Tre buste con proiettili spedite alle sedi torinesi di Cgil, Cisl e Uil sono state sequestrate dai carabinieri di via Reiss Romoli. Sono stati indicati anche i nomi dei destinatari, funzionari dei tre sindacati, favorevoli alla Tav e responsabili delle categorie degli edili che nel luglio scorso erano andati dal governatore Cota a sollecitare il mantenimento dei cantieri Tav : Lucio Reggiori della Fillea Cgil, di Baveno, Pierluigi Guerrini (Feneal Uil) e Piero Donnola (Filca-Cisl).
All’interno un proiettile calibro 7.65, e poche righe di minacce: “No Tav No Terzo Valico - alzare il tiro pagherete caro pagherete tutto”.
"Quest'ultimo - ha detto Reggiori che è stato ascoltato dai carabinieri di Domodossola come persona informata sui fatti -- è un vecchio slogan degli Anni '70 della sinistra extraparlamentare che usavo anche io ai miei tempi".
Per Reggiori è la prima minaccia di questo tipo in tanti anni di sindacato: "C'è un clima di terrorismo e questo fa il paio con quel che ha detto il procuratore generale Caselli e che hanno dichiarato i brigatisti in carcere, invitando i No tav a fare il salto di qualità. E' un clima di tensione che non lascia intendere nulla di buono". Alla domanda se è preoccupato Reggiori ha risposto: "Personalmente per me no, ma sono sempre più preoccupato di questo clima, che è pesante nelle zone dove si fanno questi lavori così contestati. Sono preoccupato per tutti i lavoratori più che per la mia persona. Quando manca il rispetto verso la vita umana viene a cadere tutto in democrazia. Negli anni Settanta gambizzavano i giornalisti per potere nuocere fisicamente a chi faceva quel lavoro lì. Io rappresento i lavoratori e oggi si cerca di colpire un simbolo di chi difende i lavoratori, ma ho il timore che anche chi lavora ogni giorno in cantiere possa essere nel mirino".
Gli investigatori dei carabinieri e la Digos hanno aperto un’indagine, coordinata dal pool anti-terrorismo della procura di Torino. " da la Stampa TO e da Ecorisveglio VCO
Dopo le recenti notizie che è stato indagato l'europarlamentare Gianni Vattimo per essere andato ad agosto in carcere a Torino a trovare alcuni No Tav in compagnia di altri due No Tav, da lui considerati consulenti, e che la Digos ha perquisito la casa di Perino, uno dei No Tav storici della Val di Susa, mi chiedo se le vicende ultra ventennali di rifiuto alla No Tav dovevano proprio finire così
Sentir parlare di terrorismo, mi fa venire i brividi e mi riporta a quei tristi anni 70 quando ero a Torino all'università e la città vide morti e feriti vittime innocenti del terrorismo
Sentir parlare di terrorismo, mi fa venire i brividi e mi riporta a quei tristi anni 70 quando ero a Torino all'università e la città vide morti e feriti vittime innocenti del terrorismo
Anni terribili e sconvolgenti Non ho mai dimenticato quel giorno in cui sono andata in piazza Robilant da una compagna di studi e ancora c'era in un angolo del marciapiede la macchia di sangue del ragazzo ucciso il giorno prima da un terrorista: stava tornando a casa da scuola e si era imbattuto per puro caso in quell'assassino senza pietà che gli aveva sparato perché lo aveva visto bene in faccia
O quel mattino in cui io e la mia amica venezuelana che studiava lingue come me a Palazzo Nuovo avevamo deciso di tornare a casa a piedi passando da via Po, come tante altre volte
Ma quel giorno ci passarono vicino correndo dei giovani con dei tascapane che andavano verso piazza Vittorio. Ci siamo spaventate e ci siamo chieste chi fossero. Poi più su all'angolo con via Roma vedemmo tutte le vetrate di un locale completamente distrutte ... ce ne tornammo a casa scosse e perplesse. Noi studiavamo e non facevamo politica e non capivamo tutta quella violenza Ma restammo veramente costernate e sotto choc quando scoprimmo in serata che quei giovani esaltati che ci avevano sfiorate erano andati in fondo a via Po a buttare delle bombe in un bar , L'Angelo Azzurro, dove morì un giovane
Sono sempre stata contraria alla Tav e continuo ad esserlo ma il terrorismo ? Quello proprio NO!
Se avessero ascoltato i valligiani contrari alla Tav sarebbe stato meglio, molto meglio E si sarebbero usati quei soldi per qualcosa di più utile, come per le scuole per esempio Ma i politici sono sempre più incomprensibili per me e talvolta esasperanti nelle loro scelte Purtroppo ...
Mi auguro però che quel triste salto di qualità che portò agli anni di piombo non si ripeta proprio in Val di Susa
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