"Non ha risparmiato nessuno, ne hanno fatto le spese tutti: dalla casalinga al pensionato, dall’artigiano all’industriale, dall’avvocato al medico. Un signore di Stresa ha perso 2 milioni di euro, una società di Baveno 500 mila euro, un professionista verbanese altri 700 mila e poi è tutto un triste elenco di qualche migliaia di euro, più spesso decine, che per le famiglie normali vogliono dire davvero i risparmi di una vita.
Alla faccia dei profili di rischio, della consapevolezza dell’investimento e di tutto quello che porta con sé la direttiva europea Mifid.
I soci «bidonati» nella provincia del Verbano Cusio Ossola, dove la Banca popolare di Intra (inglobata nell’istituto di Montebelluna) era la «banca di casa», sono 6.620 su 160 mila abitanti. Con la decisione di lunedì del nuovo cda di Veneto Banca di fissare la forchetta di prezzo, in vista della quotazione in Borsa, tra dieci e cinquanta centesimi tutti hanno avuto conferma di aver buttato al vento i loro soldi. La notizia non ha colto di sorpresa: rabbia, frustrazione, preoccupazione accompagnavano almeno da dicembre, quando il valore era crollato.
«Io come altri tre anni fa sono stato contattato da funzionari della banca che mi invitavano ad acquistare azioni in associazione a obbligazioni, con un tasso favorevole del 3,5-4%; le obbligazioni le ho poi cedute, mi sono rimaste azioni per un valore di 40 mila che ho perso.
La gente davvero non si aspettava che venisse infranto un rapporto di fiducia» dice Marco Preioni, avvocato ed ex senatore ossolano. Lui per tentare la strada della rivendicazione delle proprie ragioni ha aderito all’associazione «Piccoli azionisti di Veneto Banca», che punta a far partire azioni di responsabilità. «Visto quanto è precipitato il valore, una falla nel sistema di controllo deve esserci stato». Già presidente dell’Unione consumatori ossolana, Militello la sua causa la segue da sé. «Anch’io rientro in quelli che hanno preso la fregatura: qualche migliaio di euro investiti in obbligazioni vendute come remunerative e poi, con una clausola prevista con l’emissione, senza consenso dei risparmiatori trasformate in azioni interne. Io sto analizzando i bilanci della banca per trovare il punto debole su cui fondare un’azione penale. A chi mi chiede cosa fare, consiglio di rivolgersi a un legale. Veneto Banca pare propensa ad accettare mediazioni per evitare le penali che determinerebbe il giudice» aggiunge Militello. Per Angelo Sacco, professionista cusiano, in gioco ci sono 50 mila euro di «tesoretto» lasciato dai genitori per i momenti difficili. «E io mi sono trovata a dover comprare azioni per 12 mila euro quando ho chiesto il mutuo per lo studio» commenta l’avvocato Loredana Brizio, che nell’elenco è insieme a parecchi colleghi. "
Sono tornata a rileggere la mail con la lettera ai soci inviataci ad aprile.Tante belle parole che sono finite come abbiamo visto nei giorni scorsi
Ieri ho parlato con due bidonati come me e tanti altri Uno ha tolto i soldi dal conto corrente, l'altro si è rassegnato e aspetta, tanto ha già perso così tanto che....
Che fare ? Io vorrei sapere come si fa a contattare l'associazione Piccoli azionisti di Veneto Banca e non pensare al peggio Per esempio ai soldi che sono sul bancomat e che potrebbero sparire pure quelli, come hanno già pensato altri prima di me !!!!