domenica 12 febbraio 2012

Giorgio Bocca


Giorgio Bocca,. il grande giornalista e scrittore morto nel dicembre scorso a Milano, era nato a Cuneo il 28 agosto 1920
Come ha scritto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio alla famiglia, Bocca fu una "figura di spicco del movimento partigiano rimasto sempre coerente con quella sua fondamentale scelta di campo per la libertà e la democrazia. Dedicatosi subito al giornalismo di inchiesta e di battaglia civile, Giorgio Bocca ha scandagliato nel tempo la realtà del nostro Paese e le sue trasformazioni sociali con straordinaria intransigenza e combattività". " 
Bocca fu uno dei fondatori di Repubblica e uno dei giornalisti italiani più noti e importanti con una carriera più che cinquantennale e una vasta produzione saggistica, dall'attualità politica e dall'analisi socioeconomica all'approfondimento storico e storiografico. 
 Il suo trascorso di partigiano nelle file di Giustizia e Libertà lo aveva portato a studiare a lungo il periodo della Resistenza e del fascismo, mentre per  si  occupò in particolare di  Tangentopoli e dell'ascesa del movimento leghista.
A gennaio è uscito in libreria per Feltrinelli "Grazie no. 7 idee che non dobbiamo più accettare" , un testamento ideale insieme con gli ultimi articoli scritti per Repubblica e le ultime interviste rilasciate: "Tutti quelli che fanno il giornalismo lo fanno sperando di dire la verità: anche se è difficile, li esorto e li incoraggio a continuare su questa strada", - aprile 2008, Milano, premio Ilaria Alpi alla carriera - 
il presidente del Gruppo Espresso, Carlo De Benedetti, ha detto "Penso che i lettori di Repubblica e de l'Espresso ne sentiranno la mancanza; l'impegno civile che lui ci ha insegnato rimarrà una delle più profonde caratteristiche dei nostri giornali"
Mentre Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica, lo ha ricordato così: "Perdiamo molto con la scomparsa di Giorgio, perde il giornale, perde il Paese. E' stato un combattente di carattere, un uomo che non ha mai badato ad altro che a cercare la verità e quando era turpe, come spesso è, la denunciava senza badare a rischi o convenienze. Per quanto mi riguarda perdo un fratello maggiore e questo mi colpisce molto".

Nessun commento: