mercoledì 25 novembre 2020

Zona Rossa. Giornate calde

 Dal 6 di novembre siamo di nuovo in zona rossa ma speriamo di passare presto in zona arancione. Io non riesco a lavorare online con i miei alunni, soprattutto con quelli di terza . A scuola sono abituata a lavorare con la LIM , ad avere un contatto visivo con i ragazzi , a comunicare con loro e in videolezione non è proprio la stessa cosa. Spesso ci sono problemi di connessione, microfoni che non funzionano, telecamere che non si aprono.... E i compiti dati online che non sempre si riesce ad aprire o a rispedire. Difficoltà non indifferenti, per loro e per me. Sarò anche tecnologica, come mi dicono le colleghe, ma ogni tanto perdo proprio la pazienza quando mi salta la connessione o non riesco a mettere un incontro su calendar o non si apre il tablet e il portatile si impalla. 

Questa poi è la settimana dei consigli di classe. Tre lunedì e tre venerdì, tre ore davanti al computer. E il verbale da scrivere perchè sono coordinatore di classe, le relazioni da preparare prima del 30, che faccio sempre all'ultimo momento.

Ma fuori splende il sole. Giornate calde per la stagione. Si sta bene all'aperto . 

Oggi non avevo tempo ma sono rimasta seduta in poltrona con la finestra aperta a prendere il sole per più di mezz'ora dopo pranzo. E appena posso mi troverò un altro pomeriggio per una passeggiata come si deve. Settimana scorsa sono andata con la mia amica d'infanzia e con sua sorella a santa Rita e a San Fermo. Erano anni che non salivo piu fin lassù, da dove si vede tutta la città ed il lago e le montagne intorno. È bello vivere qui . Con o senza mascherina anti coronavirus !

Nisa

Lunedì mattina ero a casa perchè avevo due video lezioni con i ragazzi di seconda e terza e nessuna ora in classe a scuola. Ma dovevo fare delle commissioni veloci e sono uscita. Sono andata ad Omegna a piedi. La mask sul viso, perchè non voglio prendermi quell'accidente di virus che imperversa ancora, e una bella camminata, che fa bene alla salute. Andava tutto bene, c'era il sole e in un quarto d'ora ero in centro.

Ma quando sono arrivata al semaforo ed ho guardato, come faccio sempre, le carte di chi è morto mi è venuto un accidente.

 Nisa, che conoscevo dai tempi dell'università, quando lei andava a Milano ed io a Torino, e viaggiavamo in treno, divertendoci un sacco, perchè eravamo giovani, allegre e comunicative e ci piaceva tanto chiacchierare. Nisa, che come me insegnava inglese, io alle medie e lei alle superiori, al corso sulla moda, e piaceva tanto alle mie ex alunne perchè le capiva e le seguiva come tanto spesso le avevo seguite io. Nisa, con cui per anni sono andata in gita insieme a Lino, a Martina ed agli amici dell'università della terza età. E anche se ormai non eravamo più giovani ci divertivamo sempre

Nisa se ne è andata anche lei. A 68 anni. All'improvviso.

Con il covid e il lungo lockdown e con mia mamma con cui ho passato una lunga bellissima estate senza quasi mai lasciarla, non ci eravamo più viste, ma mai avrei immaginato che se ne andasse così presto

La vita riserva delle sorprese spesso , alcune molto piacevoli, altre molto brutte, purtroppo. Spero che Nisa continui anche in cielo a ridere, a sorridere, a divertirsi, con la sua lunga treccia bionda ed il suo humor vivace e contagioso. Ciao amica di tanti anni. 


Una panchina rossa

 Oggi è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. Anche a Omegna sul lungolago da poco tempo c'è una panchina rossa. È stata dipinta dagli studenti delle superiori. Per ricordare tutte le donne uccise. E sono tante purtoppo. Ancora troppe per una società dove la parità dei sessi dovrebbe essere fondamentale


Ellebori

 

Due settimane fa sono passata dal fiorista ed ho acquistato i primi ellebori di stagione. Sono dei fiori invernali bellissimi. E mi sono sempre piaciuti, anche se il loro rizoma è velenoso e bisogna fare attenzione quando si trapiantano.
Ma questo novembre così caldo ed anomalo ha già fatto fiorire anche quelli che sono in giardino. Sono in mezzo all'erba ancora folta dell'estate ma appena troverò il tempo andrò a  ripulire tutto e saranno loro i protagonisti del Natale

domenica 4 ottobre 2020

Ottobre 2020

 Ottobre è iniziato con il freddo e le piogge, dopo un settembre caldo e bellissimo.

Venerdì notte sono rimasta sveglia a lungo mentre mia mamma dormiva serena accanto a me perchè la pioggia violenta ed incessante ed il forte vento mi hanno messo ansia. In effetti ieri mattina le notizie del Vco e del resto del Piemonte erano sconfortanti. Danni e disastri un po' ovunque, anche qui a Omegna.

E poi ieri dopo le cinque mia mamma ha cominciato a respirare con una certa fatica...ho chiamato la sua adorata tata, che al sabato pomeriggio è di riposo, e le abbiamo tenuto compagnia. 

Pian piano si è ripresa, ha fatto un bel sospiro come se provasse sollievo e ci ha stretto la mano, non con la sua solita forza, ma abbastanza da non allarmarci

E poi ci ha lasciate .... se ne è andata nel sonno serena 

Come sua mamma, tanti anni fa, se ne è andata di sabato, nel suo letto

Ora sarà in cielo con tutte le persone che amava e di cui parlava ancora spesso e non dovrà affrontare un autunno ed un altro inverno, che la obbligavano a stare chiusa in casa, avvolta in un mucchio di coperte perchè sentiva tanto freddo, lei che adorava il caldo e starsene all'aperto

Io dovrò riabituarmi a vivere con altri ritmi perchè in questi ultimi 5 anni sono sempre vissuta con lei e per lei, ma troverò tante cose da fare per non essere troppo sola senza di lei

Ha ripreso a piovere 

Speriamo che cessi presto e che non faccia altri danni 

Mia mamma

 Mia mamma mi ha lasciata ieri sera alle 7. Era nel suo nuovo letto, portato martedì della scorsa settimana, che le era piaciuto tanto e dove dormiva lunghe notti tranquille.

Se ne è andata serena nel sonno eterno con i suoi 96 anni e 6 mesi. Una lunga vita e una presenza fondamentale anche ora che era anziana e non poteva più camminare.  

Senza di lei la casa è vuota. 

Ciao mamma . Un bacio e un abbraccio ❤ 



martedì 2 giugno 2020

Musica Musica Musica

Stavo cercando due canzoni da inserire nelle piattaforme dei miei alunni perché a fine anno, di solito l'ultimo giorno di scuola, faccio ascoltare la musica e faccio cantare canzoni famose
Ne ho trovate alcune veramente belle che spesso mi hanno accompagnato  quando ero giovane ma anche recentemente e i video di Youtube le rendono ancora più belle
Quale vi piace di più ?
Le conoscevate già ?

lunedì 4 maggio 2020

Mangiare ai tempi del coronavirus

Oggi 4 Maggio siamo passati nella fase 2 della pandemia. È  finita la quarantena obbligatoria con l'obbligo  di  stare tutti a casa. I metalmeccanici sono tornati a lavorare. Si può  uscire ed andare fuori dalla propria  città. Con le mascherine ancora, ma la vita  dovrebbe  a poco a poco tornare ad una parvenza di normalità.  Per me nulla è  cambiato.  Ho usato il computer per inserire i compiti della settimana  nelle piattaforme  delle mie classi. Ho registrato un video per le mie due terze con l'argomento  di civiltà,  gli USA. E poi ho preparato  da mangiare.
Mia mamma non vuole mangiare nulla di macinato o di frullato. Le preparo tutto a piccoli pezzi, cotto a lungo, e successivamente schiacciato bene  con una forchetta perché  mangia ancora da sola e non deve ingoiare cibo che può  soffocarla. 
Oggi ho preparato  la minestra di verdura, con carote, patate, porro e due foglie di verza. Di solito aggiungo anche dei pezzetti di zucca ed una manciata di lenticchie o di piselli. Ma erano finiti ed ho aggiunto un pezzetto di petto di pollo. Quando è  stato  tutto  ben cotto, ho schiacciato i pezzetti di pollo prima e le verdure poi ed ho aggiunto una bella manciata di formaggio  grana


E dopo ho messo insieme  la macedonia di ieri, con pera banana pesca e fragole, con il gelato rimasto al fiordilatte.

Un pranzo veloce ma gustoso. Dopo mia mamma  è  andata  in poltrona  a dormire, sazia e felice
Nelle scorse settimane ho preparato  anche la marmellata con le fragole fresche, prima, e con i lamponi e i mirtilli. 
Ho sterilizzato bene dei vasetti di vetro con l'acqua  bollente. Poi ho tagliato a pezzetti le fragole lavate e pulite, le ho messe in una pentola larga e bassa con dello zucchero  di canna, qualche goccia di limone ed un pizzico d'acqua . Ho fatto cuocere il tutto a fuoco basso. Quando si è  rappreso, ho messo nel  vaso, ho chiuso ermeticamente ed ho lasciato raffreddare. Al termine ho ritirato in frigo



Un' altra prelibatezza che mia mamma mangia tutti i giorni è  il budino. Alla vaniglia, al crème caramel, al cioccolato. Da mischiare per merenda con la composta di mele, che ho fatto cuocere con un pizzico di cannella e zucchero di canna e tanta acqua. Acqua che si consuma a poco a poco sul fuoco moderato fino a consumarsi tutta. Così  le mele si disfano da sole e diventano una composta perfetta.


lunedì 27 aprile 2020

Regalo un Libro

Stamattina  ho risistemato una cassetta  della frutta che avevo dipinto ed appeso alcuni anni fa sotto il portico. Le ho messo sopra un cellophane antipioggia ed un cartello dentro
Con scritto : TI REGALO UN LIBRO quando lo hai letto REGALALO anche tu
Ho appeso il tutto al cancello con dentro uno dei miei libri 
Un'ora  dopo era già  stato preso dalla ragazza che mi porta la spesa a casa..
Era un libro di Carlo Lucarelli, la donna del martedì  

Venerdì  1^ Maggio : la mia idea di regalare un libro a chi passa davanti al mio cancello ha avuto successo.  I miei libri se ne sono andati tutti, alcuni in mani conosciute che mi hanno ringraziata, altri in mani anonime che li hanno tolti dalla cassetta entro la serata.
E stamattina  ho trovato una sorpresa. Invece della cassetta vuota a cui aggiungere nuovi libri, la cassetta ne conteneva altri due, lasciati da una mano sconosciuta che ha scritto un delizioso bigliettino " Bellissima  idea. Grazie! 😊" 

 Grazie a te, che hai preso e a tua volta hai regalato. Leggere è  da sempre una mia grande  passione e nei libri ho sempre trovato il mondo affascinante di chi sa scrivere, raccontare, inventare, costruire storie amori avventure  e personaggi indimenticabili, che per un pochino  ti allontanano dal mondo reale, dalla stanchezza  di una giornata noiosa o  difficile, da tutto ciò  che è  il quotidiano tran tran .... 

giovedì 23 aprile 2020

25 aprile Resistenza

Sabato è il 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo. Tutte le celebrazioni saranno on line quest'anno. La Casa della Resistenza di Fondotoce ha organizzato, online,un vasto programma
Basta cliccare qui per leggere l'articolo con tutto il programma.
Sono passati 75 anni da quel giorno  ma mia mamma, che spesso ormai dimentica tante cose e in certi momenti chiede chi sei, perché a 96 anni la memoria è ballerina, ancora spesso parla della guerra
Una guerra per lei dolorosa perché hs vissuto in prima persona tanti orrori che anche qui sono accaduti, purtroppo.
Lavorava alla Cobianchi, la ferriera che ora non c'è più, era impiegata e negli uffici doveva convivere con i fascisti che avevano lì il presidio.
C'era anche un ufficiale SS tedesco, un altoatesino giovanissimo di cui aveva un sacro terrore perché disumano, come lo definisce lei.
E poi di notte andava in ospedale, il vecchio ospedale di Omegna, usato attualmente per la sanità e per uffici, con le suore nelle cantine a curare i partigiani feriti. Aveva frequentato dei corsi a Novara ed aveva un diploma, rosicchiato anni dopo dai topi che in solaio erano entrati silenziosi ed affamati.
Un rischio grave per lei e per le suore perché sopra erano ricoverati i fascisti feriti.
Per anni quando incontravamo il Dario Cola, lui ricordava sempre l'aiuto prezioso dell'amica Ada. E il Bortolo Consoli veniva spesso a casa a trovarla. Io posseggo ancora alcuni libri che mi ha regalato pochi anni prima di morire, un dono prezioso per me che nel corso degli anni ho creato una vasta collezione  di libri sulla guerra e soprattutto  sui sopravvissuti e le loro esperienze nei campi di concentramento  e di sterminio 
Dopo la sanguinosa battaglia di Gravellona, è salita a Chesio in Valle Strona con la sua amica Luisanna, di Gravellona, ed altre donne mandate da don Annichini, a curare i feriti partigiani. Un massacro di sangue che non ha mai dimenticato. Ne parlava spesso fino a pochi anni fa. Lei è tornata a casa il giorno dopo, con la macchina della volante rossa ed il dottor Balconi, perché non voleva che ci fossero rappresaglie sui genitori, in particolare su mio nonno Filippo, che era il responsabile della manutenzione dei forni della Cobianchi e parlava il tedesco, essendo stato a lavorare in Germania prima della prima guerra mondiale, e che , quando c'erano guasti in fabbrica o problemi ai forni, doveva restare anche con il coprifuoco per poi essere riaccompagnato a casa da due anziani soldati tedeschi della Werchmat, di servizio in fabbrica. Quando rientrava a notte fonda mia nonna Maria, rimasta ore in apprensione, li sentiva fin da quando erano nella futura via Bariselli / nome dato alla via di Crusinallo dopo la guerra a ricordo dei partigiani fratelli Bariselli assassinati dai fascisti/ perché cantavano tutti e tre in tedesco....
La sua amica Luisanna che lavorava anche lei alla Cobianchi,  rimase invece a Chesio ed accompagnò i partigiani sopravvissuti in Ossola attraverso le montagne e poi in Svizzera e rientrò a casa solo nel maggio 45.
Un altro ricordo molto doloroso per mia mamma fu l'episodio della fucilazione dei tre partigiani sul Largo Cobianchi perché quando li portarono in obitorio in ospedale lei era lì con una delle suore e riconobbe subito uno dei tre, un suo coetaneo compagno di scuola. Ha sempre detto che per lei era ancora vivo mentre la suora ha continuato a dirle che era già deceduto, ma che erano i nervi che lo facevano sussultare, visto la sua giovane età 
E ancora adesso ogni tanto si sveglia di notte urlando per una pistola. La pistola che un giovane fascista ubriaco le ha puntato adosso vicino al ponte sullo Strona, mentre andava al lavoro un mattino d'inverno, perché aveva ai piedi degli scarponcini robusti e comodi. Il fascista ha continuato a puntarle addosso la pistola dicendole che era di sicuro amica dei partigiani con quegli scarponcini lì... in effetti era nevicato tanto quell'inverno e mio nonno le aveva procurato scarpe solide per andare al lavoro a piedi !
Sono stati anni molto difficili quelli della guerra anche qui e sono morti tanti giovani che hanno dato la vita per la libertà su in montagna.  Ed altri sono rimasti feriti conservando su di sé ed in sé ferite profonde
Come l'amico d'infanzia di mia mamma, che per anni è vissuto qui vicino a noi, l'Ivano, ed è mancato un paio di anni fa anziano e con ancora una pallottola fascista a pochi millimetri dal cuore, a ricordargli per sempre la battaglia fatta in Valle Strona, quando furono attaccati dalle truppe fasciste ed SS, provenienti dalla Val Sesia. Feroci e ben equipaggiati e preposti all'assassinio dei giovani partigiani italiani.
Mia mamma ha sempre parlato della guerra in casa e per anni siamo andate a Crusinallo il mattino del 25 Aprile al cimitero di Crusinallo ad ascoltare la messa, ma non è mai entrata in politica e mai nessuno è venuto a chiederle un ricordo....
Hanno pubblicato recentemente libri  di chi ha fatto il partigiano ... andando in Svizzera il prima possibile
Quando le ho acquistato quel libro e lo ha letto, si è infuriata tremendamente perché quel signore aveva scritto che le donne che erano salite a Chesio erano " scappate" via ed erano tornate subito a Omegna !!!
Se lo avesse avuto sottomano sicuramente avrebbe passato un gran brutto quarto d'ora perché per giorni ha conrinuato a borbottare che lei aveva rischiato la pelle e i miei nonni avevano rischiato di farsi bruciare la casa per essere andata a curare i partigiani per due anni e passa e guarda un po'" quell'asino" cosa era andato a scrivere. Era tra l'altro rimasta solo lei di quelle donne perché né la Luna né la Teresita né le altre quattro o cinque, più anziane, erano morte, come non c'era  più  neppure la signora Pina Rizzoni di Cireggio, che sapeva tutto di loro.
Ed era già morto anche mio papà che lei aveva sposato nel 1951.
Mio papà era un IMI , un internato militare italuano, uno schiavo di Hitler, uno dei soldati che dopo l'otto settembre  1943, fu preso dai nazisti e mandato in campo di concentramento. Si è sempre rifiutato di firmare e di ritornare in Italia nelle milizie fasciste. Anche se con tanti anni di ritardo e anche quando molti di loro erano ormai morti, sono stati riconosciuti finalmente come resistenti al Fascismo.
Di lui mi restano le medaglie e l'attestato ricevuto dal Presidente Pertini e dal ministro Spadolini per essersi opposto al Fascismo ed aver patito tutti gli orrori dei campi di concentramento nazisti, dalla Polonia delle miniere di Bialistock, Buslau e Breslau, a Gorlitz in Germania, a Torgau, dove di là  dai reticolato vedeva altri uomini mal ridotti peggio di lui con delle lercie casacche a righe,  e ad un lungo percorso di campi e sotto campi negli ultimi mesi della guerra, quando i nazisti si ritiravano, fino alla liberazione da parte di un contingente canadese vicino al mare del nord nel maggio 45.
È ritornato a casa in Val di Susa nel settembre 45 quando ormai sua mamma e le sue due sorelle disperavano di rivederlo vivo.
Ha conservato per tutta la vita le cicatrici delle schegge prese durante un bombardamento ad un campo da parte degli alleati e i segni dei morsi di un cane, usato dai nazisti per recuperare i prigionieri scappati dalle baracche di legno durante un altro bombardamento, sul polso sinistro. Incubi che ha cercato di seppellire in una vita normale e teanquilla divisa tra il lavoro la famiglia e la passione per lo sci, ma che ogni tanto riaffioravano, in particolare nell'ultimo periodo in cui ammalato e grave è tornato a ricordare orrori che aveva sepolto nella mente per anni.
Chi è  vissuto con queste persone sopravissute a tante brutalità, mia mamma, mio papa,  mia nonna, che quando al giovedì  andava al mercato fu più  volte rastrellata dai fascisti e portata alle scuole do Omegna, dove io ho passato buona parte della mia vita lavorativa, in ostaggio, non può  che festeggiare sempre e comunque il 25 aprile. E sabato alle 15, come ha chiesto l' Anpi, canterò insieme con lei Bella Ciao, che spesso cantiamo anche la sera prima di addormentarci. Per non dimenticare che la nostra libertà è  nata grazie ai sacrifici di tutti loro.

mercoledì 22 aprile 2020

Dance and gym

Stamattina  sono  uscita molto velocemente  per andare in banca poi ho trascorso ore seduta al computer con ... bsmart classroom , la piattaforma deascuola
Questa sera mi verrebbe voglia di ballare saltare fare ginnastica. ..
Visto che non posso perché  mia mamma  era stanca e quindi dorme già,  mi sono vista un video dei Peanuts molto divertente
Cliccate anche voi sulla parola video e....
E se vedete invece questo altro video esilarante vi divertirete ancora di più
Chi ha la mia età  o qualche hanno in più  lo ha sicuramente  ballato da giovane e si è  divertito tantissimo perché  allora non avevamo mal di schiena e neppure un coronavirus da incubo che ci pesa addosso come un macigno per la paura di prenderlo ogni volta che usciamo ...
Io che viaggiavo sempre in autobus e a piedi ed ero abituata a parlare con tante persone  conosciute, devo restare in casa o al massimo  sul balcone e in giardino 
Passano pochissime persone, spesso sconosciute,  che hanno un cane al guinzaglio di solito, o sono in coppia ma non vicine, tutte di fretta, tutte silenziose....
Un mondo nuovo, triste in fondo,  che spero finisca al più  presto 
Perché voglio tornare ad uscire, libera di fermarmi a scambiare due parole, a guardare le vetrine dei negozi, ad andare a fare un giro in centro, a mangiare un gelato in riva al lago, ad andare a. ..Orta con il battello che parte da Omegna e viaggia in mezzo al lago, con un panorama  meraviglioso  intorno
E poi a Orta, girare per le stradine antiche di questo  borgo bellissimo ed unico, e andare sull'isola di San Giulio, magica e silenziosa quando non ci sono troppi  turisti, e suonare al convento delle suore di clausura per fare qualche acquisto dei loro prodotti o dei loro libri
Tornare alla normalità  è soprattutto questo, sono le cose quotidiane che si facevano fino a febbraio 
Stringere la mano ad una persona amica, baciare chi incontravi come facevamo da sempre noi italiani, viaggiare per strada senza pensare che chi stavamo sfiorando  poteva essere ammalato, o positivo, o pericoloso perché portatore asintomatico di un maledetto infinitesimale virus anacronistico che se ti attacca ti distrugge 
E se sopravvivi , cosa ti potrà  succedere ancora, visto che non esiste neppure un vaccino, e non si sa chi e quando e dove ci permetterà di provarlo e di vedere se funziona?
Va beh, meglio non pensarci e ... dance with Let'sTwist Again 😄😄😄 😍
Buona notte a tutti
E grazie ad Adriana che mi ha inviato il secondo video
Post scriptum: dopo aver scritto  questo post ho letto come tutte le sere le notizie dei giornali online ed ho trovato questo articolo, veramente interessante ma .... da brivido

sabato 11 aprile 2020

Le Mascherine del Comune

Stamattina  sono passati due volontari  della Protezione Civile e hanno lasciato nelle case di chi ha compiuto  65 anni una mascherina, inserita in una busta bianca, con una lettera del Sindaco di Omegna  Marchioni e dell'assessore  Corbetta 
Io ho compiuto gli anni lunedì,  6 aprile, e quindi sono una novella  sessantacinquenne, avente diritto all'omaggio comunale
Una bella  iniziativa utile e decisamente gradita
Un grazie di cuore 😚💕





venerdì 10 aprile 2020

Venerdì santo

" Dall'ora sesta fino all'ora  nona si stesero le tenebre su tutta la terra. E verso l'ora nona Gesù  gridò  ad alta voce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? " Matteo 27, 45-46
Oggi è il venerdì santo e come tutti gli anni ho riletto le pagine del Vangelo di Matteo. È  quello che mi è  sempre piaciuto  di più e in special modo mi piacciono i versetti sopra citati
Tra l'ora sesta, mezzogiorno,  e l'ora nona, le 15, su Gerusalemme  e dintorni tutto divenne buio, le tenebre si stesero.  E la voce di Gesù divenne un grido. La sua esclamazione ci fa capire quanto profonda fosse l'amarezza della sua agonia...Era il Figlio di Dio ma era anche un uomo, tradito da uno dei suoi discepoli e condannato alla crocifissione, un atto crudele e barbaro.
Secondo i calcoli più  probabili Gesù  morì il 7 aprile del 780 dalla fondazione di Roma, all'età di circa 33 anni 

Si avvicina  il giorno di Pasqua . Una Pasqua anomala e diversa. Molti italiani sono ancora ricoverati in terapia intensiva, altri sono a casa in quarantena o sono appena guariti dal coronavirus.  Tante famiglie sono separate e non potranno passare insieme una giornata  di festa felice. 
Le ansie per la pandemia è le ansie per un futuro che non sappiamo quando tornerà nella normalità e che cosa ci riserverà peseranno sicuramente su molti di noi....
Anche noi come Gesù  grideremo Dio mio, ci hai abbandonato?....







domenica 5 aprile 2020

La colomba della pace

La colomba della Pace è passata di qui oggi 5 Aprile 2020
un grazie a Pierpaolo per avermela inviata

Tuteliamo i nostri animali domestici

Da un articolo trovato su La Zampa . it, ne La Stampa online, il giornale di Torino
" Coronavirus, l’Istituto superiore della Sanità: “Meglio isolare cani e gatti dai proprietari infetti”. L’Enpa: “E’ una prudenza”. Lav: “Bene, gli animali vanno tutelati”

«Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di Sars-CoV-2». 
Questo è un fatto che fin dall’inizio della diffusione del coronavirus negli esseri umani, e anche dopo i quattro casi il mondo scientifico e l’Organizzazione Mondiale della Salute continua a ribadire: non ci sono prove che gli animali domestici, cani e gatti in particolar modo, possano essere un veicolo attivo di diffusione del virus. 
Questo vuol dire che i nostri quattrozampe allo stato attuale possono al massimo essere alla stregua di un qualsiasi elemento inanimato, come potrebbe essere un cellulare, una ciabatta, una stretta di mano.
 Se il virus si deposita su questi oggetti e noi li tocchiamo, allora in quel senso possono essere veicolo di contaminazione. 
Il “problema” si risolve facilmente, seguendo le normali norme igieniche:
dopo averli accarezzati, aver tocccato la lettiera o la ciotola del cibo, bisogna lavarsi bene le mani ed evitare di portarle alla bocca.
 Pulire loro le zampe e il pelo dopo averli portati a passeggio usando le salviette adatte (e non candeggina come qualche sconsiderato ha suggerito in tv), evitare di baciarli.
 Norme igieniche che dovrebbero valere in periodi normali, anche senza il coronavirus."
Mi sono chiesta proprio in questi giorni cosa succede ad un animale domestico se i suoi proprietari finiscono in ospedale. Per i figli minorenni di positivi ricoverati si sono attivati ed aperti, in alcune grandi città, degli ostelli per poterli ospitare. Ma per cani , gatti , uccelli ...?

Contenimento e restrizioni

Ieri mattina se si apriva il motore di ricerca Google Chrome in alto si trovava un delizioso didle, con la parola google e i disegnini delle note musicali ed altro, Se si cliccava sopra si apriva la pagina con tutte le notizie sulla situazione italiana e mondiale del coronavirus. Indicazioni igieniche e link a video in inglese, bellissimi ma agghiaccianti, su ciò che il covid 19 fa ai nostri polmoni
Ieri sera invece sul quotidiano  online Lastampa ho letto che le morti degli Italiani sono diminuite ma che purtroppo i positivi al virus sono aumentati rispetto al 31 marzo . Gli Italiani ancora in giro sono troppi. Bisogna stare a casa. Ma, notizia dell'ultima ora di oggi Domenica delle Palme, si sono registrati numerosi avvistamenti sulle autostrade di auto lombarde e piemontesi dirette al mare...
Da domani invece si dovrà uscire obbligatoriamente  con le mascherine e si dovrà  proteggere il viso. 
Secondo la mia opinione personale,  ora che le mascherine si trovano in vendita un po' ovunque, dalla farmacia alla rivendita dei giornali di Barbara, in piazza Beltrami, sarebbe veramente  opportuno  e necessario che tutti si mettessero una mascherina  e dei guanti quando vanno al supermercato 
Mercoledì mattina, dopo tre settimane, sono andata a Omegna. Da Crusinallo passando per la zona industriale, deserta, delle fabbriche conosciute nel mondo intero, Lagostina, Alessi logistica, Ruffoni ed ex Faro giocattoli, ed attraversando il ponte sullo Strona, sono arrivata a piedi in centro in fretta. Di solito questo percorso lo facevo giornalmente in autobus per andare al lavoro a scuola, ma ora, anche se gli autobus viaggiano comunque, pur con gli orari festivi, preferisco non rischiare. 
Al supermercato  Coop c'era la coda: tutti in fila con i carrelli in mano e tutti ammucchiati uno dietro all'altro... Io ho mantenuto le debite distanze da una signora davanti a me senza guanti e senza maschera e la signora dietro a me, pure lei con la mascherina sul viso, è  stata un bel po' lontana da me, oltre il metro consigliato.
Ci faceva entrare una guardia del servizio d'ordine, ma pure lui aveva solo mascherina e niente guanti, ho notato. Io mi sono pure presa i guanti trasparenti all'entrata anche se avevo già i miei verdi, all'aloe, perché sono allergica a quelli bianchi che si adoperano di solito. Secondo me quel giorno all' interno vi erano troppe persone a fare la spesa e non mi è  piaciuto. ..Ho invece saputo che quello stesso giorno chi si è  recato a Crusinallo al supermercato  Tigros ha trovato all'entrata  un incaricato che obbligava tutti quanti a farsi provare la febbre. Molto meglio quello che il rischio di un contagio da un positivo che magari non sa di esserlo e che ti regala un sars-covid 19 di cui ne faresti decisamente  a meno!!!!
A tal proposito,  ho letto su LaStampa vco e su Azzurranews, online, delle polemiche nate tra la maggioranza  è la minoranza politica del Comune di Omegna per il fatto che è  stato permesso giovedì di fare il mercato in riva al lago con solo dodici banchi di alimentari. 
Beh, la gente è  stata poca, ma secondo me, è  meglio andare a fare la spesa al mercato all'aperto che in un supermercato troppo affollato dove le distanze sono un optional....
E non mi meraviglio del fatto che in facebook, in Sei di Omegna se..., si sono scritti insulti di ogni genere alla Giunta comunale per tale decisione. Io non ho mai voluto iscrivermi  in facebook e mai mi iscriverei per nessun motivo, ma so, perché  mi è  stato riferito da più  parti,  e non solo da alcune colleghe, che in Sei di Omegna se..., sono state scritte  cose pesanti anche sulla scuola media e su noi insegnanti, all'inizio della chiusura delle scuole, dopo le vacanze di carnevale... Non so chi sia l'amministratore di tale pagina ma forse dovrebbe in qualche caso moderare ed intervenire quando chi scrive esagera o arriva al punto di rischiare ...una bella denuncia per diffamazione, visto i contenuti dei commenti .... !!!
Io preferirei mille volte di più  essere in classe a lavorare a tu per tu con i miei ragazzi e ragazze perché  da casa ho un contatto  freddo e troppo a distanza. E tra videochiamate con i colleghi e tentativi nuovi e non sempre abbastanza efficaci di preparare i compiti e le lezioni per sei classi di inglese, io resto al computer o al tablet per ore ed ore. Per non parlare del cellulare e di Whatsapp, dove i messaggi dei docenti in sei consigli di classe, dell'animatore digitale o del dirigente e della segreteria sono sempre numerosi....in qualche caso anche troppi.
Il tempo che prima avevo da dedicare a mia mamma, 96 anni vispi ed impegnativi perché non più  autonoma, si sono ridotti al lumicino in questi ultimi giorni. Ma come per ogni weekend da tre anni a questa parte, ho staccato da tutto e mi sono preoccupata solo di lei...che ha tutti i diritti  di reclamare la mia presenza quando ha fame o sete ed io sono ancora alle prese con bsmart,  con screencast-o-matic, con le foto da convertire in pdf, con Edmodo o con Argo, con questo o con quello... Che fatica !
Good Sunday all you. Buona domenica  delle Palme, anche se le messe saranno solo in streaming in TV. 


venerdì 27 marzo 2020

Anziani

Ieri sera come sempre ho spento il cellulare con Internet e Whatsapp. Stamattina appena riacceso, sono stata sommersa da una marea di messaggi, dei consigli di classe e di colleghe con cui comunico in privato. Tutti i messaggi annunciavano la morte della mamma del nostro dirigente scolastico.
Era una signora molto anziana, anche lei, che io ho conosciuto quando ero piccola, perché qui ai tempi non eravamo così tanti e ci si conosceva tutti, chi per un motivo chi per un altro.
Anche a lei questa sera, quando mia mamma ed io, come è abitudine, diremo le preghiere, manderemo un saluto ed un pensiero. Perché ogni sera noi due diciamo la preghiera per tutte le persone che abbiamo conosciuto e che ora sono lassù, in cielo...  
Con la speranza che siano felici e serene e che si siano ritrovate per stare insieme e farsi compagnia
E' un periodo particolare e molto triste in Italia per tante, troppe persone, che vedono i loro cari andarsene nel silenzio e nella solitudine di una stanza di ospedale senza poterli abbracciare e dare loro un conforto, solo con una video chiamata e forse neppure quella.
Ma penso sia  ugualmente triste per i familiari di chi è anziano e se ne è andato nel proprio letto con il conforto di figli e nipoti perché non si possono celebrare i funerali e non li si può accompagnare al cimitero per un ultimo viaggio insieme...
Oggi invece per me è una giornata molto speciale. La mia mamma compie 96 anni. In salute e consapevole di aver raggiunto un'età invidiabile. L'altro giorno le ho ricordato che eravamo vicinissime ad un altro compleanno e quando le ho chiesto se era contenta, mi ha risposto di sì ma che erano...troppi gli anni. 
Stamattina con gli auguri di Esperanza le sono arrivati anche dei fiori bellissimi e, via whatsapp ed email, gli auguri di mio cugino, della mia amica, di un mio alunno di seconda media, ed un pensiero bellissimo di Debora, la mia collega : la canzone di Claudio Villa Un amore così grande.
Quest'anno la pasticceria è obbligatoriamente chiusa, ma avremo comunque una torta per festeggiare. Semplice e casalinga ma altrettanto buona...spero!
Adesso si è addormentata in poltrona come tutte le mattine ma io ringrazio il cielo di averla ancora qui con me. Ho preso mille precauzioni ed ho evitato il più possibile di uscire per evitare di portare a casa virus o microbi vari e continuerò a farlo a lungo.

Buona giornata a tutti e tutte voi 
Mamma cantata da Andrea Bocelli

lunedì 16 marzo 2020

Viva l'Italia

Ringrazio Gerarda per questo  video così  commovente. ..

Noi siamo l'Italia

Ringrazio  Monica per questo  bellissimo video ....

Buona settimana

È iniziata un'altra settimana chiusa in casa.  Stamattina il WiFi ed i server di Edmodo ed Argo erano lenti e probabilmente  sovraccarichi: eravamo tutti connessi per consegnare  le attività  della  settimana ai nostri alunni!....
Oggi  pomeriggio  scendo a sistemare della legna in giardino perché non riesco più  a stare rinchiusa. Il mio senso civico, a differenza  di quello di altri che nel week end  sono passati  qui sotto alle finestre in gruppetti, senza cani, anche schiamazzando, giovani ma non solo, mi obbliga ad andare a fare le commissioni solo una volta alla settimana. 
Ma ho anche più tempo per cucinare, vedere la TV, leggere e comunicare via Whatsapp. E naturalmente  stare con mia mamma  che non capisce del tutto questa vacanza forzata e ogni tanto mi chiede se è  natale o pasqua, visto che non esco tutte le mattine alle sette e venticinque....
Buona settimana  a tutti e a tutte !

sabato 14 marzo 2020

Non abbandonate i vostri animali

In Azzurravconews c'è un messaggio del veterinario dottor Calligarich a non abbadonare i propri animali domestici
Il coronavirus non colpisce gli animali. Si trasmette solo tra gli umani e l'aumento di abbandoni di questo ultimo periodo è sconcertante
Gli animali di casa, visto che siamo obbligati a stare a casa, sono una ottima compagnia !

venerdì 13 marzo 2020

Mascherina di protezione Fai da Te

Ieri sera in YouTube ho seguito la costruzione  fai da te di una mascherina salva viso data da un farmacista .
Io ho provato a rifarla apportando qualche modifica. Ora vi spiego come ho fatto
Ho preso la carta da forno , ho misurato 26 cm di lunghezza ed ho tagliato .
Ho quindi piegato in due la carta per fare un rettangolo
Ho quindi piegato i due bordi insieme rivoltandoli in su pochi centimetri .
Ho quindi cominciato a piegare tutto il foglio a ventaglio, prima da un lato e poi dall'altro. 
A questo punto ho pareggiato bene i due lati esterni in modo da avere un rettangolo perfetto, tutto piegato a soffietto. Ho quindi preso un elastico lungo e, piegando a triangolo un lato del rettangolo, l'ho inserito nel triangolino laterale, pinzandolo.

Ho quindi aperto piano piano le pieghe del ventaglio ed ho creato la mascherina. Il doppio elastico serve per chi ha gli occhiali come me
Al posto di un elastico lungo se ne possono pinzare due piccoli, uno per angolo, da attaccare individualmente ad ogni orecchio... Al rientro da ogni uscita si butta tutto nell'immondizia e se ne prepara un'altra. Buon lavoro

giovedì 12 marzo 2020

Tutti a casa . Tutto chiuso

Anche oggi, come in un bollettino di guerra, sui giornali locali online si parla del coronavirus, di controlli, chiusure e degli ultimi dati su malati e ospedali
Le forze dell'ordine e i Vigili Urbani controllano che siano rispettati i limiti imposti  per gli spostamenti di assoluta necessità.
Sono stati chiusi tutti i negozi. eccetto gli alimentari, le farmacie, le edicole, i tabaccai e le banche,  ed i mercati settimanali. Oggi quindi nessun banco sarà messo sul lungolago di Omegna.
Sono state impedite anche le passeggiate in Val Grande dove i bivacchi non hanno servizi idonei e la permanenza nei rifugi dell'Ossola
Sono rinviate a Verbania la mostra sulle camelie e l'apertura dei Parchi e dei giardini, come Villa Taranto. A Omegna si stava lavorando per il Centenario della nascita di Gianni Rodari ma tutto è rinviato....
Nel VCO i contagi sono saliti a 20, 13 persone sono ricoverate e 260 sono attualmente a casa in osservazione
Ieri però a mezzogiorno a Novara e in tutte le chiese locali le campane sono suonate per essere " tutti uniti contro il virus" mentre il vescovo Brambilla era al Santuario di Re per affidare alla Vergine l'intera Diocesi.
Speriamo in bene e che un miracolo faccia si che questa situazione allucinante termini al più presto...
Ringrazio  Ago,  filo e...colori per la foto

mercoledì 11 marzo 2020

La vita al tempo del coronavirus

Sono secoli che non  scrivo  più  nei miei  blogs,  ma il lavoro ed una mamma alle soglie dei 96 anni che impegna completamente  la mia vita casalinga occupano tutto il mio tempo. Dai due giorni  di  vacanza  del carnevale  a febbraio però  tutto  è  cambiato. ..
Siamo rimasti  a casa con la scuola chiusa a causa di un virus, il sars-covid 19, e di giorno in giorno ci siamo ritrovati tutti quanti in zona rossa  con l'ordine  di restare chiusi in casa. 
In quaranta anni passati a scuola, e ormai alle soglie della meritata pensione, non mi era mai capitata una cosa simile. In questo  mondo  globalizzato dove tutti circolavano liberamente all'improvviso non si può  più  andare  da nessuna parte e si vive nella paura....
Io ho comunicato  con colleghe e colleghi via Whatsapp e con due classi direttamente  via Edmodo. Ho assegnato  attività  da svolgere  e in questi ultimi giorni  sto preparando nuove attività  e le correzioni  di quelle precedenti. 
Ma è un modo arido di lavorare perché  mi manca il contatto  diretto  e visivo con i ragazzi e le ragazze e la mia abitudine quotidiana ad usare la Lim in classe per fare lezione e svolgere tante attività  di inglese  di ascolto comprensione  e produzione.
Mai avrei immaginato di dover dire: " Che finisca al più  presto  questa emergenza perché  voglio tornare a scuola, nelle mie sei classi con tutti gli alunni a stretto contatto  con me"
Il silenzio di queste ultime giornate è  un silenzio assordante ed inusuale, interrotto  solo a tratti dall'abbaiare dei cani dei vicini, quando  passa qualcuno sulla strada con un altro cane al guinzaglio o quelli che corrono a piedi....
Pochi e sempre meno, comunque... sembra di vivere in una città  fantasma