Nel 67° anniversario della battaglia di Megolo, a Pieve Vergonte e nelle Frazioni intorno, nella settimana dal 7 all' 11 febbraio scorso, sono iniziate le riprese del film " Giuliana e il capitano ", che racconta la storia d'amore tra Giuliana Gadola e Filippo Beltrami, dal luglio '43 al febbraio '44, con la supervisione storica curata da Mauro Begozzi dell'Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Novara e del VCO "P. Fornara", e con la collaborazione di Michele Beltrami e dei suoi fratelli Giovanna e Luca.
Grazie all'amico Michele, il figlio del Capitano, eroe della Resistenza, ho avuto la possibilità di porre alcune domande al regista Vanni Vallino, che dal 13 al 17 giugno tornerà nel Vco per continuare le riprese del film
* E' un periodo piuttosto difficile quello in cui viviamo e chi ricorda la resistenza spesso si scontra con l' indifferenza o peggio , e soprattutto con un fascismo di ritorno di troppe persone ... Il Capitano Beltrami è stato un uomo molto coraggioso che ha sacrificato la propria vita per la libertà del proprio paese e qui a Omegna non è mai stato dimenticato... Come mai ha deciso di raccontare la storia del capitano e di sua moglie Giuliana ?
Mi sono accorto che a Omegna e in genere in val d'Ossola il capitano Beltrami è una figura molto importante e mai dimenticata, soprattutto nelle fasi di preparazione al film (ricerca delle location, delle comparse, degli oggetti di scena, delle piccole storie da inserire nella trama principale...) per via della collaborazione straordinaria e parecchio motivata della popolazione al nostro progetto.
Ho deciso di fare il film dopo che Michele Beltrami mi aveva suggerito di leggere il libro che sua madre aveva scritto per raccontare la sua storia d'amore con Filippo; mi è sembrata un'occasione per dimostrare che l'amore verso l'uomo (la donna), verso la libertà e verso gli altri possono davvero convivere e dare grandi risultati, esempio anche per i nostri giorni sfortunati.
Come se dall'amore tra due persone potesse nascere un'energia che va oltre la coppia e crea frutti positivi per la società: parole grosse lo riconosco, che però la nostra storia dimostra in modo inequivocabile,
* Chi saranno gli attori protagonisti ?
Saranno parecchi gli attori professionisti che parteciperanno al film.
Marco Morellini interpreterà il capitano ed Elena Ferrari, Giuliana.
Ci sono poi Bruno Gambarotta che rivestirà il ruolo del direttore dell'asilo, Nino Castelnuovo di Dionigi, il vecchio saggio del paese, Erika Blanc di una donna ai nostri giorni, bambina all'epoca dei fatti e poi ancora Bruna Vero, , Maria Cristina Di Nicola, Sergio Danzi, Ileana Spalla, Maurizio Capisani, Floriano Negri ed altri.
Voglio però sottolineare la partecipazione degli attori del gruppo teatrale locale e di altre tantissime comparse della valle, almeno una cinquantina; è il mio modo di fare cinema, partendo dai professionisti ma coinvolgendo anche le forze locali, anch'esse straordinariamente importanti.
* Seguirà fedelmente il racconto di Giuliana o apporterà delle modifiche alle vicende successe ?
Sì, il film è centrato quasi esclusivamente sul racconto del libro; abbiamo aggiunto qualche scena di raccordo che ci serviva per "legare" insieme i diversi episodi ma poca roba.
C'e poi una scena importante tra il Capitano ed Enrico Massara, molto bella sotto la neve, non presente nel libro ma raccontata dallo stesso Massara nel bel libro di Mauro Begozzi su Filippo Beltrami.
Tengo qui a sottolineare l'importanza fondamentale della collaborazione con Mauro e l'Istituto della Resistenza e della Società contemporanea "P. Fornara" di Novara.
* Sarà difficile girare il film visto che Beltrami ed i suoi partigiani vissero per mesi sulle montagne del Cusio e dellì Ossola ?
No, direi che è stata per ora una bella avventura visto che tutta la parte "invernale" è già stata girata a febbraio nella zona di Pieve Vergonte (Il Comune di Pieve è infatti tra i promotori dell'iniziativa).
La neve è stata riprodotta artificialmente mentre il freddo era decisamente vero! Alcune scene, tra cui quella in cui i partigiani si lavano alla mattina nei fontanili, sono state girate a meno tre gradi!
Ma gli attori si sono dimostrati sensibilissimi e davvero straordinari, come la location dei Cantinit!
Poi il resto lo hanno fatto le montagne dell'Ossola e i loro partecipi e collaborativi abitanti.
Le scene primaverili ed estive saranno invece girate il prossimo giugno sempre in queste zone.
Il film sarà pronto per il prossimo autunno.
Un Grazie molto sentito al regista Vallino e a Michele ericablogger
Vanni Vallino è nato a Novara il 15 marzo 1956 .
Tra i primi registi italiani a lavorare in una tv privata nel 1978 a Telebassonovarese, ha poi realizzato documentari per varie emittenti televisive tra cui la TV della Svizzera Italiana e Rai Uno.
Ha curato anche la regia di due film: Nando dell'Andromeda, dal libro di Dante Graziosi edito da Interlinea (2001) con Nino Castelnuovo, Antonella Lualdi, Bruno Gambarotta, Saverio Vallone, Tiberio Murgia, Antonellina Interlenghi, Luana Colussi, Elia Nino Vignola, Lucilla Giagnoni, Maurizio Capisani, Wolfgang Krebs, e Senza la parola fine (2003) con Eugenio Allegri, Olivia Manescalchi, Nino Castelnuovo, Gigi De Luca, Marisa Laurito, Bruno Gambarotta.
Alterna l'attività di regista a quella di studioso e di docente per corsi di formazione nell'ambito della comunicazione multimediale. Negli ultimi anni ha sviluppato una serie di regie teatrali ed è direttore artistico del teatro di Momo, che vanta un'interessantissima stagione teatrale e culturale.
Ha inoltre realizzato il film ufficiale in occasione del centenario 2008 della nascita di Cesare Pavese, in collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo, Un paese ci vuole, con la partecipazione di Marco Morellini, Iaia Forte, Eugenio De' Giorgi, Michela Giacoma Fattorin, Nino Castelnuovo, Bruno Gambarotta, Danilo Bertazzi, Saverio Vallone, Bruna Vero, Sergio Danzi, Simona Codrino, sceneggiatura di Bruno Gambarotta, Franco Vaccaneo e Vanni Vallino, musiche di Paolo Innarella.
Con il documentario VOCI, realizzato con il Dipartimento di salute mentale dell'ASL di Novara, ha vinto il primo premio nella sezione Documentari al festival internazionale Malescorto 2009.
Ha girato anche il film "Novara 1922" con Nino Castelnuovo e Marco Morellini e la collaborazione dell'Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea "P. Fornara" di Novara
http://www.immaginasrl.it/
La foto che ho scelto, con il permesso del regista Vallino, è pubblicata nel sito
http://www.comunepievevergonte.it/