniele Cantore, capogruppo del Ncd, ma  «non si trattava di un atto indifferibile e urgente»  .
Cantore e Mario Carossa della Lega Nord non hanno firmato l’emendamento perché « era il momento meno opportuno per fare questa discussione » e « per una questione di metodo, più che di merito. Un tema del genere andava affrontato nell’ambito di un tavolo più ampio » , ha spiegato  Carossa.
 Le preoccupazioni dei due capigruppo  sono legate all’inchiesta penale su Rimborsopoli,  a quella della Corte dei Conti che potrebbe chiedere il risarcimento delle spese pazze ed ai timori di una riforma complessiva che possa avere effetti retroattivi da parte della nuova assemblea regionale, dove gli eletti non avranno più diritto al vitalizio. 
Di fronte di questa incertezza molti consiglieri hanno espresso l’intenzione di prendere subito il contante, senza interessi e rivalutazione monetaria, piuttosto che aspettare la pensione.
Viene introdotta anche la possibilità di rinunciare al vitalizio riscattando però tutti i contributi versati e non solo più quelli dell’ultima legislatura.
Ha votato  un pezzo di maggioranza mentre i consiglieri del Nuovo centrodestra e alcuni leghisti contrari hanno garantito il numero legale contro il centrosinistra
 
 Il Pd ha ironizzato naturalmente : « Le urgenze del Piemonte sono altre ».
Anche il presidente del Consiglio, Valerio Cattaneo, avrebbe preferito soprassedere perché, anche se  convinto che in prospettiva le nuove regole portino un risparmio alla Regione, ritiene che  « sarebbe preferibile una proposta organica sul tema dei vitalizi ». Una proposta « che tenga conto di alcuni aspetti fondamentali: l’introduzione del divieto di cumulo tra vitalizi regionali, parlamentari ed europei, o un tetto massimo percepibile che non possa essere superiore all’indennità di chi è in servizio. Si potrebbe anche pensare a un contributo di solidarietà per un triennio e la pubblicazione sul sito Internet dei vitalizi percepiti».
 Ma ieri  Roberto Cota, intervenuto ieri al presidio organizzato dalla Lega Nord in piazza Castello a Torino  per il «reduction day» ha dichiarato che  «Si tratta di una norma neutra, se non fonte di risparmio per la Regione. Semmai, si può discutere l’opportunità di inserirla nel dibattito sulla Finanziaria» , per ribattere alle accuse del centrosinistra e documentare  «i 30 milioni risparmiati grazie a una serie di interventi mai fatti prima in Regione».

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