venerdì 27 dicembre 2013

Unici - Roberto Bolle

Ieri sera alle 21.10 su Rai2 è andata in onda una nuova puntata di “Unici”, un programma scritto e diretto da Giorgio Verdelli, dedicata alla star mondiale della danza Roberto Bolle che   ha raccontato la sua storia e il suo percorso artistico di ballerino di danza classica, étoile dei due mondi, alternando le parole dello stesso ballerino raccolte a New York e i filmati di sue celebri performance al Teatro alla Scala di Milano e alle Terme di Caracalla a Roma a quelle di  tanti volti noti nazionali e internazionali : Fiorello, Raffaella Carrà, Stefano Accorsi, Massimo Bernardini, Fabio Capello, Andrea Bocelli, Michael Stipe, fondatore e cantante dei REM, e i registi Baz Luhrman e Bob Wilson.
Roberto Bolle è nato a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria , il 26 marzo 1975 ed è entrato a soli dodici anni alla scuola di ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, dove fu notato da Rudolf Nureyev , che lo volle nel ruolo di Tadzio nell’opera Morte a Venezia. 
"Ballo da sempre, tutto qui. A 4 anni, il sabato sera, c’era Fantastico e io ballavo davanti al televisore. A 7, ho visto quello che stava imparando una compagna a scuola di danza, e ho chiesto di essere iscritto anche io. Il primo impatto non mi è piaciuto – ero abituato a muovermi liberamente e invece lì erano regole e schematismi – ma pian piano mi sono innamorato dei movimenti, della forma mentale. Oggi, nell’era dei talent, la danza va di moda anche tra i maschi, all’epoca ero solo, ma non ci sono stati con gli amici momenti di imbarazzo alla Billy Elliot, perché quello era un momento della mia giornata che non si intersecava con gli altri: andavo a scuola, andavo ai boy scout, andavo a ballare. "
Dal 1999 è  "Ambasciatore di buona volontà" per l'UNICEF per la quale partecipa a una serie numerosa e significativa di iniziative, fino ad arrivare, nell'estate 2006, all'importante viaggio nel Sud del Sudan per riportare testimonianza diretta della tragica situazione in cui versano le popolazioni del luogo. 
Dal 2007, inoltre,  collabora con il FAI - Fondo Ambiente Italiano e nel marzo 2009 è stato nominato "Young Global Leader 2009" dal World Economic Forum di Davos. Dopo tanti successi colti nei teatri di tutto il mondo,  nel 2012 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per i meriti acquisiti verso il Paese in campo culturale.
Dal 1996 si è intensificata anche la sua carriera internazionale. 
Ha danzato con il Royal Ballet, il Balletto Nazionale Canadese, il Balletto di Stoccarda, il Balletto Nazionale Finlandese, la Staatsoper di Berlino, il Teatro dell'Opera di Vienna, la Staatsoper di Dresda, Il Teatro dell'Opera di Monaco di Baviera, il Wiesbaden Festival, l'8° e il 9° Festival Internazionale di Balletto a Tokyo, il Tokyo Ballet, l'Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Firenze.
Nel giugno 2002, in occasione del Giubileo, ha danzato a Buckingham Palace al cospetto della Regina d'Inghilterra: l'evento è stato ripreso in diretta dalla BBC e trasmesso in tutti i paesi del Commonwealth.
Il 1° Aprile 2004 ha ballato al cospetto di Sua Santità Giovanni Paolo II sul sagrato di Piazza San Pietro, in occasione della giornata della Gioventù.
Nel 2008 ha portato con enorme successo il suo Gala "Roberto Bolle and Friends" in luoghi finora mai toccati dalla danza: il sagrato del Duomo di Milano e piazza Plebiscito di Napoli. 
Nel 2010 il Gala Roberto Bolle and Friends è arrivato in Piazza San Marco a Venezia e nel 2012  all'Arena di Verona, riunendo un pubblico di quasi 10 mila persone.
Roberto Bolle ha anche realizzato spettacoli eccezionali nella magica cornice del Colosseo di Roma, nella Valle dei Templi di Agrigento, nello spazio antistante il suggestivo Tempio della Concordia ed anche nella Certosa di Capri.
Dopo il clamoroso successo di pubblico e critica riscosso al suo esordio al Met di New York nel 2007, nel 2009 è entrato ufficialmente nella stagione del Metropolitan Opera House, dove si è esibito come Principal dell'ABT - American Ballet Theatre - interpretando i balletti: Il Lago dei Cigni, Sylvia, Romeo e Giulietta e Giselle. 
Una carriera eccezionale ed unica per un ballerino di danza classica italiano Molto interessante anche come persona, semplice, umile, riservato e gentile Ecco alcuni stralci di una sua intervista al settimanale Vanity Fair . it :
«Quando ho dato le dimissioni ( dal Teatro alla Scala di Milano dove era diventato primo ballerino a soli 21 anni ), tutti – familiari, amici – mi dicevano: “Ma sei sicuro? Dopo appena due anni da Primo ballerino, non te la puoi godere un attimo?”. Poteva andare male: niente copertura degli infortuni, niente tredicesima, sei solo tu e ogni volta devi dimostrare di essere all’altezza, perché a New York ti invitano oggi e magari domani non più. Tutte le aspettative su di te, la pressione emotiva pesantissima.
«Capisco Phelps quando dice: “Smetto di nuotare, voglio una vita normale”. Conosco la frustrazione di avere così poco tempo per le altre cose che ami – il cinema, una serata con gli amici –, di doverti allenare tutti i giorni della vita, perché a certi livelli di atletismo bastano due giorni di stop per accorgerti che hai perso terreno, e allora io un po’ di esercizi quotidiani li devo fare anche nell’unica pausa che mi prendo d’estate, altrimenti so già quanto sarà doloroso il rientro».
«Fuori dal palcoscenico, quando il teatro si svuota, inizia un’altra parte della mia vita, che non desidero mettere in mostra. È uno spazio esiguo ma vitale, perché è la sorgente da cui attingo energie preziose, indispensabili. All’artista e all’uomo».
La danza mi ha migliorato anche come persona. Ho sempre ballato meglio in scena che durante le prove perché il contatto con il pubblico e la “corazza” del personaggio mi permettono di lasciarmi andare, di vivere e comunicare emozioni, di non essere trattenuto e timido come per natura sono. È stato terapeutico, mi ha dato la possibilità di esprimere cose che ancora fatico a tirare fuori, ed è un lavoro in corso. Perché mi pesa dire di no o fare una critica, ho paura di ferire, e troppo spesso subisco in silenzio le situazioni a cui dovrei ribellarmi. E poi, in famiglia siamo abituati a un certo riserbo nel comunicare i sentimenti. L’affetto c’è ed è sincero, ma a volte le cose bisogna anche dirle. Fatico a dire ai miei “ti voglio bene”, so che lo sanno ma dirlo è importante. Voglio imparare a dirlo di più».
Io ho avuto la possibilità di vederlo danzare alla Scala alcuni anni fa: lo ricordo molto alto, con quel fisico scolpito e molto bravo Anche se mi erano piaciuti  molto anche i giovani étoile della Scala che erano sul palcoscenico in altre parti nelle stesse sue serate...
Il suo sito ufficiale è qui 

domenica 22 dicembre 2013

Quando si dimetteranno ?

   Dopo l'inchiesta sui rimborsi facili per i consiglieri regionali del Piemonte, chiamata anche Rimborsopoli,  il presidente dell'Aula,Valerio Cattaneo, il 20 dicembre,  a margine della conferenza di fine anno del Consiglio regionale, ha parlato della possibilità  di dimettersi. ''Vedremo, non lo escludo, non sono particolarmente attaccato alla poltrona''.
L'inchiesta sui rimborsi facili ha coinvolto fino ad ora 43 dei 60 consiglieri regionali ai quali nei giorni scorsi è giunta la notizia di chiusura di indagine da parte della Procura di Torino.
''L'istituzione va preservata - ha detto Cattaneo - e non è  in discussione. Ci sono inchieste in corso e non riguardano soltanto la nostra regione. Detto questo la politica sotto il profilo etico e morale dovrebbe chiedere scusa, bisognava autoriformarsi prima''
Belle parole ma quando si dimetteranno ? Io penso mai
Infatti proprio oggi sulla pagina di Torino de la stampa c'era un articolo in cui altri politici esclamavano, " indignati", che Cattaneo aveva parlato a titolo personale e che loro non si sarebbero di certo dimessi !!!
Si avvicina Natale e tutto dovremmo essere più buoni e compassionevoli ma io sinceramente provo il fortissimo desiderio di ... dar loro un bel calcione
Chissà se almeno così  capirebbero che ne abbiamo fin sopra i capelli dei loro loschi affari e delle loro disgustose spese pazze fatte con i  soldi pubblici  e si toglierebbero di torno una volta per tutte ???

mercoledì 18 dicembre 2013

Cota a Casa

Invito ad incontro pubblico
Cota a Casa
Giovedi' 19 dicembre 2013, alle ore 21   a Casale Corte Cerro presso il centro culturale “il Cerro” (via 25 Aprile).
Partecipano Aldo Reschigna capogruppo regionale, Gianfranco Morgando segretario regionale, Antonella Trapani segretario provinciale e l’On. Enrico Borghi.

A tre anni e mezzo dall’insediamento alla guida del Piemonte del leghista Roberto Cota, emergono in tutta la loro evidenza i pessimi risultati del suo governo e dell’azione del centrodestra. 
 Non solo non sono state mantenute le grandi promesse della campagna elettorale, ma il Piemonte è andato indietro rispetto a quattro anni fa.
Nella sanità si sono susseguiti tre assessori con risultati lampanti: i servizi si sono ridotti, le liste di attesa allungate, le strutture non sono state ammodernate. Nonostante lo sforzo di medici e infermieri, la sanità piemontese è peggiorata.
Nel trasporto pubblico locale la Giunta Cota ha tagliato le linee e aumentato le tariffe, con pesanti problemi per i pendolari.
Nel welfare non ha fatto meglio: ha tagliato i servizi assistenziali, messo in campo meno risorse per i comuni e le famiglie, per la casa e il lavoro, ha aumentato le tariffe per i non autosufficienti.
Di fronte a questo pessimo risultato, non c’è che una soluzione: Cota deve andare a casa. Si dimetta – e con lui tutto il centrodestra – e si torni al voto, se si vuole un governo capace per la nostra Regione. Un impegno che il Partito Democratico è in grado di assumersi.
Inoltre, in queste settimane, la giustizia ha stabilito che le elezioni regionali si sono svolte al di fuori della legge. Il presidente Cota ha mentito ai magistrati ed al Piemonte.
Sono queste le ragioni per cui chiediamo lo scioglimento del consiglio regionale e nuove elezioni.
Cordiali saluti,
Segreteria
Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO
Via Roma 24, 28921 Verbania
Tel. 0323 401272
web:
www.partitodemocratico.vb.it
mail: info@partitodemocratico.vb.it
skype: partito.democratico.vco
twitter: Democratici vco

giovedì 12 dicembre 2013

Malori in piscina

"Bruciore agli occhi, tosse: momento di malessere per una classe delle scuole di via De Amicis a Omegna questa mattina dopo la lezione di nuoto alla piscina di Bagnella. Quattordici ragazzini sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale “Castelli” per essere visitati nel reparto di Pediatria, dal quale però sono stati tutti dimessi nel pomeriggio. Fortunatamente quindi nulla di grave per nessuno di loro. Immediatamente sono scattati i controlli da parte del servizio di igiene e sanità pubblica dell'Asl che ha prelevato campioni di aria e acqua per effettuare le opportune verifiche. Tutto, a cominciare dal livello di cloro, sarebbe risultato nella norma, tanto che nel pomeriggio la piscina è stata nuovamente aperta al pubblico e funziona regolarmente. “Attendiamo gli ultimi esiti dei controlli – dice il sindaco Adelaide Mellano – ma al momento tutto risulta nella norma. Non sappiamo dire cosa sia successo, esattamente come l'altra volta”. Un episodio simile, sempre con una classe finita al Dea, si era verificato qualche mese fa, ma anche in quel caso nonostante tutti i controlli effettuati minuziosamente non si era giunti a individuare una possibile causa. “Quello che è cambiato rispetto all'altra volta – dice il gestore della piscina Eros Pavon – è che abbiamo cambiato l'impianto di termoareazione, il che significa che abbiamo una garanzia in più. Per il momento anche oggi tutto è risultato nella norma, attendiamo solo gli ultimi dati per avere la certezza assoluta”. da  VCOAzzurra News
I ragazzini e le ragazzine della  prima della Secondaria dell'Istituto Comprensivo oggi pomeriggio sono rientrati a casa a poco a poco , ma stamattina in classe al rientro dalla piscina sono stati male Alcuni anche parecchio
Una di loro faceva parte del gruppo che alle elementari in primavera era già stato male nella stessa piscina e nel pomeriggio le mamme dei compagni e delle compagne passate a recuperare le cartelle hanno detto che sarebbe stata tenuta in osservazione in ospedale
In classe nel pomeriggio sono rimasti i 6 compagni / compagne che non avevano manifestato alcun sintomo particolare ed io spero che domattina ci siano anche gli altri alunni ed alunne per poter riprendere a lavorare con loro , superando insieme lo spavento e la paura che hanno sicuramente avuto
Sarebbe opportuno però che la piscina non creasse più problemi perché per due volte è andata bene ma non potrebbe andare altrettanto bene un' altra volta ...
Noi docenti della classe oggi ci siamo prese un bello spavento e ci siamo seriamente preoccupate per la salute dei nostri alunni ed alunne . Quella classe sempre allegra e piena di vita nel pomeriggio aveva  solo banchi vuoti e cartelle abbandonate in un angolo
Un  triste  spettacolo da non ripetere mai più !!!

lunedì 9 dicembre 2013

La FABBRICA per la città e la scuola




 
La scorsa estate gli operai della ditta Alessi, di Crusinallo,  nell'ambito di un progetto unico in Italia, " La fabbrica per la città " Progetto Buon Lavoro , hanno svolto dei lavori socialmente utili ad Omegna
Quello sicuramente più impegnativo è stato quello di ristrutturare il secondo piano dell'Istituto Comprensivo in via De Amicis.
Lasciato a gennaio 2013 dagli studenti dell'artistico in condizioni non certo buone, è stato ristrutturato e ridipinto completamente
Le classi hanno tutte le pareti dello stesso colore ma ognuna avrà in futuro una parete con dei disegni di mille colori scelti e preparati dagli alunni stessi per creare una individualità unica e precisa
Mentre i corridoi sono una piacevole sinfonia di colori vari che sfumano uno dopo l'altro dal più chiaro al più scuro
Sono bellissimi da vedere e creano una allegra  armonia
E' un vero piacere salire lì e lavorare con gli alunni in quegli ambienti puliti freschi  gioiosi e moderni, con tanti piccoli particolari piacevoli, come gli orologi appesa in ogni classe e nei corridoi  o le tende bianche fini e leggere e delicate che rendono le aule ancora più belle
Per portare a termine l'opera hanno dato la loro disponibilità più di 100 persone  più  gli esperti per ben 2000 ore di lavoro
I colori delle vernici usate , donate dalla Cipir, sono stati  quasi una ventina per un totale di 1600 kg
L'idea avuta da Michele Alessi e dal suo staff è stata veramente innovativa dal punto di vista sociale e culturale perché per la prima volta vi è stato un rapporto collaborativo tra una delle industrie locali , senz'altro all'avanguardia e conosciuta nel mondo per i suoi prodotti bellissimi, e la città e la scuola
Domani sera alle 19 il sindaco di Omegna inaugurerà il nostro Istituto Comprensivo ma io spero che continuerà a lungo il rapporto speciale che si è creato tra il mondo dei ragazzi e quello dell'industria e che in futuro anche altri seguano la via  aperta dagli Alessi e da chi ha donato successivamente uno splendido lampadario, che ora splende all'entrata del piano terra , maestoso, ad illuminare i muri bianchi e puliti ....
Finalmente ! ( dopo tanti anni  di abbandono e di  tristi pareti polverose e sciupate ... )
 



domenica 8 dicembre 2013

MEHAREES I viaggi del Cuore

Meharées nel dizionario di lingua francese è una parola che indica i viaggi nel deserto a dorso di cammello o di dromedario
Meharées  è il mio nuovo Blog appena aperto , nato dal desiderio di scrivere e di descrivere i pensieri i sentimenti e le emozioni del cuore, le immagini dei miei viaggi   e  del quotidiano , con i racconti   i ricordi  i desideri le gioie  e tanto altro ancora  di una vita passata con  una macchina fotografica sempre accanto ...
Spero che chi passa in questo blog abbia   il tempo e la voglia di fare un salto anche in   MEHAREES I viaggi del cuore 
erica
 
La foto della maschera  era un bellissimo disegno di uno dei miei alunni di 3A dello scorso anno. a cui avevo chiesto di poter  fotografare l'immagine , così originale, per ricamarla successivamente  su stoffa. Ho conservato la foto ed ho creato le cornici intorno con i trucchi del programma Photoshop  ; l'ho usato come prima foto del blog Meharées perché era veramente particolare  . Perché una maschera ? perché ognuno di noi ha una maschera che nasconde il nostro vero Io e tanto spesso è difficile andare al di là di essa e conoscere in tutte le sue sfaccettature anche la parte più complessa di noi
A volte è un viaggio così lungo che non basta una vita !

giovedì 5 dicembre 2013

Borghi e Veneto Banca

da Azzurra VCO news
 " Nella giornata di ieri, è stata resa pubblica la notizia che Veneto Banca ha ricevuto un'ispezione da parte della Banca d'Italia. A seguito di ciò, il consiglio di amministrazione dell'istituto di Montebelluna (che nel 2008 ha assorbito la Banca Popolare di Intra) ha annunciato una serie di misure di rafforzamento patrimoniale: la conversione del bond da 350 milioni, la messa in vendita della Banca Intermobiliare di Torino e la cessione di non performing loans per circa 250 milioni di euro.
 Evidentemente, la salute dell'istituto di credito dal quale dipende una parte significativa dell'economia locale del Verbano Cusio Ossola non è buona.
Il Presidente Trinca nell'assemblea di incorporazione della Banca Popolare di Intra disse con nettezza che non voleva la politica tra i piedi, e che bisognava lasciar fare al management di Montebelluna.
 La politica locale non ha interferito in alcun modo, e ha lasciato fare. Ma ora emergono problematiche rispetto alle quali, almeno per parte mia, la politica non può tacere.
Di fronte all'ispezione avvenuta, e alle decisioni assunte dal Cda, ritengo che i vertici aziendali di Veneto Banca debbano fornire alla comunità del Verbano Cusio Ossola informazioni e delucidazioni.
Che fine ha fatto la promessa della trasformazione della Banca Popolare di Intra nel “polmone” nord-ovest del gruppo Veneto Banca?
Qual è il ruolo di Veneto Banca nel nord-ovest, tenuto conto che viene messa in vendita la Banca Intermobiliare che ha sede a Torino?
Quali sono le reali implicazioni dell'ispezione di Bankitalia e quali conseguenze ci possono essere sul ruolo e sul futuro della Banca Popolare di Intra, dei suoi dipendenti e della sua clientela?
Sono convinto che ci sia la necessità di un chiarimento in tal senso, nel pieno rispetto delle competenze di ciascuno. Non è mia intenzione invadere in campo di altri, ma neppure ritengo di voltarmi dall'altra parte di fronte a ciò che sta accadendo”. Così il deputato piemontese on. Enrico Borghi (capogruppo Pd in commissione ambiente, infrastrutture e lavori pubblici della Camera ) interviene sulla situazione finanziaria di Veneto Banca
 
Ho letto anch'io questa notizia inquietante nella pagina economica de La Stampa stamattina e la cosa non mi è piaciuta per nulla
Che fine faranno i nostri risparmi affidati alla Banca d'Intra, passata senza che noi potessimo opporci, alla Banca Veneta ? 

Treno contro Pullman

E' di Sesto Calende la scolaresca di bambini che si trovava alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Ornavasso e che il pullman travolto da un treno al passaggio a livello stava andando a recuperare. I bambini avevano visitato la Grotta di Babbo Natale, intorno alle 17,15 due autobus vuoti stavano andando a prenderli quando al passaggio a livello si è consumato il dramma: il primo autobus è riuscito a passare mentre il secondo è rimasto bloccato nel passaggio a livello, quando l'autista si è accorto di quanto stava accadendo è sceso ed è corso verso il treno hupac che stava transitando diretto a Milano, nella speranza di far fermare il macchinista. Purtroppo l'impatto non si è riuscito ad evitare, così il treno ha travolto l'autobus che è stato trascinato per circa 50 metri per essere scaraventato in un dirupo dove è finito contro una abitazione. I detriti sono stati scagliati contro un residente che ha riportato ferite alle gambe ed è stato trasportato in ospedale in codice giallo, altre due persone sono rimaste ferite in maniera più lieve. Ingenti i danni alle abitazioni e alle auto parcheggiate lungo la linea ferroviaria che ora risulta interrotta. Sul posto oltre ai sanitari del 118 ci sono Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco.
 S
i studia ora come rimuovere i mezzi. Il treno è stato messo in sicurezza, sono state infatti staccate le batterie: il treno hupac trasportava materiale non pericoloso. Il personale di RFI dovrà trainare il treno a Domodossola mentre per il pullman è necessaria la rimozione con una gru, operazioni che verranno studiate nelle prossime ore.  A tal proposito Trenitalia in un comunicato ufficiale fa sapere che tutto ha funzionato regolarmente, incluse le sbarre. Intanto la linea è bloccata e lo sarà fintanto che non saranno rimossi i mezzi, e sono stati predisposti dei bus sostitutivi tra Gravellona e Domodossola. da Azzurra Vco News
Oggi pomeriggio sono andata a Verbania all'Istituto Ferrini per un seminario Etwinning di formazione dei docenti di lingua Straniera e al ritorno, con la collega della Primaria, abbiamo incontrato 2 ambulanze che a velocità fortissima andavano verso Verbania
Ho pensato che fosse successo qualcosa di grave ma non immaginavo che ci fosse stato uno scontro ferroviario Per fortuna che il pullman fosse vuoto e che il treno hupac non avesse anche i vagoni cisterna con prodotti infiammabili
Un vero miracolo e tanta fortuna Ma la prossima volta  cosa potrebbe succedere ?

mercoledì 4 dicembre 2013

Premio Letterario Resistenza

Il Premio  Letterario “della  RESISTENZA” Città di Omegna  2013 è stato assegnato ad  Anna Bravo per il libro La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, edito Laterza
Il Premio Omegna GIOVANI  è stato assegnato a  Marco Boschini per il libro  Viaggio nell’Italia della Buona politica, edito Einaudi
 
Venerdì 13 dicembre  al  Teatro sociale, via Carducci  alle  h. 10.30  Dialogo con Anna Bravo, Marco Boschini e gli studenti delle Scuole Superiori
Gli Istituti d’Istruzione Superiore di Omegna “Adottano una Storia”, progetto per il 70° anniversario della Lotta di Liberazione
 h. 21.00 Proiezione del film “Violeta Parra Went to Heaven”
 Sabato 14 dicembre - Forum, Parco P. Maulini h. 15.00 Cerimonia di premiazione

 Tra i 27 libri in gara la giuria, formata da Alba Andreini, Michele Beltrami, Giovanni Cerutti, Laura Pariani, Oreste Pivetta e Maria Grazia Rabiolo, ha scelto Anna Bravo, docente di  Storia  sociale all'Università di Torino e scrittrice, che ha tra l'altro pubblicato i libri "Intervista a Primo Levi, ex deportato",  " La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi " ,  " In guerra senza armi. Storie di donne (1940-1945) " e " La Vita Offesa - Storia E Memoria Dei Lager Nazisti Nei Racconti Di Duecento Sopravvissuti " con Daniele Jalla (1986)

 " La nonviolenza non è fatta per le anime belle – Anna Bravo
  Fonte: la Stampa, 31 maggio 2013....  Si scrive molto di guerre, eccidi e violenze. È il racconto del sangue versato.Ma c’è anche chi ha lavorato per risparmiare il sangue. Come quei soldati della Grande guerra che concordavano tregue fra le trincee opposte. O quei danesi che nel loro Paese occupato dai nazisti misero in salvo i concittadini ebrei. O quegli italiani che, dopo l’8 settembre 1943, nascosero e protessero migliaia di militari sbandati e di prigionieri di guerra alleati. Senza dimenticare che non sempre le diplomazie e i governi tramano la guerra, in qualche caso possono anche tramare la pace. A queste e altre vicende è dedicato un libro della storica Anna Bravo in uscita per Laterza, titolo La conta dei salvati, sottotitolo Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato (pp. 256, € 16). Anticipiamo qui uno stralcio dal primo capitolo, «Violenza, nonviolenza, storia».
La nonviolenza ha una storia complessa, vari filoni, radici eterogenee, dal cristianesimo delle origini al buddismo, dall’induismo al pensiero mistico. Nella modernità ha una parentela con i socialisti detti utopisti, e capostipiti come Thoreau e Tolstoj. Non la si può identificare con il pacifismo, che ne è piuttosto un’espressione, e che a sua volta copre realtà diverse. Nell’Ottocento e nel primo Novecento ha lavorato per il disarmo e l’arbitrato internazionale. Durante la guerra fredda ha lottato contro la logica dei blocchi e il nucleare, anche se spesso inmodo sbilanciato (per esempio, no a nuove basi americane in Europa occidentale, silenzio o quasi su quelle sovietiche nell’Europa orientale).
Piuttosto che un pacifista, il nonviolento è un «facitore di pace». Sembra semplice. Ma a dispetto dei chiarimenti teorici e dei database, sulla nonviolenza si addensano gli equivoci. Il primo è la sfiducia: non può durare, non può vincere; l’ultimo è la pretesa del «tutto e subito»: dove ha avuto successo (a questo punto l’esempio d’obbligo è il Sudafrica) non è riuscita a risolvere le questioni di fondo – come se ogni nuovo corso non si trovasse di fronte al medesimo problema.
Fra scetticismo e aspettative palingenetiche, c’è una catena così fitta di stereotipi che forse la nonviolenza si capisce meglio precisando quello che non è e non fa.
Non si limita a rigettare le armi proprie e improprie, sa rifiutare l’odio e cerca di trasmettere al nemico questo talento.
Non rinuncia ai conflitti, li apre, ma prova a affrontarli in modo evoluto, con soluzioni in cui nessuno sia danneggiato, umiliato, battuto, soluzioni «winwin», come insegna la teoria dei giochi.
Non vive negli interstizi lasciati liberi dal potere: lo sfida. Non dipende dalla sua benevolenza, lo costringe semmai a essere più benevolo.Molti pensano che Gandhi potesse agire perché il governo britannico glielo consentiva; certo la Gran Bretagna non è ilTerzo Reich,ma se approda a una certa tolleranza è perché il movimento non le lascia scelta fra il massacro e la trattativa.
Non è solo una pratica politica: è un modello per le relazioni fra gruppi e fra singoli. Non è equidistante di fronte alle disparità sociali. Gandhi avversava il sistema delle caste, e se caldeggiava l’adozione di un unico tipo di abito per gli indiani, lo faceva sia per boicottare i tessuti inglesi sia per testimoniare l’uguaglianza di tutti. A Memphis, dove viene ucciso nel ’68, Martin Luther King era andato a sostenere la lotta degli spazzini per salari migliori e per i diritti sindacali, e a promuovere la Poor People Campaign.
Non è un dogma: visto che qualsiasi attività umana comporta una sia pur minima distruzione di vita, l’obiettivo, constata Gandhi, è limitare quanto più possibile la violenza nel mondo; lo stesso principio del non uccidere prevede delle eccezioni se uccidere è l’unico modo di salvare gli indifesi da un pericolo mortale.
Non è pavidità né remissività: richiede pazienza, mitezza, e coraggio davanti alla ferocia altrui – esiste una combattività nonviolenta molto temuta da chi è al potere. Non è spontaneismo ingenuo: inventa tattiche nuove.
Non è una pratica per anime belle, capeggiata da esotici visionari, riservata a realtà con tasso minimo di tensioni interne. L’India era un paese gremito di contraddizioni, e Gandhi un leader sperimentato, abile nel negoziare e nell’organizzare grandi scene di teatro politico da esporre agli occhi del mondo. Quanto alla tipologia degli Stati, si dà vita a lotte nonviolente persino nell’Europa sotto dominio nazista.
Non è un’esclusiva delle fedi religiose, anche se può trarne una forza straordinaria.
Non è «cosa da donne», è universale, anzi ridefinisce i modelli di genere, valorizzando la compassione negli uomini, e nelle donne la fiducia in se stesse. Ma è vero che tra nonviolenza e femminismo c’è un’affinità: tutte e due riscrivono la storia, implicano una rivoluzione interiore, valorizzano le mediazioni, si richiamano alla pazienza, al senso del limite, alla sobrietà, alla cura delle cose piccole e gracili, che il prometeismo maschile-militartecnonologico si è diligentemente impegnato a distruggere. E per le donne i risultati più duraturi sono storicamente legati al tempo di pace, o quantomeno a forme di lotta poco militarizzate. Peccato che per anni nonviolenza e femminismo si siano frequentati poco.
Il pensiero nonviolento non ha in genere riconosciuto nella disparità uomodonna la prima radice dell’oppressione. Il neofemminismo si è misurato con Hegel, Marx, Nietzsche, Freud, Lacan, gli strutturalisti, gli studi post-coloniali, molto meno con la nonviolenza. In compenso ha messo a fuoco la radice maschile dei meccanismi che ratificano la guerra, le sue leggi, i suoi simboli; e ha teorizzato la differenza tra il conflitto, una forma delle relazioni con l’Altro, e la guerra che lo vuole annientare. "


 

La fabbrica per la Città

Buon lavoro: la fabbrica per la Città
   Il giorno 10 dicembre avrà luogo l'inaugurazione dei lavori realizzati nell'ambito del progetto promosso dalla ditta Alessi in collaborazione con il Comune di Omegna “Buon lavoro: la fabbrica per la Città” nel plesso scolastico di via De Amicis, ore sede dell'Istituto Comprensivo di Omegna Centro.

 - TEATRO SOCIALE   ORE  18,30 - 19,00: Coro delle Classi Prime Secondaria  di  Primo Grado 
 - SEDE ISTITUTO COMPRENSIVO (Via De Amicis) ORE 19,00 - 19,45: TAGLIO DEL NASTRO E INAUGURAZIONE SECONDO PIANO
 - TEATRO SOCIALE   ORE 19,45 - 21,15:Concerto Classi Seconde e Terze Secondaria di Primo  Grado

lunedì 2 dicembre 2013

E' Natale


E' Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi la mano.
             E' Natale ogni volta che rimani
              in silenzio per ascoltare l'altro.

E' Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
                        ai margini della società.

E' Natale ogni volta che speri
        con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E' Natale ogni volta che riconosci
con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
                E' Natale ogni volta che permetti
al Signore di rinascere per donarlo agli altri.

Sinfonie natalizie

E' stata inaugurata ieri pomeriggio a Santa Marta a Omegna la mostra di lavori , la maggior parte di persone anziane, Sinfonie Natalizie , il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza all'associazione San Vincenzo de' Paoli del Vco
 
Sono sempre tante le persone che hanno bisogno e che due volte a settimana si rivolgono alla San Vincenzo per avere un aiuto   I lavori esposti alla mostra sono tanti e bellissimi  e sono a prezzi contenuti