mercoledì 7 luglio 2010

Precari sulla terra

Mercoledì 30 giugno, dopo il collegio docenti, ho salutato le colleghe ed i colleghi e sono tornata a casa felice di poter iniziare finalmente le tanto sospirate vacanze estive. Avevo tanti lavori arretrati in giardino e mi sono immersa subito in quel  verde mondo di pace e tranquillità, così lontano dai soliti problemi quotidiani di un lavoro non facile. Giovedì 1 luglio però un messaggio telefonico mi ha bruscamente riportata indietro dalle vacanze e dalla loro spensieratezza: purtroppo ad una delle mie colleghe di tanti anni di scuola passati insieme era improvvisamente mancata una persona molto cara e molto importante, il compagno della sua vita.
Venerdì mattina, in una calda, luminosa, bellissima giornata estiva, ci siamo ritrovate numerose, noi della scuola media ed il nostro capo d'istituto, nella chiesa di Agrano per il funerale. Era profondo il dolore di tutti i presenti, in particolare erano affranti gli ex alunni  che con parole commoventi hanno ricordato il loro insegnante di filosofia che tanto aveva dato loro  ai tempi del liceo in affetto e valori veri e profondi di vita
Nella commozione del momento le parole di ricordo del don, affettuose e sincere, mi hanno fatto riflettere sul destino che ha ognuno di noi . Don Domenico ci ha ricordato che noi siamo " precari " in questo mondo e le sue parole mi hanno fatto pensare a quel famoso " Cogli l'attimo" perchè non siamo eterni, ahimé
Tanto spesso infatti programmiamo la nostra vita, facciamo progetti per il futuro ma poi... Poi il destino si avvicina a noi quatto quatto e quando meno ce lo aspettiamo ci allontana da questo mondo, dagli affetti, dagli amori, dalle nostre vite felici e da tutto quello che abbiamo fatto o non abbiamo ancora fatto perchè pensavamo di farlo dopo, in futuro
Alla precarietà delle nostre vite non si pensa quasi mai in effetti, si spera sempre di vivere a lungo e al meglio, ma quando si esce da una chiesa dopo il funerale di una persona ancora giovane ed attiva, che se ne è andata all'improvviso, in una mattinata di fine giugno, di fronte al dolore toccante dei familiari, dei giovani figli, degli amici e dei colleghi, viene spontaneo pensare che è veramente importante fare oggi quello che si vuole fare oggi e non lasciarlo per domani, o dopodomani, perchè non è detto che poi ci sia un domani...
Oggi ci siamo ma domani? Chissà...
Dobbiamo solo sperare che il destino ci abbia tracciato un lungo percorso di vita da trascorrere il più serenamente possibile con chi ci vuole bene e pregare che tutto vada per il meglio, sempre!

1 commento:

Artemisia ha detto...

Hai ragione. Bisognerebbe sempre tenerlo presente quando ce la prendiamo per cose futili.
Mi spiace per la tua collega.
Ora goditi pero' il meritato riposo.
Ciao Erica!