Questa sera ho ascoltato le notizie del Tg e sono rimasta allibita nel sentire che nel Canton Ticino, in Svizzera!!!, è iniziata una campagna razzista contro i frontalieri italiani che lavorano oltre confine, definiti "ratti mangiaformaggi" da "derattizzare" .
Su Internet nel sito Bala i ratt - ma oggi anche a Lugano e Locarno in manifesti affissi per le strade - i nostri frontalieri che ogni giorno passano il confine per lavorare nella Confederazione elvetica sono disegnati e descritti come topi mangiaformaggi, scrocconi, roditori e parassiti.
Molti di loro sono lombardi ma a Locarno e nella parte Svizzera del Lago Maggiore o nel Vallese lavorano tanti Piemontesi del VCO
Sono entrata nel sito dei topi che ballano, i bala i ratt in dialetto ticinese ma anche omegnese se è per questo!!!, ed ecco cosa ho letto nell'ultimo post che è poi il primo in alto nella home page :
" Lavoro...
NO all'invasione del frontalierato
Stiamo arrivando a quota 45.000 frontalieri, un quarto della forza lavoro in Ticino. Significa che tutti i ticinesi potrebbero lavorare, ma non possono farlo perché muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori, professori dalla vicina Italia, sottopagati e comunque ben contenti di portarsi a casa stipendi che al loro paesello nemmeno si sognano (adesso poi che l’euro è in caduta libera…) gli portano via il posto da sotto il naso. E non veniteci a dire che gli svizzeri non vogliono fare più certi mestieri: se non ci fossero migliaia di pendolari che giorno e notte arrivano da Como, Varese, Milano e Novara ad occupare fabbriche, negozi, banche (sono anche lì) e ristoranti, gli svizzeri sarebbero ben contenti di non andare a timbrare.
Chi da föra i trova lavor e i noss i timbra!
….ga pensom nüm "Non ci sono parole per commentare il testo xenofobo che potete leggere qui sopra Dopo i porci romani di Bossi , l'ultima sua squallida ed infelice battuta di una lunga serie di parole e gesti poco edificanti per un uomo di governo, è ora il momenti dei ratti ... Ahimè chi semina raccoglie e questa volta siamo noi del nord ad essere presi di mira da qualcuno un pochino più a nord di noi ma altrettanto bravo a fare danni . E che danni !
2 commenti:
Segni inconfutabili di un' inarrestabile decadenza culturale e morale. A volte sembra di combattere contro i mulini a vento ma è nostro dovere resistere con perseveranza. Un caro saluto, Fabio
caro Fabio è senz'altro un dovere resistere ma a volte è proprio difficile, soprattutto quando il degrado ed il malcostume vengono dall'alto !
un caro saluto a te erica
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